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Esportare di più e meglio, valutare l’effetto Trump-Brexit e la Cina, sciogliere i nodi Ocm, cercare conferma della ripresa dei consumi in Italia: lo farà il vino italiano a Vinitaly (Verona, 9-12 aprile) tra degustazioni, convegni & Event Marketing

Esportare di più e meglio, perché se è vero che il vino italiano ha già archiviato il 2016 con il nuovo record nelle esportazioni a 5,6 miliardi di euro in valore (+4,3% sul 2015) e 20,6 milioni di ettolitri (+2,8%), sono soprattutto gli spumanti a tirare la volata, senza i quali, guardando ai soli vini fermi, il saldo per il Belpaese sarebbe stato negativo. Valutare i possibili effetti dell’“America First” di Trump da un lato (con gli Usa che si confermano mercato n. 1 con 3,2 milioni di ettolitri esportati nel 2016 , per 1,3 miliardi di euro, e i wine lovers, Millennials e non, controcorrente ad ogni proibizionismo), e della Brexit dall’altro (nel 2016 il Regno Unito è cresciuto in valore, del 2,3%, a 763.807 milioni di euro, ma i volumi sono calati del -7,4%, a 2,9 milioni di ettolitri), e capire dove va un mercato come la Cina, tra numeri e tendenze da sempre altalenanti. Sciogliere i nodi sui fondi Ocm, che aleggiano sulle cantine italiane, dopo il caos, ancora irrisolto, sulla misura Promozione 2016-2017, e con le incognite che ancora pesano su quella 2017-2018, “faccia a faccia” sulla Pac post 2020 con il Commissario all’Agricoltura Ue Phil Hogan, nei 60 anni dei Trattati di Roma, e il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina (insieme, nell’inaugurazione, ndr), che torna in prima linea, anche per confermare quell’obbiettivo dei 7,5 miliardi di euro di export al 2020, fare il punto sul registro dei controlli e presentare il primo pacchetto di decreti attuativi del Testo Unico del Vino. Infine, ma sono alcuni tra gli “atout” principali, trovare conferma della seppur lieve ripresa dei consumi in Italia - cercando di capire cosa bevono gli italiani - a partire dai segnali che arrivano dalla gdo (dove nel 2016 il volume è calato dell’1%, ma il valore è salito dell’1,1%, a 505 milioni di litri venduti per 1,5 miliardi di euro), ma anche dalle enoteche (fino al 5% di crescita delle vendite sull’anno), e dai tassi di crescita a doppia cifra dell’e-commerce online. E se anche il mondo sarà a Verona, con cantine e vini in arrivo da molti Paesi, lo farà sì per il mercato italiano, ma soprattutto per guardare a quelli dell’Europa, dove l’Italia ha performance positive sui principali mercati (con 14 milioni di ettolitri di vino e un valore che sfiora i 3,3 miliardi di euro nel 2016). Secondo WineNews, questo farà il mondo del vino italiano a Vinitaly (Verona, dal 9 aprile, con l’inaugurazione dell’edizione n. 51 alle ore 11, al 12 aprile; www.vinitaly.com), con le sue griffe più famose e cantine che vogliono farsi conoscere, con le Denominazione più blasonate e molte in ascesa, nella formula ormai scritta da Veronafiere, “sempre più business in fiera, e appassionati in città”, con il fuorisalone “Vinitaly & the City” (Verona & Bardolino, 7-11 aprile). Veronafiere che, come Spa, ha sul piatto 94 milioni di euro di piano di investimento, tra internazionalizzazione e “digital trasformation”, con il lancio con Ismea di un nuovo strumento economico di ricerca previsionale, non sui dati del passato, ma sugli outolook futuri dei consumi nei mercati del vino, per apire come e dove direzionare sempre meglio ed in modo più mirato quegli investimenti.
Ma partiamo dall’inizio, ovvero le mille degustazioni, perché sono l’essenza di Vinitaly, per conoscere, scoprire o approfondire, assaggiando e riassaggiando tutti i vini italiani, incontrando i loro produttori. Prima, come ormai vuole la formula, c’è “Opera Wine”, la degustazione anteprima, con i vini di 104 cantine italiane selezionate dalla rivista Usa “Wine Spectator”, attorno al tema “Sulla Via della Seta” (l’8 aprile, Palazzo della Gran Guardia, prima la conferenza stampa, con, tra gli altri, Ceo 1919, il più grande rivenditore di vini cinese; www.operawine.it). Poi, su tutte, una è la degustazione-evento: “Indietro nel tempo con il Sassicaia: le annate dimenticate”, per scoprire l’espressione unica e magnifica di questa icona dell’enologia mondiale in annate a torto considerate difficili (1992, 1994, 2002, 2005, 2007, 2008, 2010, 2014), con Priscilla Incisa della Rocchetta, della storica famiglia del vino italiano, Carlo Paoli, dg della Tenuta San Guido e Ian D’Agata, direttore Via - Vinitaly International Academy (11 aprile).
Quindi, domenica 9 aprile, tra le degustazioni da segnalare, ci sono quelle dedicate alla nuova frontiera “british” delle bollicine con la degustazione di Metodo Classico provenienti dall’Inghilterra, guidata da Steven Spurrier e Ian D’Agata, al Wine2digital della Via-Vinitaly International Academy (che tra le altre, ospita una serie di degustazioni private ed informali di “Wine Spectator” con Bruce Sanderson e produttori italiani selezionati, ndr). Come da tradizione, “I Tre Bicchieri 2017” del Gambero Rosso. Tra le etichette del mondo a Vininternational, si va dai vini autoctoni della Russia allo Chenin Blanc con il Wine & Spirit Education Trust, dai Grenaches du Monde a “I grandi vini del Sud Africa” con Afriwines. A proposito di vini autoctoni, ci sono anche quelli rari delle Donne del Vino, con vitigni autoctoni di cui esistono meno di 50 ettari di vigneto.
