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L’italian sounding “ruba” al made in Italy 60 miliardi di euro in valore: nel manifesto politico, firmato oggi dal candidato premier della Lega Nord Matteo Salvini, la Coldiretti propone 5 punti per la salvaguardia dell’industria alimentare italiana

Etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari, istituzione del Ministero del Cibo, semplificazione per le imprese agricole, eliminazione del segreto sulle importazioni e nuova legge sui reati agroalimentari: sono i cinque punti fondamentali del manifesto politico della Coldiretti per le prossime elezioni.
La Coldiretti ha sottoposto le sue proposte al candidato della Lega Nord Matteo Salvini, rivolgendo l’attenzione sul fenomeno dell’italian sounding, e su che rischi questo porta alla produzione di simboli dell’agroalimentare italiano nel mondo, come Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma o Pomodoro San Marzano. Il made in Italy “rubato” con falsi e tarocchi è un fenomeno che sottrae al sistema Italia un valore di oltre 60 miliardi di euro legittimato,
sostiene la Coldiretti, dal moltiplicarsi degli accordi internazionali sul libero scambio, dal Canada (Ceta) al Giappone fino ai Paesi del Sudamerica (Mercosur) che autorizzano tra l’altro il formaggio Asiago dagli occhi a mandorla, il Parmesao carioca fino alla Fontina, al Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele prodotti in Canada.

Matteo Salvini ha firmato il Manifesto della Coldiretti, aggiungendo che “il primo Ministero che vorremo come Lega sarà quello del cibo mentre in Europa la prima trattativa che avvieremo sarà quella per avere un commissario all’agricoltura italiano”.
Salvini, sottolineando come l’agricoltura sia un settore che offre speranza di occupazione a molti giovani che ci credono, ha però ricordato i 60 miliardi di euro tolti all’Italia da falsi e tarocchi agroalimentari e bocciato gli accordi internazionali di libero scambio che permettono “l’ingresso da Paesi che esportano carne avariata o riso prodotto con lo sfruttamento del lavoro dei bambini”.

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