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Rapporto Mediobanca: grande distribuzione, tra il 2011 ed il 2015 volano i fatturati dei discount, da Lidl Italia ad Eurospin Italia, ma in testa rimangono Coop (10,9 miliardi di euro) ed Esselunga (7,2 miliardi di euro). Crollano Carrefour e Auchan

Italia
Lidl ed Eurospin le insegne gdo che crescono di più in Italia dice il Rapporto di Medio Banca

I re della grande distribuzione italiana sono i discount, con i fatturati di Lidl Italia ed Eurospin Italia che hanno messo a segno una crescita record tra il 2011 ed il 2015, rispettivamente +43% e +42,9%, davanti ad Esselunga (+11,6%) ed Iper Unes (+7%), con le Coop sostanzialmente stabili (+0,1%), mentre arretrano il Gruppo Pam (-4,9%) ed i grandi operatori francesi, Auchan-SMA (-19,6%) e Carrefour (-9,4%). A fotografare il caleidoscopico panorama dei supermercati del Belpaese è l’ultimo rapporto dell’Ufficio Studi Mediobanca su “I maggiori gruppi italiani (2011-2015) e internazionali (2014-2015) della Gdo alimentare”, che sottolinea come il fatturato medio dei maggiori operatori della Gdo italiana è cresciuto del 4,5% nel periodo 2011-2015 e dell’1,9% nell’ultimo anno.
Nel complesso, il 2015 si è rivelato un anno di svolta, con Carrefour che ha messo a segno la prima crescita dal 2012 (+6,1%), ma bene hanno fatto anche Lidl Italia (+9,6%), Eurospin Italia (+6,7%) e Esselunga (+4,7%), con l’aggregato Coop che segna ricavi per 10,9 miliardi di euro, ma è Esselunga il primo operatore individuale per dimensioni, con le vendite a quota 7,2 miliardi di euro, seguita da Carrefour a 4,9 miliardi di euro e da Eurospin che, con 4,4 miliardi di euro, ha scalzato Auchan-SMA, scesa a 4,15 miliardi di euro.

Esselunga è anche il gruppo più efficiente, per distacco: nel 2015, infatti, ha toccato i 15.732 euro di vendite per metro quadrato di superfici, più del doppio della media italiana di 7.184 euro per metro quadro, anche se in termini di redditività (Roi) fanno meglio Lidl Italia (23,7%) ed Eurospin Italia (20,6%), contro il 16% del gruppo fondato da Bernardo Caprotti, che continua a crescere anche nel numero dei punti vendita, diventai 152 (erano 149 nel 2014), poco più di un decimo di Carrefour, a quota 1.101 store in Italia, ben 57 in meno del 2014, nonostante l’economia di scala globale in cui opera, trattandosi del terzo gruppo al mondo per fatturati, a 76,9 miliardi di euro, dietro i due colossi Usa Wal-Mart (439,6 miliardi di euro) e Kroger (100,9 miliardi di euro). In termini di utili netti, invece, dal 2011 Eurospin ha cumulato utili netti per 635 milioni di euro, il triplo di Lidl Italia (206 milioni di euro), ma poco oltre la metà di quanto realizzato da Esselunga, a 1,1 miliardi di euro, mentre scivolano in profondo rosso sia Carrefour (-2,5 miliardi di euro) che Auchan (-559 milioni di euro).
Eurospin, del resto, ha dalla sua più di un punto di forza, come un veloce riciclo del magazzino (19 giorni), il rapido pagamento dei fornitori (70 giorni) e la bassa incidenza dei costi del personale (5,8% del fatturato), meno della metà della media degli altri operatori (13%). Simile il quadro di Lidl Italia, con veloce rigiro del magazzino (16 giorni) e pagamento dei fornitori (62 giorni), ma un costo del lavoro più elevato (9,6% sul fatturato), avendo una rete commerciale composta esclusivamente da punti vendita diretti, motivo per cui il fatturato per addetto di Eurospin (623.000 euro) è il doppio di Esselunga (328.000) e Lidl Italia (337.000). In quanto al numero di dipendenti, Esselunga ne conta 21.900, Lidl Italia 11.000 ed Eurospin 7.100.
Per il sistema della maggiori Coop, invece, il 2015 si è chiuso con un fatturato aggregato di 10,9 miliardi, in perdita operativa (-0,7% il margine operativo netto sul fatturato), ma con un risultato corrente positivo (3,1% del fatturato), grazie al contributo della gestione finanziaria (3,8% del fatturato). Tra le 11 società della galassia Coop, la più performante è stata la Coop Centro Italia, con un margine operativo netto sul fatturato del +2,9%, mentre Unicoop Firenze è la cooperativa di maggiori dimensioni (fatturato di 2,3 2 miliardi di euro) e quella più efficiente (14.250 di euro di vendite per metro quadrato di superfici).

