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Il vino mondiale all’asta nel 2017 vale 371 milioni di dollari +9,6% sul 2016. Stati Uniti, Hong Kong e le vendite online i migliori. A trainare il trend positivo la Borgogna rossista. Così il mondo del vino all’incanto secondo Wine Spectator

Italia
2017 in grande crescita per le aste del vino mondiale

L’economia Usa in crescita e un mercato azionario in aumento, che sembra fissare nuovi massimi ogni settimana, non risparmiano i collezionisti di vini e nel 2017, il valore mondiale delle aste enoiche è salito del 9,6% a 371,1 milioni di dollari, sui 338,7 milioni del 2016.
A dirlo l’annuale focus del sito a stelle e strisce www.winespectator.com che monitora questa speciale nicchia di mercato ricavando i dati dalle vendite all’incanto condotte negli Stati Uniti, nel Regno Unito e ad Hong Kong, oltre alle vendite online.

Anche se il picco massimo resta ancora quello del 2011 con 478 milioni di dollari, complessivamente il 2017 è stato senz’altro un anno positivo con una fiducia rafforzata negli offerenti.
E nel panorama globale degli incanti enoici, il mercato americano è tornato al primo posto. Le vendite negli Stati Uniti sono aumentate del 10% toccando i 185 milioni di dollari, con un prezzo medio per lotto di 3.285 dollari. Segue Hong Kong, dove le vendite all’asta sono cresciute del 7% a 98 milioni di dollari, con un prezzo medio per lotto di 5.643 dollari. Incremento rilevante delle vendite totali su Internet con un aumento del 35,3% a 54 milioni di dollari. L’unico mercato un po’ in sofferenza è quello del Regno Unito, in calo dell’11% a 34,1 milioni di dollari.
Tra gli attori delle aste globali, Acker Merrall & Condit e Zachys hanno totalizzato un totale di 80,3 milioni di dollari (+37%) e 79,3 milioni di dollari (+21%) rispettivamente, seguite da Sotheby’s con 63,8 milioni di dollari (-14%), mentre Hart Davis Hart Chicago continua a dominare le aste Usa, registrando nel 2017 vendite pari a 48,7 milioni di dollari con un tasso di vendita impressionante del 100%.
La Borgogna guida il trend positivo delle aste mondiali, potendo offrire vini maturi che sono pronti a dare il massimo oggi, in ottime condizioni e decisamente originali. La Borgogna, insomma, è il punto focale di questo particolare mercato con prezzi dei vini in aumento e una gamma di produttori vasta, capace di attirare l’attenzione. Gran parte dei risultati d’asta più elevati del 2017 sono merito delle etichette di Romanée-Conti, cresciute di valore del 30% nel 2017, che hanno, peraltro, creato una specie di “effetto domino” sulle altre realtà produttive della Borgogna.
Anche i vini “classificati” di Bordeaux sono cresciuti di prezzo di prezzo, con offerte aggressive su etichette quali Châteaus Lafite Rothschild e Mouton-Rothschild. Anche in questo caso puntare sui “Super Second” di Bordeaux potrebbe essere la scommessa giusta.
Il tutto in un anno di aste che è stato caratterizzato da incanti di collezioni di un singolo proprietario, magari di collezionisti famosi, e da vendite di lotti provenienti direttamente dalle cantine, che hanno visto spesso incrementi di quotazione davvero importante grazie all’origine certa delle bottiglie. Date le circostanze, non sorprende che le case d’asta siano ottimiste sulle prospettive del 2018.

Focus - I lotti “hot” degli ultimi cinque anni
2017
Hart Davis Hart: 1 cassa Château Le Pin 1982 - 155,350 dollari
Acker Merrall & Condit’s: 1 cassa da 6 magnum Screaming Eagle 1992 - 148,200 dollari

Sotheby’s: 6 bottiglie Romanée-Conti 1996 - 134,750 dollari
Christie’s-Wally: 1 cassa Domaine Romanée-Conti Montrachet 1990 - 104,125 dollari

2016
Sotheby’s: 10 bottiglie Château Mouton-Rothschild 1945 - 343,000 dollari
Zachys: 1 cassa Romanée-Conti 1990 - 205,484 dollari
Hart Davis Hart: 3 doppie magnum Château Pétrus 1989 - 65,725 dollari
2015
Sotheby’s: 1 Nabuchodonosor (15 litri)Château Mouton-Rothschild 2000 - 117,788 dollari
Acker Merrall & Condit’s: 1 magnum Henri Jayer Vosne-Romanée Cros Parantoux 1978 - 83,000 dollari
2014
Acker Merrall & Condit’s: 6 bottiglie Romanée-Conti Richebourg 1971 - 32,100 dollari
Zachys: 1 cassa Château d’Yquem 1959 - 39,200 dollari
Hart Davis Hart: 1 cassa Armand Rousseau Chambertin 1993 - 31.037 dollari
Sotheby’s: 24 mezze bottiglie Château Haut-Brion 1989 - 24,500 dollari
2013
Christie’s: 1 cassa Romanée-Conti 1978 - 476,280 dollari
Zachys: 1 Mathusalah (6 litri) Romanée-Conti 1990 - 171,500 dollari
Bonham’s: 1 cassa Romanée-Conti 1988 - 147,000 dollari

Hart Davis: 1 cassa Henri Jayer Vosne-Romanée Cros Parantoux 1990 - 113,525 dollari
Consegna diretta dall’azienda: 1 cassa Château Haut-Brion 1989 - 66,360 dollari

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