02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La crescita del Cava e degli sparkling inglesi, che “insidiano” il pur solido primato del Prosecco, la riscossa dello Chardonnay, la crescita del Pinot Nero (grazie agli Usa), il bio: i trend del 2018 sul mercato Uk per il Wine Merchant Bibendum

Italia
I trend del vino in Uk nel 2018 per Bibendum

Mercato de sempre fondamentale per il vino, sia come trend setter storico che per numeri assoluti (secondo i dati Oiv è il secondo importatore di vino sia in volume, con 13,5 milioni di ettolitri, che in valore, con 3,5 miliardi di euro, e dove l’Italia, nei primi 7 mesi del 2017 ha esportato 1,6 milioni di ettolitri per un valore di 432,3 milioni di euro, dati Ismea, https://goo.gl/qvyY78), il mercato enoico del Regno Unito è da guardare più che mai con attenzione, anche per le incertezze e gli effetti possibili che il processo della Brexit potrebbe avere. Effetti che, probabilmente, si faranno sentire nel medio-lungo termine. Nel breve, invece, ad anticipare i trend che potrebbero caratterizzare il 2018 nei calici inglesi, ci ha pensato come sempre il wine merchant Bibendum, tra le realtà di riferimento del business del vino in Uk, segnalandone 8, di cui 2 particolarmente significativi anche per l’Italia e per il suo primo alfiere Oltremanica, il Prosecco, che vede nel Regno il suo primo mercato assoluto.
Secondo Bibendum, infatti, se le più famose bollicine italiane rimarranno un prodotto chiave soprattuto nei canali main stream, nei wine club, nei ristoranti e nei wine bar si farà sempre più spazio il Cava spagnolo, “perchè i consumatori a caccia di prodotti di qualità cercano sempre più spesso alternative al Prosecco”, spiega Bibendum. E, oltre a questo, si dovrà fare i contin con la crescita del fenomeno degli sparkling wine inglesi, che crescono in volumi (le vendite in un anno sono cresciute del 77%, anche se si parte da numeri relativamente bassi) e i valori (+63%), ma anche la qualità e l’apprezzamento da parte di critica e pubblico.

Oltre a questo, sugli scaffali inglesi continuerà il fenomeno della “premiumisation” particolarmente legata ai vini di Languedoc e Roussillon, e crescerà ancora la Loira, in particolare con le zone oggi meno celebri.
Così come continueranno a crescere in vini bio e naturali, ormai presenti nel 38% delle carte dei vini dei ristoranti (erano solo il 10% nel 2016), ma anche i cosiddetti “orange wine” stanno vivendo un momento importante, e sono presenti nel 44% delle carte dei vini.
Il Pinot Nero, grande classico della Borgogna, rimarrà un pilastro, e crescerà soprattutto grazie alla crescita della presenza di vini made in Usa, dalla California, ma anche e sempre più dall’Oregon e dallo stato di Washington.
Ancora, lo Chardonnay vivrà una vera e propria riscossa, come testimonia la crescita del 10% dei prezzi medi per la tipologia nel canale on trade, anche grazie “alle cantine, specialmente del nuovo mondo, che stanno cambiando stile, con vini più magri e con meno legno”.
Ma il 2018, in Uk, sarà anche l’anno dei Malbec, le cui vendite nell’ultimo anno sono già cresciute del 28% in valore e del 12% in volume, con l’arrivo di sempre più etichette di fascia premium per un vino che, fino ad oggi, è stato uno dei più gettonati come entry level (www.bibendum-wine.co.uk).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli