
Firenze - 19 Dicembre 2016, ore 18:17
Brunello e bollicine... Biondi Santi vende a casa di Champagne … Ultime battute per la trattativa tra la tenuta del Greppo e il gruppo Epi: operazione tra i 200 e i 300 milioni … i campioni dello Champagne, Epi Group di Christopher Descours, proprietario di Piper-Hedsieck, entrano in “Biondi Santi”, la più importante dinastia del Brunello, quella da cui è nata la leggenda del vino di Montalcino nel 1865 con la tenuta che oggi si chiama Il Greppo. Uno scarno comunicato parla di joint-venture di capitale e strategia senza specificare i dettagli. Ma mentre i francesi diventerebbero soci di maggioranza almeno di alcuni asset, si precisa che la guida industriale ed enologica dell’azienda rimane alla famiglia Biondi Santi: Jacopo, sesta generazione, sarà il presidente ed enologo, il figlio Tancredi amministratore. “Abbiamo trovato partner seri e di prim’ordine. La famiglia resta dentro e continuiamo a marciare insieme - dice Jacopo Biondi Santi - Sono molto soddisfatto, abbiamo superato alcune difficoltà e possiamo guardare con ottimismo alla prosecuzione di una grande tradizione”. Sebbene non siano per ora forniti particolari sull’operazione che riguarda almeno tre società, la holding, l’azienda di distribuzione, e quella agricola, per ammissione dello stesso Biondi Santi il valore della transazione sarebbe tra i 200 e i 300 milioni di euro. Liquidate e in uscita dall’azienda vitivinicola. Il Greppo sono mamma e sorella di Jacopo Biondi Santi, che con diverse quote avevano la maggioranza totale delle azioni, mentre a Jacopo faceva capo il 38,48%. “Questa alleanza con la famiglia Descours è per noi l’occasione di legare la nostra attività a quella di un gruppo che condivide i nostri valori”, ha osservato Jacopo Biondi Santi. “Epi ci darà il supporto necessario per lo sviluppo del business, e ci aiuterà a rafforzare la reputazione dei nostri vini e del Brunello a livello internazionale. È un progetto - ha aggiunto - per lanciare la nostra azienda nel futuro, da soli eravamo troppo piccoli per resistere e svilupparci. Questa operazione - spiega l’imprenditore - mi permette di mettere a posto anche i conti di Castello di Montepò, della cui commercializzazione si occuperà la nuova società di distribuzione”. Proprio il Castello di Montepò a Scansano, controllato al 100% da Jacopo, è stato per Biondi Santi motivo di grandi soddisfazioni enologiche ma anche causa di grattacapi economico-finanziari che hanno portato fino al pignoramento da parte delle banche dell’azienda e delle quote di Jacopo ne Il Greppo. La joint-venture con Epi sana le criticità. I rumor della joint venture sono stati diffusi dal periodico online www.winenews.it ieri mattina e poi sono stati confermati da un breve comunicato diffuso da Parigi dal colosso Epi Group, che oltre ad aver acquistato nel 2011 per 412 milioni di euro da Remy Cointreau gli Champagne Piper Heidsieck, produce Chateau La Verrerie della valle del Rodano ed è proprietario di vari brand del lusso: J.M. Weston, Bonpoint, Alain Figaret, Michel Perry. La joint venture, che ha avuto come advisor per Epi Group Mediobanca, Bredin Prat e Studio lgeale Chiomenti e per Biondi Santi Credit Agricole Cib, Dla Piper Milan e Giovanni Gatteschi, dovrebbe ricevere il closing entro gennaio. “I due gruppi - ha detto Christopher Descours - condividono know how, spirito pionieristico e vocazione all’eccellenza”.
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