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Spumanti da vitigni di antica coltivazione? È più che una tendenza nell’Italia enoica, ed ora si aggiunge anche quello ottenuto dal re dei vitigni a bacca rossa, il Nebbiolo. Ad Alba, il 26 giugno, arriva “Nebbiolo Noblesse”

Non è una novità, ma un trend sempre più in crescita. Sono le bollicine da vitigni locali, autoctoni e da antica coltivazione, che nell’Italia enoica stanno a dir poco esplodendo. Per alcuni territori e alcune varietà, per esempio il Prié Blanc (Val d’Aosta), il Verdicchio (Marche), l’Asprinio (Campania), si tratta di un rilancio di antiche tradizioni. Altrove si sperimenta o si reinterpreta, per esempio, il Prosecco (Glera) metodo tradizionale. Da altre parti ancora, si punta alla vocazionalità di alcuni vitigni, o quella di particolari terroir.
Insomma che ci sia spazio per questa tipologia di vini è ormai una tendenza conclamata. Ed è in questo panorama che arriva “Nebbiolo Noblesse” (www.nebbiolonoblesse.it), il 26 giugno ad Alba, dove dalle Langhe a Gattinara, da Acqui Terme ad Arnad, una serie di produttori si ritrovano per far provare le loro bollicine ottenute dal re dei vitigni a bacca rossa: il Nebbiolo. Anche in questo caso si parla di una tradizione riportata in vita, visto che già nell’Ottocento in Piemonte il Nebbiolo veniva spumantizzato. E dal 2010, un gruppo di sei aziende (Enzo Boglietti, Cascina Ballarin, Rivetto, Conterno Franco, Travaglini, La Kiuva) porta avanti il progetto “Nebbione”: un metodo classico 100% Nebbiolo che riposa 45 mesi sui lieviti.
Ma in Piemonte viene spumantizzata anche l’uva Cortese di Gavi e l’Erbaluce di Caluso, naturalmente. In Friuli Venezia Giulia la Ribolla Gialla ha trovato una nuova giovinezza con la versione spumante. E in Sicilia accanto al Nerello Mascalese, si spumantizza anche il Carricante, mentre a Montefiascone si sta assistendo alla rinascita dello spumante ottenuto dalle uve bianche Roscetto. In Campania, invece, si fanno le bollicine con il Greco, in Abruzzo, la varietà Pecorino ha mostrato una buona attitudine alla spumantizzazione e in Calabria, fa capolino un’altra varietà atta alla spumantizzazione, il Montonico Bianco. Naturalmente non mancano le bollicine pugliesi, ottenute da Negroamaro e in Toscana, il Sangiovese sta spesso diventando anche uno spumante, insieme a varietà bianche come la Vernaccia di San Gimignano, il Trebbiano o il Vermentino.

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