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AD INAUGURARE “ALLA CORTE DEL VINO” (EDIZIONE N. 12), LA TRADIZIONALE ASTA (17 MAGGIO), BATTUTA DA GADDO DELLA GHERARDESCA. LE GRIFFE DELL’ENOLOGIA ITALIANA A SOSTEGNO DELL’ASSOCIAZIONE 7° PIANO DI MILANO E DEL MEYER DI FIRENZE

Italia
Duccio Corsini, ideatore dell'evento toscano Alla Corte del Vino

Una mathusalem (6 litri) di Ornellaia 2005, che celebra i 20 anni della tenuta bolgherese con una preziosa serigrafia in oro zecchino (base d’asta 5.500 euro); una jéroboam (3 litri) di Sagrantino di Montefalco 1997, prodotto dalla griffe umbra Caprai, una fra le migliori 12 etichette dell’ultima annata storica del Novecento; una jéroboam (3 litri) di Millenium Bellavista 1995, proveniente dalla cantina privata di Vittorio Moretti (base d’asta 1.500 euro); una salmanazar (9 litri) di Apparita 2004 prodotta dal Castello di Ama (base d’asta 1.500 euro), una 5 litri di Acciaiolo prodotta da Castello d’Albola, di proprietà della famiglia Zonin, con l’etichetta incisa da un maestro vetraio in polvere d’oro; 3 bottiglie di Vin Santo di Capezzana 2000, nominato dall’International Wine Challenge il miglior vino da dessert del mondo, e prodotto dalla famiglia Contini Bonaccossi, in una cassa realizzata appositamente per l’occasione: sono queste alcune delle griffe dell’enologia italiana protagoniste dell’eccezionale “Asta di Vini”, di scena il 17 maggio a Villa Le Corti (San Casciano Val di Pesa, Firenze).
L’asta, battuta da Gaddo della Gherardesca, è il prologo del tradizionale appuntamento enoico “Alla Corte del Vino” (edizione n. 12), promosso e ideato dal principe Duccio Corsini (www.allacortedelvino.it).
L’asta, realizzata con il supporto tecnico di Pandolfini (www.pandolfini.it) , si terrà nel pranzo di gala preparato da Fulvio Pierangelini, chef del Gambero Rosso di San Vincenzo; a fianco dei grandi vini, verranno messi all’incanto anche alcuni soggiorni in luoghi speciali: al Four Seasons Firenze, che aprirà proprio a metà maggio, a l’Albereta, tra i vigneti della Franciacorta con trattamenti di bellezza firmati Henri Chenot, nella Tenuta Marsiliana dei Principi Corsini in Maremma; ed anche due giorni di scuola di cucina all’Accademia Barilla di Parma o la possibilità di offrire ad una bambina la partecipazione ad una sfilata di moda. Gioielli e oggetti di moda aumentano le possibilità di partecipare a questa gara di solidarietà.
Il ricavato del pranzo e dell’asta servirà a raggiungere un grande obbiettivo: sostenere la ricerca sui tumori infantili. La somma ricavata sarà devoluta all’Associazione 7° piano di Milano (nata per finanziare l’attività di ricerca scientifica e lo staff di medici specializzati e di psicologi del reparto di pediatria dell’Istituto dei Tumori di Milano, il settimo piano appunto, che raccoglie bambini da tutta Italia) e alla Fondazione dell’Ospedale Meyer (il braccio operativo dell’Azienda Ospedaliera fiorentina per le attività legate al Nuovo Meyer di Villa Ognissanti che rappresenta un sostegno per la realizzazione di tutte quelle azioni che danno “valore aggiunto” all’attività del Meyer).
Il tradizionale appuntamento di “Alla Corte del Vino” (17/18 maggio, a San Casciano Val di Pesa, a Villa Le Corti; info: 055/829301, www.allacortedelvino.it), ha come suo “focus” principale i grandi vini toscani: quest’anno i produttori di vino sono 125; in due giorni sarà possibile degustare 250 etichette che raccontano il più vocato territorio vinicolo italiano.
Il programma di “Alla Corte del Vino” prevede anche seminari aperti al pubblico (su prenotazione) dove esperti giornalisti ed enologi guidano il visitatore in un percorso degustativo a tema: “Bollicine d’autore”, dove saranno messi a confronto grandi champagne e spumanti; “20 anni di Ornellaia”, una verticale di 8 annate storiche; il torneo “Vinbledon”, una verticale di Fontalloro e il seminario Syrah dal mondo. Il consueto incontro con Slow Food avrà per tema gli “Scenari Futuri” del mondo del vino.

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