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La guerra dei dazi tra Usa e Europa scatenata da Trump rischia di riportare gli accordi commerciali indietro di 20 anni: del 1999 la diatriba scatenata dalla mancata revoca del divieto della Ue alla carne agli ormoni proveniente dagli Stati Uniti

La decisione del presidente americano Donald Trump in merito alla reintroduzione dei dazi sulle esportazioni europee di acciaio e alluminio rischia di scatenare una reazione a catena che potrebbe cancellare anni e anni di trattati e accordi commerciali. La Coldiretti ricorda infatti come nel 1999 gli Stati Uniti, come rappresaglia per la mancata revoca del divieto Ue alla carne agli ormoni proveniente dagli Usa, annunciarono la lista dei prodotti europei su cui la potenza d’oltreoceano avrebbe applicato dazi ad valorem del 100%: per l’Italia significò grandi perdite, tra gli altri, in prodotti come pomodori in scatola e tartufi.
Con la politica protezionistica di Trump, continua la Coldiretti, si rischia di tornare indietro di vent’anni, con il presidente statunitense che promette dazi sui prodotti europei, e la Comunità Europea che risponde con la stessa moneta, prevedendo dazi sulle importazioni dagli Usa di prodotti come fagioli rossi e Whiskey.
Per l’Italia dell’agroalimentare si tratta di un rischio molto costoso, avendo raggiunto nel 2017 il record assoluto di 4 miliardi di esportazioni verso gli Usa, primo mercato mondiale di riferimento per il made in Italy fuori dall’Unione Europea (e che, nel complesso di tutti i settori economici, vale oltre 40 miliardi di euro).

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