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Nella magnifica “due giorni” di aste di Christie’s New York, con un incasso totale di oltre 6,2 milioni di dollari, rifulge il Piemonte, con i top lot tricolori dominio di nomi come Bruno Giacosa, Gaja e l’intramontabile Sassicaia di Tenuta San Guido

Un magnifico coronamento di un anno decisamente florido per le aste enoiche a livello globale: è così che si potrebbe sintetizzare la coppia di aste che Christie’s New York ha messo in scena a cavallo dello scorso fine settimana presso il Rockefeller Center, intitolate rispettivamente “A Study in Distinction” (260 lotti, sold out) e “Finest Wine and Spirits From the Cellars of Champagne Charles Heidsieck” (800 lotti, il 96% dei quali passati di mano).
Le due aste hanno incassato rispettivamente 3.659.565 e 2.573.333 dollari, e come di consueto, l’Italia del vino, nonostante l’immancabile cessione del passo ai grandissimi di Borgogna e Bordeaux, ha fatto più che bene; i tre top lot della prima sono stati 12 bottiglie di Barolo Riserva Rocche del Falletto 1990 di Bruno Giacosa (11.025 dollari), seguito da un lotto di 12 bottiglie di Barolo Villero 1990 del medesimo grandissimo del Piemonte del vino (3.920), mentre la medaglia di bronzo è andata a 6 magnum di Sorì San Lorenzo 1982 di Gaja, passate di mano per 4.900 dollari. Top lot assoluto, non sorprendentemente, per Domaine de la Romanée-Conti, con 12 bottiglie di Montrachet 1990 battute per non meno di 104.125 dollari a fronte di una stima compresa tra i 40 e i 60.000.
Ben più nutrita, invece, la rappresentanza italiana per la seconda delle due aste, con tutte e tre le regioni principe dei vini italiani di lusso e da investimento - ovvero Piemonte, Toscana e Veneto - in campo: anche in questo caso, però, Gaja e Bruno Giacosa si sono condivisi gli allori e il gradino più alto del podio, con un lotto di 12 bottiglie di Sperss 1997 e due lotti da 12 bottiglie di Barolo Riserva Rocche del Falletto 2000 passati di mano per 4.288 dollari ciascuno. Per la Toscana, poi, un “solito noto”, un nome che è ormai di casa nei cataloghi delle più blasonate case d’aste del mondo, ovvero il Sassicaia di Tenuta San Guido, con un lotto di 12 bottiglie dell’annata 1998 battuto per 2.328 dollari, a poco più di cento di distanza da un identico lotto datato 1999. Top lot assoluto, infine, per un whisky che è anche un’opera d’arte: una singola bottiglia di The Macallan Lalique 55 anni, passata di mano per 67.735 dollari a fronte di una stima massima che non superava i 40.000.

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