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Continua il “risiko” nelle Langhe Patrimonio Unesco: Poderi Colla, nome storico del vino piemontese, ha acquistato la cantina e 2 ettari a Barbera di Cascina Bricco Bompè (Alba) da Achille Boroli. Che dice a WineNews: “mi concentro solo sul Barolo”

Italia
Cascina Bricco Bompè vista da Poderi Colla

Continua il “risiko” di vigneti e cantine nella Langhe Patrimonio Unesco: Poderi Colla, nome storico del vino piemontese, ha acquistato la cantina interrata e 2 ettari di vigneto (a Barbera) di Cascina Bricco Bompè (sulla collina di Madonna di Como, nel Comune di Alba) che erano di proprietà di Boroli, griffe del Barolo. Un acquisto importante per Poderi Colla (che arriva a 28 ettari vitati complessivi, www.podericolla.it, ndr) visto che i terreni e la cantina sono vicinissimi alla tenuta storica e sede operativa del gruppo del Bricco del Drago. Mentre Boroli mantiene la proprietà della Locande del Pilone (Relais e ristorante con 1 stella Michelin, con lo chef Federico Gallo), adiacente alla struttura di Cascina Bompè.
L’accordo, ufficialmente siglato pochi giorni fa, spiega una nota, risponde a due esigenze precise e complementari: da un lato, la scelta dei Boroli di accorpare le attività vitivinicole di famiglia nella proprietà La Brunella di Castiglione Falletto; d’altro lato, la necessità della famiglia Colla di avere a disposizione una cantina moderna, spaziosa e capiente per vinificare, invecchiare ed imbottigliare al meglio le uve delle proprietà (Dardi Le Rose a Bussia di Monforte, Tenuta Roncaglia a Roncaglie di Barbaresco, Cascine Drago al Bricco del Drago di San Rocco Seno d’Elvio - Alba, www.boroli.it).

“Siamo contenti, vivremo da buonissimi vicini anche supportandoci l’un l’altro - commenta a WineNews Achille Boroli - d’altra parte io dalla vendemmia 2012 ho scelto di concentrarmi solo sulla produzione di Barolo di altissima qualità, quindi riducendo anche i volumi della mia produzione. E in Colla ho trovato una famiglia sana, seria e del posto e con una lunga storia e tradizione vinicola alle spalle, che lavora nel segno della qualità, persone per bene con cui è stato semplice trovarsi d’accordo”.
Boroli, spiega Achille Boroli, oggi conta 11 ettari a Barolo, tra Castiglione Falletto (Cascina La Brunella, sede operativa del gruppo dove sono svolte anche le attività di vinificazione e invecchiamento), Barolo (Borgata Cerequio) e La Morra (Cascina Sorello), con una produzione quasi esclusivamente fatta di Cru (Brunella, Cerequio, Villero e Serradenari).
Da parte loro Tino, Federica e Pietro Colla, commentano: “siamo particolarmente soddisfatti di avere la disponibilità di una cantina vicinissima alla nostra storica sede del Bricco del Drago, che risponda alle nostre esigenze per dimensioni e funzionalità, con bellissimi vigneti accorpati, con vista mozzafiato a 360 gradi sulle Langhe, sulla corona delle Alpi, sul Bricco del Drago e sulla Tenuta Roncaglia”.
Un acquisto, quello di Cascina Bricco Bompè, da parte di Colla, che segue quello avvenuto nel 2015 delle Cascine Drago di San Rocco Seno d’Elvio (Alba).

Focus - Il ritratto di Cascina Bricco Bompè

Bricco Bompè si trova sulla cima della collina di Madonna di Como, una delle frazioni del comune di Alba. Qui si trova la nuova cantina interrata che andrà ad ospitare le operazioni di vinificazione, invecchiamento e imbottigliamento dell’azienda Poderi Colla.

L’edificio è sovrastato e circondato da due ettari di vigneti dedicati alla barbera, che qui cresce dando risultati eccezionali grazie ad un’esposizione che volge a sud e ad un’altitudine di 400-430 m sul livello del mare. La vigna, impiantata nel 2002 con una densità di 5.000 piante per ettaro, non solo presenta una particolare vocazione alla viticoltura ma da diversi anni esercita un misterioso richiamo per la famiglia Colla. Da questo luogo infatti la vista non gode solo del suggestivo scenario dell’arco alpino ma viene catturata anche dai preziosi vigneti di Tenuta Roncaglie e dell’adiacente Bricco del Drago, quasi ci fosse un legame tra queste colline, adesso riunite sotto la storica azienda Poderi Colla.
Altro trait d’union tra Bricco Bompè e la famiglia Colla sta nello storico legame che entrambi hanno col vino. Dagli scritti di Giulio Parusso infatti risulta che il pilone votivo dedicato a San Francesco e a San Isidoro che oggigiorno sorge all’interno di questa proprietà sia in realtà l’evoluzione di una costruzione di origine celtica dedicata a Como, dio del vino e della convivialità.

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