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I vini fermi italiani in tutto il mondo, gli spumanti concentrati soprattutto in Europa, ma sempre con la triade Usa-Uk-Germania a comandare: la “geopolitica” delle esportazioni di vino italiano nel 2017 secondo i dati Istat analizzati da WineNews

Se il vino italiano nel 2017 ha centrato un nuovo record delle esportazioni, con 5,9 miliardi di euro per oltre 2,1 miliardi di litri, diverse sono le performance di vini fermi (nel complesso 3,9 miliardi di euro per 1,4 miliardi di litri) e spumanti (2 miliardi di euro per 695 milioni di litri) nei diversi Paesi di destinazione, secondo i dati Istat analizzati da WineNews. Guardando alla “top 10”, infatti, al netto della triade Usa, Uk e Germania, che domina per entrambe le macro tipologie, sono decisamente diversi dati sugli altri mercati più importanti.

Sul fronte dei vini fermi, al vertice assoluto, in valore, tra i Paesi importatori, si confermano gli Stati Uniti, con 1 miliardo di euro e 225 milioni di litri, seguiti dalla Germania con 728 milioni di euro per 447 milioni di litri di vino, e dal Regno Unito con 360 milioni di euro per 176 milioni di litri. Ai piedi del podio il Canada, con 287 milioni di euro per 66 milioni di litri, e la Svizzera, con 270 milioni di euro per 50 milioni di litri di vino.

La “top 10” dei Paesi importatori di vini fermi italiani, invece, è chiusa da un quintetto che è un mix di Asia e Nord Europa: al n. 6 c’è infatti il Giappone, che vale 122 milioni di euro per 33 milioni di litri di vino, seguito dalla Danimarca con 119 milioni di euro per 28 milioni di litri di vino, dai Paesi Bassi con 106 milioni di euro e 33 milioni di litri, dalla Svezia con 103 milioni di euro e 28 milioni di litri di vino, stessa quantità della Cina, che chiude la decina dei migliori in valore, con 100 milioni di euro di vini fermi importanti dal Belpaese nel 2017.

Diversa, e molto più “euro centrica”, la lista dei primi 10 importatori di spumante italiano. Al vertice, come sempre, c’è il Regno Unito, con 450 milioni di euro per un volume di 141 milioni di litri, seguiti dagli Stati Uniti, con 405 milioni di euro per 108 milioni di litri, e dalla Germania con 256 milioni di euro per 120 milioni di litri.

Quarto mercato per le bollicine italiane, nel 2017, è stata la Svizzera, che ha portato nelle casse delle cantine del Belpaese 89 milioni di euro per 25 milioni di litri di spumanti, seguita, ormai non più a sorpresa, dalla Francia, mercato sempre più importante per la spumantistica italiana, con 70 milioni di euro per 34 milioni di litri.


A chiudere la “top 10” spumantiera, la Svezia, con 61 milioni di euro per 24 milioni di litri di vino, la Russia, con 48 milioni di euro per 19 milioni di litri, l’Austria, con 47 milioni di euro per 17 milioni di litri di vino, il Canada, con 45 milioni di euro per 13 milioni di litri, ed il Belgio, con 44 milioni di euro per 11 milioni di litri di vino.

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