Lunedì 10 aprile, c’è “Una celebrazione dei vini spumanti - Champagne, Trentodoc, Franciacorta” con Decanter e Michele Shah, le griffe Ferrari, Bellavista e Cà del Bosco, e le Maison Jacques Selosse, Eric Rodez, Moussé Fils, Jacquesson, A.R Leonble e Collet tra i “Tasting Ex… press”. Allo Champagne è dedicata anche “I più prestigiosi marchi di Champagne Gilbert & Gaillard”. Ad Allegrini è dedicata la degustazione “La Poja, 10 annate di un grande rosso” (1995, 1997, 2000, 2001, 2004, 2005, 2006, 2008, 2009, 2010). Dodici etichette della Vernaccia di San Gimignano sono al centro di una degustazione condotta da Kerin O’Keefe, corrispondente per l’Italia di Wine Enthusiast, per il Consorzio (10 aprile). Al Wine2digital, “Un viaggio lungo 21 anni in compagnia del Riesling dell’Heiligenstein e del Weingut Brundlmayer”, una delle più prestigiose cantine austriache sotto la guida del Master of Wine Andreas Wickhoff e Ian D’Agata; e tra le etichette del mondo, si va dai vini della Spagna a quelli del Mar Nero, dalla Slovenia all’Australia.
Martedì 11 aprile “le Grandes Cuvées Champagne incontrano le Gran Selezione Chianti Classico” (con gli Champagne Cristal 2004, Dom Pérignon 2004 e Salon 2004, e i Gran Selezione di Badia a Passignano 2012, Felsina Colonia 2011 e Castello di Brolio Colledilà 2010), per celebrare il gemellaggio interprofessionale tra il Comité Champagne e il Consorzio del Chianti Classico (senza dimenticare che Reims e Firenze sono gemellate dal lontano 1954), con Raoul Salama, professore di enologia a Parigi e Bordeaux. Quindi, Il Seminario Permanente Luigi Veronelli racconta “Le grandi vigne d’Italia”, e il Gambero Rosso i suoi “Nove protagonisti dell’anno”. E se con le Great Wine Capitals si può fare “Un tour di degustazione delle migliori regioni vinicole del mondo”, tra le etichette internazionali si assaggiano i vini di Andorra e i grandi bianchi dell’Austria con l’Austrian Wine Marketing Board.
Infine mercoledì 12 aprile spazio a “Barolo & Barbaresco: a study in history and terroir”, con la presentazione del nuovo libro di Ian D’Agata, Lingzi He e Michele Longo. E tra i vini del mondo, si va dalle etichette del Douro a quelle del Kosovo, a Vinitaly per la prima volta con Stone Castle Vineyards and Winery. Ma soprattutto, a Wine2digital, ci saranno I vini di Ningxia, la cosiddetta Bordeaux cinese. Chiude Vinitaly una grande degustazione realizzata in collaborazione con Wine Research Team dell’enologo Riccardo Cotarella, con i suoi produttori più famosi a illustrare i propri vini: da Domizio Pigna (La Guardiense) a Doriano Marchetti (Terre Cortesi Moncaro), da Giuseppe Pagano (San Salvatore) a Piernicola De Castris (Leone De Castris), da Massimo D’Alema (La Madaleine) a Gian Marco e Letizia Moratti (Castello di Cigognola), da Alessandro Marchionne (Genagricola) a Beppe di Maria (Carvinea), da Antonio Donato (Tenute del Cerro) a Jurek Mosiewicz (La Murola), da Bruno Vespa (Futura 14) a Alessio Di Majo (Di Majo Norante) e Pompeo Farchioni (Terre della Custodia). A precederla, l’incontro “La nuova frontiera della Viticoltura e dell’Enologia Italiana” in collaborazione con Vinitaly, con Vincenzo Tassinari, presidente Wine Research Team, l’onorevole Massimo Fiorio, vice Presidente XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che interverrà sul Testo Unico del Vino, Riccardo Cotarella e Ian D’Agata. Organizzate con Vinitaly anche le degustazioni di Doctor Wine by Daniele Cernilli, l’edizione n. 4 di Young to Young dedicato ai giovani blogger e ideato da Paolo Massobrio e Marco Gatti, e “Ieri, Oggi, Domani” nella storia del vino italiano dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier. E, come sempre il biologico certificato sarà a Vinitaly Bio e i vini artigianali a ViViT.

Focus - Ma “cosa bevono gli italiani?”: con Tannico la più grande ricerca sul mondo del vino. Il vino per far ripartire le Regioni colpite dal sisma, e poi mercati, Ocm, enoturismo, gdo, bio, web, sostenibilità, clima, lavoro etico, formazione, innovazione, nei convegni a Vinitaly
Nei convegni, a Vinitaly, domenica 9 aprile “La disciplina organica sulla vite e il vino: luci e ombre sarà al centro dell’incontro dell’Unione Giuristi della Vite e del Vino. Iniziano anche i focus dell’Ice-Italian Trade Agency, con la Gran Bretagna (e nello stesso giorno con
la presentazione della Guida Vini e dell’attività istituzionale), e che proseguono poi con incontri su Messico, Russia, Giappone, Canada, Germania, Usa, Svezia, Emirati Arabi
, ed ovviamente la Cina. E ancora Svizzera, Nord Europa, Francia, Belgio, Spagna, i Paesi dell’Est Europa, Australia, Sudafrica, i mercati del Sudamerica, Singapore, India, e non solo, proseguendo, l’incoming di buyer, tra le attività previste anche dal Piano Straordinario per la Promozione del Made in Italy dei Ministeri dello Sviluppo Economico e Politiche Agricole. E di mercati si parlerà anche a “Autenticamente Vino: come far crescere la presenza in Usa, Canada e Messico” con l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’estero. Ma si affronterà anche il tema “Enoturismo e strade del vino: cosa potrà cambiare con la proposta di legge n. 2616” con le Città del Vino. “Cia e Vodafone per l’agricoltura 4.0”, è il primo di una serie di convegni promossi dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, su tutti, quello dedicato a “I vitigni nelle aree marchigiane del sisma. Per ripartire con i vigneti autoctoni” con il presidente Dino Scanavino e l’assessore regionale Anna Casini, aspettando il Commissario Ue Hogan. Tra le personalità, Suning Group, il colosso cinese di vendita al dettaglio, Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta dalla quale è partito il pregetto di promozione dell’agroalimentare made in Italy nei monumenti e musei d’Italia, promosso dai Ministeri dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole.
