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En marche! Il mondo del vino verso Bordeaux, che diventa capitale dell’enologia del pianeta con Vinexpo (18-21 giugno). La Spagna “Paese d’Onore”, l’Italia grande protagonista. Nella road map di WineNews conferenze, degustazioni ed eventi top

En marche! Il mondo del vino si muove verso Bordeaux, che diventa capitale dell’enologia del pianeta con Vinexpo (18-21 giugno, www.vinexpo.com), la grande fiera biennale del vino, momento fondamentale per il business ma anche per confronti e riflessioni sui temi più importanti del settore: dall’evoluzione dei mercati ai mutamenti climatici, dal cambiamento generazionale in atto tra produttori e consumatori alla tutela delle Denominazioni d’Origine, dalla Brexit alla Cina fino all’e-commerce, senza dimenticare il fenomeno dei vini biologici e naturali, con lo spazio “Wow - World of Organic Wines”, per la priva volta a Vinexpo, e l’enoturismo, con grande protagonista la Cité du Vin (nata come vetrina in cui raccontare il vino in maniera universale ai wine lovers di tutto il mondo, che festeggia il suo primo anno, l’occasione giusta per un primo bilancio, che parla di 425.000 visitatori, per un giro d’affari di 7,5 milioni di euro). Con 2.350 espositori da oltre 40 Paesi, tra grandi conferme, come la partecipazione in massa dell’Italia con oltre 225 realtà, da sole o in gruppo, come con la grande collettiva dell’Italian Trade Agency (Ita) o quella dell’Italia Wine Signature Academy (Iswa), e le iniziative del Gambero Rosso e del duo francese Bettane & Desseauve, tra le altre, che fanno del Belpaese il secondo espositore più presente dopo la Francia padrona di casa, e debutti assoluti, come lo Stato di New York o l’Uruguay, e una crescente presenza anche della Cina come Paese produttore, con 22 cantine. E poi, ovviamente, la Spagna “Paese d’onore”, anche grazie alla partnership tra Vinexpo e la rivista Usa “Wine Spectator”.
Sul fronte delle conferenze, nella “road map” tracciata da WineNews analizzando il programma della “Vinexpo Academy”, il 18 giugno da segnalare (ore 11.30) la presentazione della partnership tra Vinexpo ed il colosso cinese dell’ecommerce Tmall-Alibaba, con il presidente di Vinexpo Christophe Navarre, il Ceo Guillame Deglise, il Ceo di Alibaba Daniel Zhang e il general manager di Tmall Lei Zhao; ma anche (ore 15) “Fire & Rain: Climate Change and the Wine Industry”, che vedrà confrontarsi sul tema, moderati da Dana Nigro di “Wine Spectator”, John P. Holdren, docente di Politiche Ambientali alla Harvard University, Miguel Angel Torres, presidente della celeberrima cantina spagnola, Gaia Gaja, che insieme al padre Angelo guida una delle realtà vinicole più prestigiose d’Italia e del mondo, e Kathryn Hall, ex ambasciatrice Usa e proprietaria della Hall Wines in Napa Valley. Nello stesso giorno (ore 15.30), si parlerà di enoturismo in “Great Wine Capitals: International Networking to promote local wine tourism destinations”, con case history da Usa e Australia presentate da Rex Stults delle Napa Vintners Association, e Jennifer Lynch della McLaren Vale Grape Wine & Tourism Association, moderati da Catherine Leparmentier Dayot, managing director del Great Wine Capitals Global Network.
Il 19 giugno, giorno dell’inaugurazione ufficiale (ore 10.15) alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francese Jacques Mézard, invece, ci sarà la consegna del prestigioso “The Institute of Masters of Wine - The Drinks Business Lifetime Achievement Award 2017” (ore 11.45), dedicato alle personalità che più hanno influito nel mondo del vino nella loro carriera (ed assegnato in passato a Robert Mondavi, al marchese Piero Antinori, a Jean-Michel Cazes, alla baronessa Philippine de Rothschild e al celebre wine writer Hugh Johnson). Alle 12.30, invece, si parlerà di “Big Data at heart of the wine industry’s new opportunities” ancora con Lei Zhao di Tmall Food ed Ada Xu-Fanouiller, international business development manager Alibaba France.
Altro appuntamento clou della giornata sarà “A Taste of Spain”, al Palais de la Bourse, in partnership con “Wine Spectator”, con un centinaio di prestigiose bodegas spagnole e 10 tra i più celebri chef iberici, da Ferran Adrià e José Andrés, che abbineranno i piatti tipici del Paese con i suoi vini più rappresentativi.
Il 20 giugno (ore 9), riflettori puntati sulle novità della “Declaration to Protect Wine Place & Origin” (organizzazione che mette insieme i territori di Barossa, Bordeaux, Bourgogne-Chablis, Champagne, Chianti Classico, Jerez-Xérès-Sherry, Long Island, Napa Valley, Oregon, Paso Robles, Porto, Rioja, Santa Barbara County, Sonoma County, Victoria, Tokaj, Walla Walla Valley, Washington State, Willamette Valley e Western Australia), con Rex Stults della Napa Valley Vintners e Jean-Marie Barillère, copresidente del Comité Champagne e membro del Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux (Civb), che sarà tra gli speaker anche della conferenza sulle sfide del mercato del vino dopo la Brexit (ore 16), con Jane Anson del magazine Uk “Decanter”, e Miles Beale, chief executive della Wine and Spirit Trade Association. In mezzo, anche due seminari firmati da Wine Intelligence: il primo (ore 12.30) sarà dedicato alle “Future opportunities for Sparkling Wine”, con il Coo Richard Halstead che presenterà gli ultimi trend e novità sui consumi di bollicine, mentre il secondo (ore 16) avrà per argomento il “China’s diversifying wine market”, con il direttore ricerche di Wine Intelligence, ed esperti del mercato asiatico come Terry Xu (Aroma Republic), la Master of Wine Debra Meiburg e Aline Bao (Cofco Wine & Wine International).
Il 21 giugno, ancora, il tema portante sarà la “Ecommerce and Digital Conference”, con Michael Osborn di Wine.com, Xavier Court di vente-privee.com, Dominique Rey di Cdiscount, Martin Ohannessian de Le Petit Ballon, Gregory Bressolles della Kedge Business School e Paul Bounaud di GS1 France. Tra le curiosità da segnalare, anche l’esclusiva Fête de la Fleur Gala Dinner, con 1.500 ospiti selezionati ed invitati dalla Commanderie du Bontemps, a Château Malartic-Lagravière della famiglia Bonnie, immersa tra le vigne.

