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Il tempo delle votazioni online è terminato, adesso non c’è che da attendere i verdetti. Ma solo fino al 24 aprile, quando gli “Oscar del Vino” di “Bibenda” e Fondazione Italiana Sommelier, animeranno l’edizione n. 18 di scena a Roma

Il tempo delle votazioni online è terminato, adesso c’è solo da aspettare, fino al 24 aprile, quando gli “Oscar del Vino” di “Bibenda” e Fondazione Italiana Sommelier, uno dei premi-evento più glamour del mondo di Bacco in Italia (con la regia di Franco Ricci), animeranno l’edizione n. 18 di scena a Roma (www.bibenda.it). Si parte alle 17, con la Consegna degli “Oscar del Vino” 2016 ai vincitori delle 10 categorie in Nomination: Miglior Vino Bianco, Miglior Vino Rosso, Miglior Vino Rosato, Miglior Vino Spumante, Miglior Vino Dolce, Miglior Vino di Grande Qualità Prezzo, Migliore Etichetta con Miglior Vino, Migliore Azienda, Migliore Olio del raccolto 2015 e Migliore Grappa. Verranno inoltre assegnati gli Oscar 2016 al Miglior Enologo e MIglior Giornalista Scrittore e anche il prestigioso Premio Speciale della Giuria.

Per la “Migliore Azienda”, i nomi sono quelli di Elena Fucci (Basilicata), Olmo Antico (Lombardia) e Petra (Toscana, Gruppo Terra Moretti). Per il titolo di “Miglior Vino Bianco” sono in lizza il Grecante 2014 della griffe umbra Caprai, il Riesling Schulz 2013 della friulana Ronco del Gelso, ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Podium 2013 della marchigiana Garofoli. Per la palma di “Miglior Vino Rosso”, invece, sono in gara l’Amarone della Valpolicella Classico 2011 di Allegrini, dal Veneto, l’Etna Rosso Vigna Barbagalli 2012 di Pietradolce, dalla Sicilia e, ancora dalle Marche, il Kurni 2013 di Oasi degli Angeli.

Il “Miglior Vino Spumante”, invece, sarà scelto tra il Metodo Classico Terzavia 2012 di Marco De Bartoli dalla Sicilia, il Nebolé 2010 Brut Metodo Classico di Travaglini, dal Piemonte, ed il Trentodoc Brut 51, 151 di Moser, dal Trentino. Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana si giocano il “Miglior Vino Rosato”, tra il Cerasuolo d’Abruzzo 2014 di Valentini, il Lambrusco di Sorbara Rosé del Cristo 2011 di Cavicchioli, ed il Maremma Toscana Rosato 2014 di Sassotondo.

Il Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2012 di Tramin (Alto Adige), L’Ecrù 2013 di Firriato (Sicilia) ed il Moscato d’Asti Vite Vecchia 2009 di Ca’ d’ Gal (Piemonte) si giocano lo scettro di “Miglior Vino Dolce”, mentre il titolo di “Miglior Vino di grande Qualità Prezzo” sarà uno tra il Custoza Superiore Amedeo 2014 di Cavalchina (Veneto), il Rosso dei Vespa 2014 di Futura 14 (Puglia), la cantina di Bruno Vespa e dei suoi figli, e il Morellino di Scansano Sicomoro Riserva 2011 dei Vignaioli del Morellino di Scansano. E poiché il detto “anche l’occhio vuole la sua parte” vale anche per il mondo di Bacco, l’Oscar per la “Migliore Etichetta per il Miglior Vino” se lo giocheranno il Colle dei Marmi 2013 de Le Rose (Lazio), il Conegliano Valdobbiadene Superiore di Cartizze Private 2013 di Bisol (Veneto) ed il Romagna Sangiovese Predappio Pandolfo 2011 de La Pandolfa (Emilia Romagna).

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