Lunedì 10 aprile si parlerà di come “Aumentano in Italia le vendite di vino Doc nella grande distribuzione. Le prospettive sul mercato britannico dopo la Brexit” promosso da Vinitaly e Iri, con la presentazione dell’andamento di mercato del vino nella gdo nel 2016 e primo trimestre 2017 con Virgilio Romano, Client Solutions Director dell’istituto di ricerca Iri, la presentazione delle prospettive per il vino italiano nel canale della gdo in Gran Bretagna dopo la Brexit con Alex Canneti Director of Off-Trade Sales Berkmann Wine Cellars, e gli interventi Federvini, con Cesare Cecchi, Unione Italiana Vini con il presidente Antonio Rallo, Conad con il direttore commerciale Francesco Avanzini, Gruppo Vegè con il direttore acquisti Edoardo Gamboni, Unes (Gruppo Finiper) con il direttore acquisti Gabriele Nicotra, e Vincenzo Tassinari, presidente Tenute del Cerro (ex Presidente Coop Italia), moderati da Luigi Rubinelli, direttore di RetailWatch.it. Ma, soprattutto, ci sarà “Cosa bevono gli italiani? La più grande ricerca sul mondo del vino grazie a un panel di 50.000 consumatori. Trend, evidenze e curiosità grazie ai big data applicati al mondo del vino” su cui farà il punto il portale Tannico.it, con Marco Sabellico co-curatore Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, Barbara Sgarzi, giornalista e sommelier, e Davide Gilioli, degustatore e relatore Ais, moderati da Marco Magnocavallo, ad e cofondarore Tannico. Nel programma del Ministero delle Politiche Agricole, l’incontro “Strategie di filiera insieme per la competitività. Le sfide del vino italiano verso il 2020” guardando alla Pac post 2020 con il Ministro Maurizio Martina, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, Dino Scanavino, presidente Cia, Ruenza Santandrea, coordinatrice settore vitivinicolo Alleanza cooperative Agroalimentari, Antonio Rallo, presidente Unione Italiana Vini, Sandro Boscaini, presidente Federvini, Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc, Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, e i componenti delle Commissioni agricoltura della Camera e del Senato. “Il mercato mondiale del vino, Outlook 2020” è il convegno di Ismea e Vinitaly con il Ministro Martina, i direttori generali di Veronafiere e Ismea, Giovanni Mantovani e Raffaele Borriello, Steve Raye, presidente Bevology Inc., Aline Bao, responsabile acquisti internazionali Cofco (China National Cereals, Oils and Foodstuffs Corporation), e Rodrigo Cipriani Foresio, country manager Alibaba per Italia, Spagna e Grecia. “Alibaba le vie del vino in Cina”, è invece la conferenza di Alibaba con il Ministero ad un anno dalla visita a Vinitaly del fondatore Jack Ma, e per presentare le opportunità per le cantine italiane sulle piattaforme del Gruppo. Dopo due anni di assenza, torna anche Confagricoltura, tra degustazioni e convegni come la presentazione dell’annuale rapporto Wine Monitor Nomisma di Agronetwork con il nuovo presidente Giansanti e la visita del Commissario Ue Hogan. Quindi “Il successo del vino biologico in Europa e nel mondo” sarà al centro di un convegno promosso da Federbio, ma anche di “Bio e sostenibilità: perché convengono anche nel vino?” con Ccpb e Certiquality, tra regolamento Ue, certificazioni come Viva, SoStain e Epd, e certificato vegano. La Consulta Nazionale del Vino Italiano Co.N.Vi si racconta nel convegno “Vino Denominatore Comune”. Uila parlerà di “Made in Italy e lavoro etico. La tracciabilità, carta vincente”. La Cia presenta la collaborazione con Cno e Gambero Rosso per la promozione del made in Italy all’estero in “Portiamo nel mondo il meraviglioso scrigno nascosto dei cibi tradizionali italiani”. Il Consorzio del Chianti Classico parla di “Internet brand intelligence & protection, tutela del brand Gallo Nero e nuovo strumento di marketing”. Il Seminario Tecnico Masi “Masi Expertise Appassimento: Fruttaio o Vigneto?” sarà invece dedicato al tema dell’appassimento in pianta per fronteggiare il cambiamento climatico. Vinitaly International Academy affronta anche il tema “Hong Kong: Il trampolino di lancio preferito per le cantine italiane per sfruttare il mercato asiatico in forte espansione” con l’Honk Kong Trade Develpment Council. A Wine2digital arriva 1919, il più grande distributore di vino in Cina, e tra le personalità ci sarà anche Gerry Scotti per presentare il suo vino “Nato in Vigna”, e Luigi Moio, ordinario di Enologia Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” e presidente della Commissione di enologia dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) con il suo volume “Il Respiro del vino”.
