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Record storico 5,9 miliardi di euro, +6,2% sul 2016. Ecco il dato ufficiale Istat delle esportazioni di vino italiano nel 2017. Il dg Veronafiere (Vinitaly) Giovanni Mantovani: “il nostro export pericolosamente concentrato in Usa, Germania e Uk”

Italia
Il dg VeronaFiere, Giovanni Mantovani

Record storico 5,9 miliardi di euro, con una crescita del 6,2% sul 2016. Ecco il dato ufficiale Istat delle esportazioni di vino italiano nel 2017. Appena sfiorato, quindi, ma non superato, come previsto da molti, il limite dei 6 miliardi di euro, per un dato importante ma che “non rende ancora giustizia alla grande qualità delle nostre produzioni. Cresciamo più nella qualità in vigna e in cantina che nel valore sui mercati. Per questo al prossimo Vinitaly ci concentreremo su uno studio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sui trend a 5 anni dei top buyer mondiali di vino e su un approfondimento dedicato agli Usa”. A dirlo il dg Veronafiere, Giovanni Mantovani, ad un mese da Vinitaly, la più importante vetrina del vino italiano (15-18 aprile, Verona, www.vinitaly.com). 
“Il nostro export - ha detto Mantovani - rimane pericolosamente ancorato sui primi tre Paesi di sbocco, Stati Uniti, Germania e Regno Unito, dove si registra un indice di concentrazione delle nostre vendite del 53,4%, molto più di Francia e Spagna che allo stesso indice si fermano rispettivamente al 38,5% e 35,2%”.

Secondo le elaborazioni di Vinitaly-Nomisma su base dati ufficiali dei diversi Paesi produttori, l’anno scorso si è chiuso con un nuovo record in valore dell’export mondiale di vino - oltre 31 miliardi di euro - con i principali player in grande crescita. Nella classifica per performance, vince l’Australia (+15,1% per un controvalore di 1,8 miliardi di euro), seguita dalla Francia (+9,9%, 9,1 miliardi di euro), dalla Spagna (+6,5%, 2,8 miliardi di euro), dal Cile (+6,3%, 1,8 miliardi) e dall’Italia (+6,2%, 5,9 miliardi di euro). L’Italia tiene bene con gli sparkling (+13,6%, 1,4 miliardi di euro), vero traino della domanda mondiale anche nel 2017, mentre cresce meno sui fermi imbottigliati (+4,4%, 4,2 miliardi euro).
Se gli Stati Uniti si confermano il principale mercato della domanda mondiale e in particolare per Francia (+14,3% a 1,6 miliardi di euro) e Italia (+3,6% a 1,4 miliardi di euro), volano i partner asiatici e rallentano quelli europei. E nell’Ue si colloca oltre il 50% (3 miliardi di euro) del totale del commercio italiano di vino nel mondo: un’incidenza più alta rispetto alla Francia che vende nel Vecchio Continente il 41% del suo prodotto. Nella geografia delle esportazioni dei 2 Paesi leader, la Francia accelera ancora in Asia - che rappresenta ormai il 27% delle vendite globali transalpine (a 2,45 miliardi di euro) - mentre per l’Italia la stessa area vale il 7% dell’export, a 419 milioni di euro.

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