Focus - Italia grande protagonista a Vinexpo
L’Italia, con 225 imprese, è la prima nazione estera per numero di espositori, con tutti i nomi più importanti tra aziende e consorzi, e seconda solo ai padroni di casa francesi. D’altra parte, il Belpaese è uno dei primi esportatori di vino nel mondo, e una vetrina internazionale come Vinexpo è fondamentale per i produttori tricolori. Come del resto, nei numeri, è importante il mercato francese, n. 6 in valore (155 milioni di euro nel 2016, +8,5% sul 2015) e n. 4 in volume (oltre 1 milione di ettolitri, +18%), ricorda l’Italian Trade Agency (Ita), che a Bordeaux rappresenterà tante aziende con la sua collettiva (in particolare da Marche, Veneto e Piemonte) e con tanti appuntamenti dedicati alla promozione del vino del Belpaese. Come i seminari riservati alla stampa e agli operatori del settore, condotti dal professor Attilio Scienza, docente di Viticultura ed Enologia all’Università di Milano, e da Raoul Salama, giornalista e docente di Enologia all’Università di Bordeaux, su diversi temi.

Si va da “Gli spumanti intorno al 45° parallelo. L’unicità degli spumanti italiani”, il 18 giugno (ore 15), a “Il lato conviviale del vino: dagli antichi banchetti alla hotellerie. Una proposta per ciascun ristorante”, il 19 giugno (ore 11) e “I vini del collezionismo e le biblioteche del vino. Una selezione unica per le enoteche” (ore 15), fino a “Dalle antiche rotte commerciali all’e-commerce. I vini italiani per la Grande Distribuzione”, il 20 giugno (ore 11) e a “La vie en rose. Il lato rosa dei vini italiani” (ore 15).