Martedì 11 aprile si parlerà di “Cambiamenti climatici: la qualità in vigneto si può preservare” con L’Informatore Agrario; con il Ministero e Crea di “Vino 4.0: ricerca e nuove tecnologie”; con le Donne delle Vite di “Vino&Paesaggio: emozioni dal cervello”, con la presidente Valeria Fasoli, la vicepresidente Clementina Palese, Diego Tomasi, direttore Crea-Ve-Conegliano, Vincenzo Russo, professore di psicologia dei consumi e neuromarketing all’Università Iulm; invece con Confagricoltura di “La nuova frontiera del vino: la sostenibilità a 360°” insieme al giornalista de Il Fatto Quotidiano Andrea Scanzi. Con la Cia invece c’è “Prodotti della Terra, Storie di Persone, Vini da narrazione” con il Forum Nazionale dell’Agricoltura Sociale e il viceministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero. Il Consorzio Vino Chianti ospita una tavola rotonda delle Donne del Vino della Toscana dedicata alla valorizzazione dei vitigni complementari e autoctoni, con l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi, il presidente del Consorzio Giovanni Busi e la presidente Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini. Ma tra le personalità è il giorno dell’“Inaugurazione del capitolo europeo di Women of the Vine and Spirits”, la più importante organizzazione impegnata per lo sviluppo del ruolo delle donne nel settore del vino e degli spiriti, a Wine2digital, con la fondatrice e presidente Deborah Brenner, e membri com Stevie Kim, managing director Vinitaly International, Marilisa Allegrini, ceo Allegrini Estates, e Beatrice Cointreau, ceo di Admirable Wines. Ma ci sarà anche l’incontro con Marco Simonit e il suo “Manuale di potatura della vite. Cordone Speronato”, promosso da Ersa-Agenzia regionale per lo sviluppo rurale Friuli Venezia Giulia, Edizioni L’Informatore Agrario e Simonit&Sirch Preparatori d’Uva. A Sol & Agrifood, il salone dentro il salone che torna insieme ad Enolitech, riflettori puntati sull’olio extravergine con il convegno “Extravergine: una filiera fragile, un’agricoltura da proteggere” di Slow Food Italia che presenta i dati della raccolta 2016 e i nuovi progetti a sostegno dell’olivicoltura, a due anni dall’istituzione del Presidio dell’olio extravergine italiano.
Infine, mercoledì 12 aprile, il Ministero chiude il programma con “L’importanza della formazione nel settore agroalimentare” con la Luiss, mentre Confagricoltura parla di “Comunicare le colline del vino attraverso lo sport”. E si parla di “Le tecniche di degustazione e le neuro-scienze” con Consulman e Università di Verona, e di “Marchio e vino: quale tutela nel mercato globalizzato?” con Law & Co.

Focus - A Vinitaly, cantine, Consorzi e territori, si promuovono con una comunicazione sempre più diretta e coinvolgente. Gli eventi selezionati da WineNews, che li racconterà da una postazione speciale: le Marche. L’Abruzzo si racconta con il Miglior Sommelier d’Italia Andrea Galanti. Alla (ri)scoperta dei vigneti dell’Umbria grazie al “Giro d’Italia 2017”. Il Lazio porta con sé gli studenti dell’Alberghiero di Amatrice
È una comunicazione sempre più diretta e coinvolgente quella con cui cantine, Consorzi e territori si promuovono a Vinitaly. Le Marche del vino, con l’Imt-Istituto Marchigiano di Tutela Vini si presentano con il loro spirito collettivo proprio dell’unica Regione “al plurale” d’Italia, che in termini di vini si traduce nelle due anime bianca e rossa, dal Verdicchio al Rosso Conero, ma anche perché quei vini vogliono essere un testimonial chiave della ripartenza della Regione dopo il terremoto. Uno spirito che, per la prima volta accoglie anche WineNews, che racconterà il mondo del vino a Vinitaly da una postazione speciale proprio nelle Marche. Tra gli eventi, la presentazione di un’indagine di Wine Monitor Nomisma sul rapporto tra ristorazione e vitigni autoctoni (10 aprile) con, tra gli altri, il presidente e il direttore dell’Istituto Antonio Centocanti e Alberto Mazzoni, l’assessore all’Agricoltura della Regione Anna Casini, e il responsabile Nomisma Wine Monitor Denis Pantini, moderati da Luigi Chiarello, firma di Italia Oggi; ma anche i 50 anni delle Doc Rosso Conero e Verdicchio di Matelica in una degustazione guidata da Ian D’Agata (11 aprile), accanto al lancio della nuova campagna promozionale del Verdicchio. Anche l’Abruzzo riparte con il vino: nella sua Enoteca Regionale, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo - insieme alla Regione, al Consorzio di Tutela delle Colline Teramane Docg e ad Abruzzo wine & food - si racconta con una serie di degustazioni guidate da Andrea Galanti, Miglior Sommelier d’Italia 2015, dedicate al Pecorino 2016 (9 aprile), al Cerasuolo d’Abruzzo 2016 e al Montepulciano d’Abruzzo nelle vecchie annate (10 anni e più; 10 aprile), quindi al Trebbiano nelle vecchie annate (5 anni e più) e al Montepulciano 2015 (11 aprile), e infine agli spumanti con i metodi a confronto (12 aprile). La Regione Lazio, tra le iniziative su turismo ed enogastronomia dedicate alle zone colpite dal sisma, perché possano ridargli vita, porta con sé gli studenti degli Istituti Alberghieri di Frascati e di Amatrice. Dall’Umbria, in parte colpita dal terremoto, Il Consorzio Tutela Vini di Montefalco svela la cronometro “Stage Sagrantino”, la nuova tappa del Giro d’Italia 2017 tra i vigneti del celebre rosso umbro, con Mauro Vegni, direttore del Giro la cui edizione n. 100 si intreccia con i 25 anni della Docg Montefalco Sagrantino (10 aprile). Aspettando la crono Foligno-Montefalco del 16 maggio, è possibile “percorrere nel calice” la tappa da Caprai, assaggiando i vini della cantina che ha rilanciato il Sagrantino alla ribalta internazionale. Ma ci sarà anche Alessandro Masnaghetti con la prima Mappatura della Docg (11 aprile).
