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Le vendite dello spumante italiano all’estero fanno segnare un record storico nel 2017 raggiungendo la cifra di 1,3 miliardi di euro, con un aumento del 14% in valore sul 2016. A dirlo Coldiretti. Regno Unito primo mercato (+12%)

Le vendite dello spumante italiano all’estero fanno segnare un record storico nel 2017 raggiungendo la cifra di 1,3 miliardi di euro, con un aumento del 14% in valore sui 2016. A dirlo Coldiretti sulla base di una proiezioni su dati Istat, relativi al commercio estero, diffusa in riferimento al consuntivo dell’anno 2017, fornito dell’Osservatorio Economico Vini Effervescenti Spumanti Italiani (Ovse).
“Fuori dai confini nazionali - sottolinea la Coldiretti - i consumatori più appassionati sono gli inglesi che non sembrano essere stati scoraggiati dalla Brexit e sono nel 2017 il primo mercato mondiale di sbocco delle spumante italiano con il valore delle bottiglie esportate che fa registrare un aumento del 12% di gran lunga davanti agli Stati Uniti, che crescono comunque del 15% mentre in posizione più defilata sul podio si trova la Germania (+8%). Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco, l’Asti, il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. Nonostante ciò - sottolinea la Coldiretti - risulta ancora molto elevato il differenziale di prezzo medio per bottiglia rispetto alle bollicine transalpine che spuntano quotazioni medie molto superiori. A pesare è il fatto che, con il successo crescono anche le imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi”.

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