Ma non mancheranno le iniziative delle singole cantine, di associazioni e consorzi. Come, per esempio, quella di Italia del Vino Consorzio, 16 realtà di primo piano della produzione del Belpaese (Banfi, Di Majo Norante, Librandi, Santa Margherita, Cantine Lunae, Drei Donà, Marchesi di Barolo, Terra della Custodia, Cantine Mesa, Ferrari, Medici Ermete, Terredora di Paolo, Sartori, Gruppo Italiano Vini, Ronchi di Manzano e Zonin 1821, che mettono insieme un fatturato intorno ai 500 milioni di euro e pesano per oltre il 10% delle esportazioni italiane, ndr), che, tra le altre attività, domenica 18 giugno (17.30), presenteranno i nuovi progetti e la loro nuova immagine curata dal produttore e pubblicitario creativo Gavino Sanna.
Ci sarà anche l’Italian Signature Wine Academy - Iswa, che mette insieme 8 storiche realtà del vino italiano (Allegrini, Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi, che insieme producono 58 milioni di bottiglie per un fatturato di 316 milioni di euro, per l’80% dall’export) che, tra le altre iniziative, il 19 giugno (ore 17.30) mandano in scena un “Aperitivo Italiano”, con la degustazioni delle migliore etichette delle cantine Iswa.
Ma Vinexpo è anche il palcoscenico in cui Zonin1821 ha deciso di presentare il suo ultimo progetto, “Dos Almas”, che vedrà il gruppo sbarcare per la prima volta in Cile, in collaborazione con la famiglia Vial, che in Cile ha interessi in diverse branche dell’economia ed ogni anno fattura tra i 4 ed i 5 miliardi di dollari. Il 19 e 20 giugno, i nuovi vini “Dos Almas” saranno protagonisti, abbinati ai piatti cileni che lo Chef Cristian Rebolledo, uno dei più affermati dell’America Latina, preparerà in diretta in un cooking show.

Focus - Le degustazioni top dell’Italia a Vinexpo
Il 19 giugno Belpaese protagonista nel calice con due momenti firmati “Gambero Rosso”. Il primo (ore 9.30), sarà una masterclass dedicata ai vini vincitori dei Premi Speciali della Guida I Vini d’Italia 2017, e l’altro (ore 17.30), dedicato a Bellavista, “Cantina dell’Anno 2017”, con la Cuvée Franciacorta Riserva Vittorio Moretti, assemblaggio di 6 annate (dalla 1984 alla 2012, affinata 14 anni in cantina prima del dégorgement), creato dall’enologo Mattia Vezzola, prodotta solo in 1.200 magnum.
Italia protagonista anche il 20 giugno, ancora con il Gambero Rosso con il “Tre Bicchieri Grand Tasting”, ma tante le degustazioni dedicate ai vini del Belpaese anche da Bettane & Desseauve, il duo della critica più autorevole di Francia. Il 18 giugno (ore 14.45) si parte con “Piemonte and Friuli, two great terroirs from northern Italy” (in degustazione i bianchi Marco Felluga Collio Bianco Russiz Superiore Col Disore 2013 e Vie di Romansì Friuli Isonzo Chardonnay 1996, e i rossi Pio Cesare Barolo 2013 e Malvirà Roero Riserva Vigna Renesio 2012), il 19 giugno (11.45) sarà la volta di “A journey to Italy, on the lands of Conegliano Valdobbiadene, exploring the Prosecco Superiore”, mentre il 20 giugno (16.30) sarà protagonista la “Tuscany, the genious of Sangiovese” (in assaggio Ruffino Chianti Classico Gran Selezione Docg Riserva Ducale Oro 2012, Banfi Brunello di Montalcino Riserva Docg Poggio all’Oro 2010, Montenidoli Toscana Igt Triassico 2008 e Famiglia Cecchi Chianti Classico Riserva Docg Cecchi Riserva di Famiglia 2014), e si chiuderà il 21 giugno (ore 11.45) con “Southern and central Italy, a new modernity” (con Cantina della Volta, Lambrusco di Modena Spumante Brut Metodo Classico 2012, Planeta Sicilia Doc Eruzione 1614 Nerello Mascalese 2014, Masciarelli Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva Villa Gemma 2011, Querciabella Chianti Classico Riserva Docg 2013 e Tua Rita Toscana Igt Giusto di Notri 2013).