La Sardegna, invece, si racconta come un’“Isola inebriante tra aromi storia e natura”, e degustazioni come “Il sale e il granito del Vermentino” (9 aprile) a “Il Carignano e la sabbia” (11 aprile). Dai Colli Eugani alla Doc Breganze, i vini veneti si raccontano invece con il progetto eno-letterario “InnestaStorie”, giovani racconti di vini. Con il letimotiv “Campania, dove il vino è leggenda” la Regione Campania fa raccontare i suoi vini, attraverso una serie di masterclass, dagli spumanti ai bianchi, dai vini dei vulcani alle Riserve, ad alcuni dei maggiori esperti del settore, da Marco Sabellico (Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso), a Kerin O’Keefe (Italian editor di Wine Enthusiast), da Walter Speller (Jancis Robinson Wine Blog) a Elise Vandenberg (Italian Wine Ambassador Vinitaly International). Il tema del Consorzio del Soave è la “Rivoluzione silenziosa” che passa dalla biodiversità come termometro nei vigneti, dalla bellezza delle Colline vitate patrimonio storico rurale d’Italia, dalla realtà aumentata applicata alla degustazione, dal climate change, dal neuromarketing, ma anche dalla semplificazione del settore e dalla dematerializzazione, con tanti eventi in cui si confronteranno, tra gli altri, il presidente del Consorzio Aldo Lorenzoni, Gianfranco Caoduro della World Biodiversity Association, Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, e Gianluca Fregolent dell’Icqrf (dal 9 al 12 aprile). La Puglia in rosé, porta con sé un testimonial vip per i suoi rosati: Jeff Porter, beverage director dei ristoranti di Joe Bastianich in Usa, a guidare due degustazioni e una masterclass (9 aprile). Il Consorzio del Primitivo di Manduria si racconta come Rosso Mediterraneo (9-10 aprile, nelle degustazioni guidate dalla sommelier Adua Villa e dal blogger Andrea Gori). “(Wine+Food+Arts) x Tourism = La Buona Italia” sarà l’equazione dell’eccellenza italiana nelle anticipazioni del Rapporto promosso dal Consorzio Tutela del Gavi, con, tra gli altri, il presidente Maurizio Montobbio, Elena Amadini, vice direttore commerciale di Veronafiere, e Roberto Pezzetti d ell’Università dell’Insubria, con Federico Quaranta di Decanter Radio2 Rai (11 aprile).Il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore sarà il portavoce del nuovo territorio del vino italiano candidato a Patrimonio Unesco. E ci saranno anche i vignaioli della Fivi-Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti per raccontare le loro ultime battaglie.
La Fondazione Banfi racconterà il progetto di cui si è fatta promotrice: “Sanguis Jovis, Centro studi e alta formazione del Sangiovese”, presieduto dal professor Attilio Scienza, tra i massimi esperti di viticoltura al mondo, e con il professor Alberto Mattiacci della Sapienza di Roma come direttore scientifico (9 aprile; l’11 aprile Banfi racconta anche gli ultimi anni di studi e sperimentazioni nel volume “La ricerca dell’eccellenza - Storia, sapere, sostenibilità”, con Sergio Miele, professore di agronomia, Rudy Buratti, direttore enologo Banfi, Gianni Savelli, agronomo Banfi, Rodolfo Maralli, direttore commerciale e marketing Banfi, e il dg Banfi Enrico Viglierchio). Il tema di Allegrini è in “In vino habitat”, omaggio alla cura dei vigneti, alle buone pratiche agronomiche e al conseguente ripopolamento di una fauna bellissima e variegata (9 aprile, con la limited edition de La Grola 2014 dell’artista brasiliano Nazareno Rodrigues Alves). E grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, attraverso il progetto Viva, e la sperimentazione svolta in oltre sei anni nella sua cantina, con il supporto dell’Università del Sacro Cuore di Piacenza, Tasca d’Almerita racconterà come SOStain (programma aziendale volontario e proattivo, che si realizza attraverso un “processo di fasi di sostenibilità” capace cioè di portare a miglioramenti graduali e continui nel tempo) è pronto per aprirsi ad altre aziende siciliane, come primo protocollo integra di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana. Ma a Vinitaly ci sono anche cantine come il Gruppo Cevico per le quali la sostenibilità a 360° passa anche dal progetto Villa Scarabelli, con i vini realizzati con gli studenti dell’Istituto Agrario di Imola (10 aprile, con Alce Nero, la blogger e sommelier Adua Villa e l’europarlamentare Paolo De Castro). O come Feudi di San Gregorio per le quali il Rinascimento enologico del Meridione d’Italia passa dalla valorizzazione del patrimonio vinicolo del territorio e delle sue viti ultracentenarie. Zenato invece, racconterà la ricerca commissionata alla Fondazione Mach sulle uve Corvina che, per la prima volta, dimostra scientificamente il valore della comunità microbica nella definizione della qualità e tipicità dell’Amarone. Anche Tedeschi incontra la ricerca, illustrando lo studio sulla caratterizzazione aromatica dei vini condotta con l’Università di Verona. Veneto Agricoltura presenta infine un interessante ed attuale progetto orientato alla riduzione dell’utilizzo dei fitofarmaci in viticoltura “Piwi, i vitigni resistenti” (11 aprile).
