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Anteprime Toscana - Nel bicchiere, per la prima volta insieme, il Chianti ed il Morellino di Scansano. Negli assaggi di WineNews dalle Riserve arriva la conferma, per entrambi, di una grande 2015, ma anche le difficoltà della vendemmia 2017

Italia
Il Chianti ed il Morellino, per la prima volta insieme, con la 2017 nel bicchiere

La lunga settimana delle Anteprime di Toscana entra nel vivo, con due delle principali denominazioni della Regione, in termini produttivi e commerciali, per la prima volta insieme. A Chianti Lovers, nella cornice della Fortezza da Basso di Firenze, il Chianti porta nel calice l’ultima annata, la 2017, insieme alla 2016 e alla Riserva 2015, proprio come il suo ospite d’eccezione, il Morellino di Scansano, la denominazione del Sud della Toscana che festeggia i 40 anni della Doc con uno sguardo aperto sul mondo. Una sinergia che va oltre l’anteprima congiunta, e che rimette al centro il grande tema della comunicazione e della promozione del brand Toscana, che delle tante diversità fa la sua forza, e della frammentazione, all’opposto, la sua debolezza.

Alle spalle, una vendemmia difficile, la 2017, che ha visto un vero e proprio crollo produttivo, tanto tra i vigneti del Chianti quanto tra quelli del Morellino di Scansano, che si traduce in milioni di bottiglie prodotte in meno ed un danno economico tutto da calcolare. Tornando al bicchiere, buone sensazioni complessive dall’Anteprima 2018 del Chianti con l’annata 2016 di bella freschezza acida e di godibile beva, nonché dotata di profumi puliti, che dovrebbe essere un buon viatico anche per la prossima Riserva. Ma a colpire maggiormente sono stati i Chianti Riserva 2015 che hanno davvero ben interpretato una bellissima annata, generosa e, per certi versi, molto adatta al Sangiovese (specialmente quello coltivato nelle colline più alte e, in questo senso, Rufina è emersa con decisione).

Molto bene il Chianti Colli Fiorentini Vigna La Quercia Riserva 2015 di Castelvecchio, dai profumi sfumati e freschi e dal gusto ritmato e leggiadro. Molto buona anche la Riserva 2015 della Fattoria Malenchini, ancora in divenire, ma in possesso di naso fruttato e fragrante e sviluppo bilanciato e profondo. Una bocca già molto piacevole, sapida e reattiva, è il punto di forza del Chianti Colli Fiorentini La Torretta Riserva 2015 de La Querce. Elegante e morbido il Chianti Colli Fiorentini Riserva 2015 della Fattoria di Bagnolo, dal naso speziato e dai cenni floreali. Gustosa e profonda Badia a Corte Riserva 2015 di Torre a Cona. Sul fronte del Chianti Rufina, difficile scovare una Riserva 2015 meno che buona: Nipozzano di Frescobaldi, è solida e profumata; Bucerchiale della Fattoria di Selvapiana fa intravedere antichi splendori che nel recente passato si erano un po’ persi; il Chianti Rufina Riserva 2015 della Fattoria Il Lago è molto saporito e profondo; la Riserva di Frascole è contrastata, speziata e vivace.

Per il Morellino di Scansano è arrivata la prima vera e propria anteprima (11 le aziende che hanno presentato la loro produzione prossima alla commercializzazione, prima che i vini vadano in bottiglia). Ed è stata una “prova del fuoco”, verrebbe da dire, perché nei bicchieri è arrivata l’annata 2017 (dove, come sappiamo, è successo un po’ di tutto) e che in una zona tendenzialmente calda come quella scansanese, ha prodotto più di qualche problema per giungere a vini che possedessero un equilibrio accettabile. Non stiamo parlando di etichette del tutto fuori centro, ma certamente di prodotti con caratteristiche molto particolari: struttura tannica molto nervosa e in alcuni casi immatura, profumi monocordi con frequenti ricordi di frutta in confettura e tonalità dolci, spesso troppo, sia aromatiche che gustative. Vini che in determinati mercati potrebbero avere anche un bel successo, ma che, in generale, possiamo definire semplici, immediati, non privi di piacevolezza e non adatti a produrre un’eventuale Riserva, visto la loro prontezza già evidente. Tutt’altra storia invece per i Morellino di Scansano Riserva 2015. Che l’annata fosse molto interessante era possibile intuirlo dai vini delle altre denominazioni già sul mercato. Anche a Scansano dunque, possiamo parlare di un’annata molto bella caratterizzata da vini generosi che, in alcune declinazioni, hanno trovato anche complessità e grande brillantezza del sorso.

Per WineNews interpretano lo scoglio della 2017 in modo convincente il Morellino di Scansano 2017 di Col di Bacche, scorrevole, morbido e dalla bella nota speziata, quasi piccante sul finale; il Marteto 2017 dei fratelli Bruni, dal piglio deciso e caldo ma anche con un sorso pieno e docile e il Morellino 2017 prodotto da San Felo, con qualche durezza in esubero ma dai profumi fragranti e dal gusto sapido.
Ad emergere tra i Morellino Riserva 2015 ancora Col di Bacche con il Rovente, che possiede naso ampio e fresco, dal frutto brillante e pulito e progressione gustativa succosa ed energica. Molto buono, il Madrechiesa 2015 di Terenzi, dai tratti aromatici speziati e dal frutto rosso pieno e potente, ad anticipare un palato goloso, largo e di grande sapidità. Qualche cenno di rovere di troppo nel Morellino Riserva 2015 della Fattoria delle Pupille che possiede naso delicato e bocca distesa e di buon ritmo.

Info: www.consorziovinochianti.ite www.consorziomorellino.it

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