Il panorama mondiale della Grande Distribuzione Organizzata
L’aggregato di 12 tra i principali gruppi internazionali ha chiuso il 2015 con ricavi pari a 1.040 miliardi di euro, in crescita dell’8,3% sul 2014. Nel complesso, gestiscono superfici commerciali per 211,7 milioni di mq e occupano 5,5 milioni di dipendenti. Anche il margine operativo netto è n crescita, del 9%, e rappresenta il 4% del fatturato. Il risultato netto è di 22,4 miliardi di euro, il 2,1% del fatturato. La redditività industriale (Roi) è pari al 12%, il tasso (contabile) di rinnovo del magazzino pari a 30 giorni. Il gruppo Wal Mart è di gran lunga quello di maggiori dimensioni, con un fatturato pari a 439,6 miliardi di euro, grosso modo il Pil della Svezia, il quadruplo del secondo operatore e pari alla somma dei sei successivi. Segue Kroger, altra statunitense, a 100,9 miliardi di euro, che sua volta distacca di molto i francesi di Carrefour, con 76,9 miliardi di euro. Poco distante la britannica Tesco, che ha realizzato vendite pari a 74,2 miliardi di euro. Da segnalare che nel 2016 si è perfezionata l’incorporazione della belga Delhaize nell’olandese Ahold, con la formazione di un gruppo il cui fatturato aggregato nel 2015 sarebbe ammontato a 62,6 miliardi, sesto del panel davanti alla giapponese Aeon (55,2 miliardi di euro).

Le variazioni di fatturato sul 2014, calcolate in valuta locale, vedono primeggiare i gruppi di taglia relativamente minore: i giapponesi di Aeon (+16,7%) e la coppia costituita dall’olandese Ahold (+16,6%) e dalla belga Delhaize (+14,2). Tre gruppi segnano flessioni di vendite nel 2015: Wal Mart (-0,7%), la britannica Tesco (-12,6%) e la francese Casinò (-4,8%). Mediamente il 27,8% delle vendite dei grandi player è realizzato in punti vendita esteri. La belga Delhaize e l’olandese Ahold, ora aggregatesi, segnano il maggiore apporto della quota estera, rispettivamente 79,6% e 66,8%. Seguono i tre gruppi francesi: Auchan (64%), Carrefour (52,9%) e Casinò (51,7%), che ricopre posizioni di leadership in Brasile, Colombia e nel sud est asiatico. A parte Wal Mart, che è molto attiva in Messico e presente in Europa solo nel Regno Unito, le altre catene statunitensi, Kroger e Target, operano solo sul mercato domestico, così come la spagnola Mercadona. I gruppi statunitensi dominano la scena per redditività industriale con Kroger (19,2%), Target (19,1%) e Wal Mart (18,1%) che è preceduta dalla spagnola Mercadona (18,2%).

L’inserimento dei gruppi italiani nel contesto internazionale mostra alcuni dati interessanti: Lidl Italia mostra il migliore Roi in assoluto (23,7%), seguita da Eurospin Italia (20,6%), così come lusinghiero è il posizionamento di Esselunga (16%). Anche il raffronto internazionale dei tempi di rotazione del magazzino mette in luce le performance molto positive di Lidl Italia (16 giorni), Eurospin (19) ed Esselunga (20 giorni), mentre si collocano al di sopra della media internazionale (30 giorni) l’aggregato delle Coop (34 giorni), il Gruppo Pam (37 giorni) e Iper-Unes (50 giorni). Tra i gruppi internazionali, quelli più efficienti sono la spagnola Mercadona (13 giorni), l’olandese Ahold e la britannica Tesco (16 giorni), la statunitense Kroger (20 giorni) e la belga Delhaize (22 giorni).

La graduatoria delle vendite per metro quadrato di superficie è guidata dai tre operatori che mostrano anche i più rapidi tempi di rigiro del magazzino: Ahold con 8.350 euro per metro quadrato, Mercadona a 8.070 e Tesco a 7.340. Seguono, sopra i 5.000 euro, la francese Casinò (5.760 euro), la belga Delhaize (5.550 euro) e l’altra francese Auchan (5.100 euro). Tra i valori più bassi quelli dei grandi operatori statunitensi: Kroger (4.680 euro), Wal Mart (4.080) e Target (3.050). Considerato che i gruppi a proprietà italiana non hanno presenza all’estero, il raffronto più appropriato è con le vendite per mq dei negozi domestici dei gruppi internazionali. Esselunga, con 15.730 euro per metro quadro, si conferma come il gruppo più efficiente, precedendo l’olandese Ahold (12.780 ero per metro quadrato), la britannica Tesco (12.050 euro), la spagnola Mercadona (8.070 euro) e Carrefour (7.160 euro). Le Coop italiane si posizionano bene, con 6.860 euro per metro quadrato, precedendo la belga Delhaize (6.350 euro) e superando ampiamente la cooperativa tedesca Rewe (4.470 euro).

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