Tra i compleanni: dai 40 anni del Rotari Metodo Classico Trentodoc con una limited edition (9 aprile) ai 130 anni di Mionetto con la Cuvée Anniversario 1887-2017 limited edition (10 aprile con le creazioni dello chef stellato più giovane d’Italia Lorenzo Cogo), dai 50 anni del Campofiorin di Masi con etichetta celebrativa ai 30 anni del Sanct Valentin di St. Michael-Eppan, dai 65 anni della fondazione della prima azienda italiana di Shenk Italian Wineries ai 20 anni di Baglio di Pianetto, il sogno del Conte Paolo Marzotto in Sicilia, celebrato con la totale conversione al biologico del patrimonio agricolo e una Wine Library con il meglio di una produzione pluridecennale. Planeta, invece, presenta per la prima volta al grande pubblico Didacus, lo Chardonnay che ripercorre in bottiglia la storia di un grande uomo del vino, Diego Planeta, e della Sicilia enoica.
A proposito di grandi chef, la cucina a Vinitaly, è immancabile nell’accompagnare i grandi vini: all’Housewarming Party inaugurale della nuova “casa” di Cecchi ci sarà Matias Perdomo (10 aprile); da Velenosi la cucina è affidata allo chef due stelle Michelin Moreno Cedroni; #gastronomyexperience è l’hastag lanciato da Zonin1821 che accoglie la chef Cristina Bowerman; da Allegrini ci sarà lo chef Bobo Cerea del ristorante tre Stelle Michelin Da Vittorio (11 aprile, con i nuovi vini bolgheresi di Poggio al Tesoro). E ci sarà anche, La Cucina del Senza, raccontata dagli ideatori Lucia e Marcello Coronini da Moncaro (10 aprile).
Le curiosità? Rotas Italia che stampa etichette realizzate con vino rosso ospiterà una pittrice al lavoro dal vivo. Tra lana vergine e materiali ricavati dalla produzione vinicola, Argiolas ha affidato a Edilana, azienda sarda che converte e usa in edilizia materiali di origine naturale e a km 0, il suo nuovo spazio. Dalla Guido Berlucchi i sommelier indosseranno una videocamera per riprendere dal loro punto di vista degustazioni, incontri e tutto ciò accade a Vinitaly. E “Bisol lancia l’enoturismo a 360°”, dalla visite in Lingua Italiana dei Segni per gli amanti del vino non udenti all’esperienza di scoprire il Prosecco Superiore di Valdobbiadene immergendosi virtualmente nelle sue colline con la guida di Gianluca Bisol (grazie ad un’apposita attrezzatura, dotata di visiera e cuffie). Anche da Villa Sandi con “As if... experience” sembrerà di sorvolare veramente le colline e i vigneti del Prosecco Biodiversity Friend e percorrere le sue storiche cantine sotterranee. E c’è persino il vino servito alla cena di Gala dei Premi Nobel: il Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito Tordiruta di Moncaro. E ci sarà anche la guida tascabile “I Consigli del Vignaiolo” illustrata dalla illustratrice salentina Soniaqq con le più importanti regole ed i consigli di abbinamento del vino al cibo, firmati Claudio Quarta Vignaiolo. Podere Castel Merlo ha pensato anche ad un servizio di courtesy car con Bentley Milano. La Cantina di Terlano svelerà i vini bianchi più longevi del mondo: 500 bottiglie di ogni annata murate per provarne l’invecchiamento, dagli anni Cinquanta, sono il suo tesoro. E c’è anche la degustazione del vino più vecchio: un Lessona 1921 delle Tenute Sella, raccontato da Kerin O’Keefe di Wine Enthusiast, in una MasterClass dell’Associazione Vignaioli Colline Biellesi (11 aprile). Dal Museo del Vino di Torgiano, Lungarotti esporrà il piatto con satiro di Jean Coteau (1958) e la coppa Keramia di Chiara Maggioni (1992). Dalle ville ai castelli, ci saranno anche 54 antiche tenute, dove sono state scritte pagine della storia d’Italia, delle Dimore Storiche Italiane. E visto l’avvicinarsi della Pasqua, ci sono anche cantine-convento come Muri-Gries, dal cuore di Bolzano. Ha invece uno spirito d’antan, la degustazione del Granduca di Toscana Cosimo I, il nuovo sigaro delle Manifatture Sigaro Toscana, accompagnata dalle bollicine di Antinori e dalle etichette delle cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana, e da barba e capelli nel Temporary Barber Shop del mitico Proraso.

Focus - Tra degustazioni-evento, cene-spettacolo, concerti musicali, beneficenza, contest e serate con #hashtag e special guest, “fuori Vinitaly” le cantine fanno Event Marketing
Tra degustazioni-evento, cene-spettacolo, concerti musicali, beneficenza, contest e serate con #hashtag e special guest, “fuori Vinitaly”, le cantine fanno Event Marketing. E come da tradizioni gli eventi attorno alla rassegna iniziano già la sera prima. Su invito, sabato 8 aprile c’è chi fa un brindisi di “Benvenuto Vinitaly 2017”, come la famiglia Allegrini dando inizio alla rassegna e celebrando la copertina che “Wine Spectator” ha dedicato a Marilisa Allegrini, prima produttrice italiana, all’Hotel Due Torri di Verona. E come da tradizione, la griffe aprirà le porte di Villa della Torre, tra i gioielli storico-architettonici più importanti del Cinquecento italiano a Fumane, per la cena di gala, con le cantine dell’Iswa-Italian Signature Wine Academy (il 10 aprile). Tra le location più insolite, c’è chi sceglie una boutique per presentare i vini della vendemmia 2016, come Venturini Baldini da Tailor’s & Ties, tra le più suggestive la Loggia Antica in Piazza dei Signori, dove Marchesi di Barolo racconta i vini di Cascina Bruciata, sua recente acquisizione.