Focus - Le grandi degustazioni internazionali
Tante le grandi degustazioni in programma. Il 18 giugno, tra le altre, spiccano “Tempranillo - Evolution of its facets according to climates and terroirs of Tempos Vega Sicilia”, con il più importante dei vitigni spagnoli declinato in diversi territori dalle cantine del gruppo Vega Sicilia, con il direttore tecnico Gonzalo Iturriaga ed il celebre Pascal Chatonnet, e ancora (ore 11), “Concours Mondial de Bruxelles 2017: 50 international winemakers present their awarded wines”, e la curiosa “Cradle of Wine”, organizzata dalla Georgian National Wine Agency, che illustrerà le antichissime tecniche di produzione del vino di un Paese che produce da 8.000 anni, inclusa la particolarissima Qvevri, la vinificazione nelle anfore di terracotta, che è Patrimonio Unesco (ore 12.30).
Il 19 giugno, ancora, grande protagonista (ore 10) sarà la degustazione dell’annata 2016 con i vini di 100 châteaux della “Union des Grands Crus de Bordeaux”, ma in una giornata che vedrà nel calice anche i vini di Serbia (9.30) e le bevande nazionali del Giappone, Sakè e Shochu (15.30).
Il 20 giugno, invece, sarà dedicato soprattutto al Riesling, con diverse degustazioni di vini provenienti da Alsazia, Germania e Australia, senza dimenticare il “vertical tasting” (ore 15.30) dedicato a Bodega Numanthia, una delle cantine di riferimento di Spagna.
Il 21 giugno, invece, la degustazione più attesa è il “Vinexpo Challenge” (ore 11), degustazione alla cieca guidata da Jon Arvid Rosengren, 2016 Best Sommelier of the World secondo Asi - Association de la Sommellerie Internationale.

La Spagna “Paese d’Onore” a Vinexpo con “Wine Spectator”
Sarà la Spagna il Paese ospite d’onore di Vinexpo a Bordeaux, anche grazie alla partnership con “Wine Spectator”. Tanti i momenti che vedranno i vini ed i sapori spagnoli protagonisti (con il 25% dei buyer invitati dalla fiera francese che saranno dedicati proprio alle produzioni di Spagna). Momento clou sarà, lunedì 19 giugno, “A Taste of Spain”, in collaborazione con la celebre rivista americana, uno degli eventi dedicati ai cibi e ai vini di Spagna più grandi mai organizzati fuori dal Paese, che vedrà protagoniste al Palais de la Bourse di Bordeaux (19.30) oltre 110 etichette scelte da “Wine Spectator” con i piatti preparati da 12 chef, da diverse Regioni spagnole, salla Catalogna alle Asturie, da La Mancha ai Paesi Baschi, per citarne alcune, selezionati da due prime firme della cucina mondiale ed iberica come Ferran Adrìa e José Andrés: Ignacio Echapresto, Diego Gallegos, Andreu Genestra, Pablo Loureiro, Miguel Angel Mayor, Aurelio Morales, Marcos Morán, Javier Olleros, Juan Carlos Padrón, Albert Raurich, Rubén Sánchez Camacho and Ignacio Solana Pérez.
“Ogni bottiglia di vino racconta una storia. Se sei fortunato, le migliori ti trasportano in un viaggio nei territori, nei vigneti e nelle cantine da dove queste bottiglie arrivano. Non vedo l’ora di raccontare queste storie a Vinexpo Bordeaux”, commenta José Andrés.

Focus - Un anno di Cité du Vin di Bordeaux: 425.000 visitatori, per un giro d’affari di 7,5 milioni di euro
La Cité du Vin di Bordeaux, nata come vetrina in cui raccontare il vino in maniera universale ai wine lovers di tutto il mondo, festeggia il suo primo anno, l’occasione giusta per un primo bilancio, che parla di 425.000 visitatori per un giro d’affari di 7,5 milioni di euro, anche se a pieno regime le aspettative sono leggermente superiori, con una previsione di 450.000 visitatori l’anno. Ma l’obiettivo più importante, raggiunto, è quello della totale autonomia economica, in un quadro nel quale il 90% delle strutture e delle iniziative è finanziato da risorse proprie, ed appena il 10% dai finanziatori privati, che hanno sostenuto la nascita stessa della Cité.
Di certo non ha tradito il suo ruolo, quello di luogo polifunzionale destinato a qualsiasi pubblico, dai principianti agli appassionati (basti pensare che appena il 7% dei visitatori lavora nel mondo del vino, ndr), in un viaggio interattivo e sensoriale su una superficie espositiva di 3.000 metri quadrati, attraverso 20 aree tematiche, dalla storia ai vitigni, dalla geografia del vino alle degustazioni. Anche la forma, quella del decanter, è un chiaro ed evidente riferimento al vino, e di certo la Cité sarà presa d’assalto anche nei giorni di Vinexpo (Bordeaux, 18-21 giugno), quando le telecamere di WineNews andranno alla scoperta del più grande museo di Bacco del mondo. Che, per celebrare il suo primo anno di attività, domenica 18 giugno rimarrà aperta fino alle 23.30, in notturna, dove protagonisti saranno vini e piatti di Spagna, ospite d’onore di Vinexpo.
Info: www.laciteduvin.com

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