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I fine wines verso il giro di boa del 2016 in positivo: tra gennaio e maggio crescono tutti gli indici principali (Italia inclusa) del Liv-Ex, benchmark del mercato secondario. Bordeaux 2015: Ausone e Cheval Blanc “rilasciati” a 540 euro a bottiglia

Italia
Positivo il 2016 del mercato dei fine wines secondo gli indici del Liv - ex

Se il mercato vinicolo mondiale nel 2016 sembra partito con il piede giusto, anche quello dei Fine Wines in questa prima parte dell’anno sembra mostrare una crescita importante. Almeno a giudicare dagli indici principali del Liv-Ex (www.liv-ex.com), considerato il benchmark del mercato secondario dei grandi vini da investimento, analizzati da WineNews che, da gennaio a maggio 2016, sono tutti in territorio nettamente positivo.
A partire dal “Liv-Ex 50”, che mette insieme le ultime 10 annate “fisiche” in commercio dei 5 “premier crus” di Bordeaux (Haut Brion, Lafite Rothschild, Latour, Margaux e Mouton Rothschild), che fa segnare un solido +7,6% da inizio anno, e un +5,46 negli ultimi 12 mesi. Ma molto bene fa anche il “Liv-Ex Fine Wine 100”, l’indice più importante in assoluto, che prende in considerazione i movimenti dei 100 vini più ricercati nel mercato secondario (fatto soprattutto da Bordeaux,Borgogna e Champagne, ma di cui fa parte anche l’Italia, attualmente con le annate 2010 di Masseto, Ornellaia, Solaia e Sassicaia, e anche la 2009 del più celebre vino della Tenuta San Guido), a +6,74% nel 2016, e +5,15% negli ultimi 12 mesi.
Positivo anche il dato del “Fine Wine 1000”, indice che traccia i prezzi medi di 1000 etichette di tutto il mondo, a +4,31% tra gennaio e maggio 2016, e a +4,04% nell’ultimo anno.
In questo quadro, il sotto indice “Italy 100” (che mette insieme le ultime 10 annate fisiche di Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Solaia, Tignanello, Barbaresco e Sorì Tildin di Gaja, Barolo Vigne di Luciano Sandrone, Redigaffi di Tua Rita e Guado al Tasso di Antinori), fa segnare un +2,42% nel 2016, e +2,02% nell’ultimo anno.

E molto bene (+5,53% nel 2016 e +5,21% nell’ultimo anno) ha fatto anche il “Bordeaux 500” che mette insieme le ultime 10 annate di tutti i più importanti nomi bordolesi.
Dai quali, peraltro, continuano ad arrivare notizie “al rialzo” per le quotazioni ex-negociant della vendemmia 2015. Quasi come se ci fosse una sceneggiatura all’insegna del “sempre più alto”, nelle ultime ore sono stati Ausone e Cheval Blanc ha rendere noto il loro prezzo: in entrambi i casi si parla di 540 euro a bottiglia (+50% sul 2014), dopo i 420 euro a bottiglia dichiarati da Lafite Rothschild, i 385 euro a bottiglia fissati da Haut Brion, ed i 384 di Mouton Rothschild e Margaux, nei giorni scorsi.

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