Domenica 9 aprile c’è chi per raccontarsi porta a Verona la cucina del proprio territorio e i suoi più grandi chef, come l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini con “Marche, plurale maiestatis. Essere plurali ed essere una cosa sola: una regione, una cucina, un vino”, il Verdicchio, interpretati dallo chef Errico Recanati alla Galleria Studio La Città. E il vino incontra anche la moda, in una Wine Fashion Night, in cui i vini di sette vignaioli italiani (Vigna Cunial, Colletto, Paolini e Stanford, La Staffa, Bugno Martino, Italiano e Davide Vignato) diventano abiti firmati dall’Atelier Judged, con il giornalista Luca Casadei e la showgirl Melita Toniolo, al ristorante Flora. #wineislove (chillax) è invece un hashtag lanciato da Zonin 1821 per la serata al Palazzo Verità Poeta con food experience by Pipero e dj set Andrea Gori. Ma si va da un Aperitivo Ostriche & Champagne come quello di Tommasi Family Estate al Caffè Dante Bistrot, a un cocktail dinner in un Museo, il Museo Maffeiano, dove Frescobaldi svela la nuova cantina di Luce, a Montalcino. Tra gli gli eventi in cantina, da da Zymē che celebra 10 anni di vendemmie dei suoi vini simbolo, annata 2007.
Lunedì 10 aprile, c’è chi fa una cena di presentazione per lanciare un nuovo progetto, come le Cantine Valpolicella Negrar, Val d’Oca e la Cantina Pertinace per The Wine Net - Italian Co-op excellence, al Palazzo Paletta Dai Prè, con lo chef Matteo Grandi del Ristorante De Gusto, vincitore della prima edizione del talent show Hell’s Kitchen. E tra chi porta a Verona la cucina del territorio (e una band a sorpresa), ci sono anche le Cantine San Marzano dalla Puglia con gli chef Cosimo Guarino, Antonio Scalera e Salvatore Carlucci, a Villa Arvedi a Grezzana. Una mostra storica per celebrare un anniversario, è l’evento promosso da Schenk Italian Wineries per i 65 anni della fondazione della prima azienda in Italia, con una cena di gala e musica, a Palazzo Verità Poeta. Ma c’è anche chi organizza uno show cooking di chef a teatro: la Calabria enoica, con una Festa calabrese, con un live cooking degli chef del collettivo Cooking Soon, da Caterina Ceraudo a Luca Abruzzino, da Antonio Biafora a Gennaro Di Pace, da Emanuele Lecce a Nino Rossi ed Emanuele Strigaro, accompagnati dalla Resistenza Gastrofonica Viaggiante dei Coltivatori di Musica, al Teatro Nuovo di Verona. Altra formula, il Family Cocktail, come quello del Gruppo Santa Margherita con il presidente Gaetano Marzotto. Tra gli eventi in cantina, il Gruppo Italiano Vini apre le porte della rinnovata cantina Santi di Illasi con un concerto della Fondazione Luciano Pavarotti di Modena con Nicoletta Mantovani; Masi festeggia i 50 anni del Campofiorin alla Tenuta Canova sul Lago di Garda con una serata Italian Wine Style; e Zenato accoglie gli ospiti in una cena di gala nella Tenuta a Peschiera del Garda con lo chef Simone Zanoni, nato sulle sponde del Lago, oggi chef del Le George, ristorante del Four Seasons Hotel Le George V di Parigi.
Martedì 11 aprile ci sarà anche lo Champagne Laurent Perrier, con una conferenza-stampa degustazione a Palazzo Verità Poeta, con, tra gli altri, Stephane Dalyac, presidente del Gruppo, e Luigi Sangermano, ad Laurent-Perrier Italia, moderati dal sommelier Alessandro Scorsone, per la presentazione de La Cuvée. I giovani di Agivi fanno invece un Party al Mad In Italy. Tra gli eventi in cantina, si va da Cà del Bosco che ospiterà tre grandi chef italiani che lavorano all’estero, a Guerrieri Rizzardi e Villa Franciacorta con lo chef e patron di Castel Malvezzi di Brescia Alberto Riboldi. Mercoledì 12 aprile, infine, Le Donne del Vino salutano Vinitaly con la tradizionale Serata di Gala al Palazzo della Gran Guardia.
E per la prima volta nei giorni di Vinitaly ci sarà anche un’asta di vino benefica: quella dei vini del Comitato Grandi Cru d’Italia, battuta da Christie’s, con il managing director Italia Cristiano De Lorenzo, il 9 aprile nel cinquecentesco Palazzo Giusti a Verona, e con tutti i 97 lotti di grandi e speciali formati (difficilmente trovabili sul mercato, e provenienti direttamente dalla cantina produttrice e, in alcuni casi, perfino dagli archivi privati dei produttori), dal doppio magnum Solaia 2007 al Sassicaia 2007, dal Bellavista Franciacorta Millenium Riserva Privata 1995 al Donnafugata Contessa Entelllina Mille e un Notte 2003, e i formati particolari cinque litri di Darmagi 1996 di Angelo Gaja, e tra le annate storiche Bertani Amarone Classico 1967 e 1981, come verticali 24 bottiglie di San Leonardo, sei magnum di Col d’Orcia Brunello Poggio al Vento Riserva, 3 magnum Allegrini La Poja o 6 bottiglie di Fontodi Flaccianello della Pieve, e ancora bottiglie in serie limitata quali quella di Ornellaia 2010 Serigrafia 25th Anniversary, il Marchesi de’ Frescobaldi Montesodi “Artisti per Frescobaldi” 2011, e un doppio magnum di Rocca di Frassinello 2010, edizione limitata con etichetta disegnata e autografata da David LaChapelle. Parte dei proventi saranno destinati a un progetto della onlus Dynamo Camp, e si concluderà con un coktail firmato dal ristorante tristellato Da Vittorio.
Per i wine lovers, l’evento più cool è “Wine Circus”, negli store Signorvino, l’enocatena del Gruppo Calzedonia, di Verona e Verona Valpolicella (con un servizio navetta che li collega, ndr), che per Vinitaly, per gli appassionati organizzano Wine Lesson gratuite, semplici e divertenti, di avvicinamento al mondo del vino con brevi degustazioni guidate dagli Wine Specialist. Ma ci sono anche i “Circus Special Tasting: l’Illusionista, il Domatore e lo Sputafuoco” (fino al 15 aprile), e per i più esigenti i Fine Wine Tasting, dedicati ad autentici capolavori 100% italiani (8-11 aprile). Quindi, le Wine Lesson: Come degustare un vino; Leggi l’etichetta, stappa e servi; Come si produce l’Amarone; Prosecco time; Franciacorta mon amour; Mr Trento Doc; I love Valpolicella; Langhe Style; I love Tuscany; Vini dell’Etna; Il Pinot Nero; Lambrusco & Lambrusco, Bio tasting (8-11 aprile). Nel Bio Tasting da Signorvino Valpolicella ci sarà anche l’anteprima del Prosecco Lungavite, l’organic wine di Amadio Fasoli (8 aprile).La guest star? Joe Bastianich, che in una Master Class a Signorvino Verona, presenterà una verticale del suo Vespa Bianco (2014, 2013, 2011, 2008, 2000) dalla Cantina Bastianich (10 aprile). E tutte le sere, aperitivo con dj set.

Focus - Tra concerti (Irene Grandi, Joe Bastianich & band, Michele Bravi, Federico Zampaglione, Francesco Sarcina, Mario Venuti, Max Casacci, Bandabardò), dj set (con Ringo), incontri, spettacoli e ovviamente masterclass, degustazioni e buon cibo, Vinitaly fa Event Marketing con “Vinitaly & the City” (Verona & Bardolino, 7-11 aprile)
Irene Grandi, Joe Bastianich e la sua band, Michele Bravi, Francesco Sarcina, Federico Zampaglione e il Trio Fernandez (Bandabardò) in concerto, Ringo di Virgin Radio in dj set, Luca Onere con Davide Polettini di Radio Montecarlo, radio ufficiale dell’evento, e narratori d’eccezione come Bruno Vespa, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Culicchia, Camila Raznovich e Marina Ripa di Meana a Verona, e Mario Venuti, DaianaLou, Giulio Casale, Perturbazione e Max Casacci dei Subsonica sul palco di Bardolino: ecco i big di “Vinitaly & the City”, il fuori salone con il quale Vinitaly e Veronafiere fanno Event Marketing, e che, grazie al successo, tra incontri, concerti, spettacoli, master class, degustazioni e buon cibo, torna a Verona un giorno in più (7-11 aprile; www.vinitalyandthecity.com) e per la prima volta è di scena a Bardolino, sulle rive del Lago di Garda, e con una “Notte Viola” di eventi (l’8 aprile).
A Verona “Vinitaly & the City” è un evento diffuso, da Piazza dei Signori al Cortile del Mercato Vecchio dove la Fisar fa scoprire ai wine lovers i migliori vini italiani di Consorzi e cantine, con le degustazioni food di “I love Italian Food”; il Cortile del Mercato Vecchio ospita i concerti (Irene Grandi, Joe Bastianich e la sua band, Michele Bravi, Francesco Sarcina, Federico Zampaglione per citarne alcuni); nella Loggia di Fra’ Giocondo e nella Loggia Antica il mondo del vino si racconta, con i “Sorsi d’Autore” dei narratori d’eccezione; in Piazza delle Erbe, la cima della Torre dei Lamberti offre l’emozione di una degustazione unica affacciati su Verona, dovre “Tour Arte e Sapori” e “Taste & Visit” con i ristoratori del centro storico conducono in un vero e proprio percorso enogastronomico itinerante (con Verona Smart City, c’è anche la rete wifi gratuita freewifi@verona). Prende il via anche un nuovo progetto che coinvolge Veronafiere, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza e gli ordini professionali di Architetti e Agronomi sulla conservazione del paesaggio agricolo vocato alla produzione enologica. E ci sarà anche un festival nel festival, “Biologic, dalla Terra alla Strada” tra vini bio e street food gourmet da tutta Italia all’Arsenale Austriaco. Grande protagonista la musica con il Trio Fernandez (Bandabardò), i Briganti del Folk, il Disperato Circo Musicale, il cantautore Alberto Molon, i Canova, Elli de Mon e gli Home. Sul palco anche Massimo Bubola, special guest della selezione regionale per il Veneto del Premio De Andrè. A Biologic anche storie di viaggi enogastronomici raccontate da ospiti ed autori come Francesco Marras, Tiziano Gaia, Francesco Antonelli o la food-blogger Sara Porro.
A Bardolino è di scena tra la Villa Carrara Bottagisio e il suo Parco e il Lungolago Cornicello, con il vino sempre protagonista grazie alle degustazioni delle denominazioni vinicole tipiche del territorio quali Bardolino, Amarone, Valpolicella, Soave, Custoza e Lugana, accanto alle esibizioni di artisti (Mario Venuti, DaianaLou, Giulio Casale, Perturbazione e Max Casacci dei Subsonica) e un tema al giorno (“Ouverture d’Autore”, sui cantautori e vini bianchi dall’intenso profumo; “Wine&Girls”, voci femminili, bollicine e incontri rosa; “Indie Red Sunday” con il Bardolino; “A day with a Swing” negli anni Quaranta con i bianchi briosi; “Terre Calde” e un salto nel vino rosso più intenso del territorio veronese.

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