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Quanti sono i giornalisti che scrivono di agroalimentare in Italia e quante testate danno spazio al tema? 11.500 tra redattori, blogger e freelance firme per 5.300 testate generaliste e specializzate: così l’Istituto Ricerche di Comunicazione di Roma

Quanti sono i giornalisti che scrivono di agroalimentare in Italia e quante le testate in cui si dà spazio a queste tematiche? Circa 11.500 tra giornalisti inseriti più o meno in redazione (73%), blogger (16%) e freelance/collaboratori (11%), autori di articoli e non solo per quasi 5.300 testate generaliste (69%) e specializzate (31%, quasi 1.700, tra le princialiè segnalata anche WineNews, ndr). Di questi, il 56% lavora per testate giornalistiche nazionali, mentre il 44% per media di respiro locale. La tipologia di media che occupa più redattori che scrivono di questi temi sono i periodici cartacei, sebbene stia crescendo molto rapidamente il numero e il peso dei media online. Infatti, in generale, il 33,5% scrive su siti web, il 28% per periodici, il 15% lavora in radio, l’11,5% per la Tv, l’8,5 per i quotidiani e un 3,5% si occupa di agenzie di stampa. Ma si stima che nel campo dell’agricoltura e ambiente operino circa 24.000 addetti alla comunicazione: di questi il 36% lavora in strutture organizzate di ufficio stampa, relazioni pubbliche e pubblicità, mentre il restante 64% va diviso tra imprenditori, manager di startup, responsabili commerciali e freelance. Circa l’86% dei comunicatori opera nel settore privato e il resto in enti e organizzazioni pubbliche. Emerge dalla prima Ricerca nazionale su media e comunicazione dell’agroalimentare e ambiente condotta dall’Istituto Ricerche di Comunicazione di Roma, società specializzata in questo tipo di indagini (www.istitutoricerchecomunicazione.it), e commissionata da un network di esperti comunicatori del settore per mettere a punto un nuovo strumento professionale per gli uffici stampa e per chi lavora nella comunicazione e nel marketing: la prima Mailing List con tutti i giornalisti che scrivono di agroalimentare e ambiente in tutti i media nazionali e locali.
Secondo lo studio, che fotografa uno scenario decisamente dinamico (i dati statistici sono frutto di una ricerca quali-quantitative realizzata dall’Istituto nei primi mesi del 2017 grazie ad una serie di interviste e questionari sottoposti ad un campione di oltre 400 tra giornalisti e addetti stampa del settore agroalimentare), per quanto riguarda le attività di comunicazione, i professionisti del settore segnalano tra le funzioni che apportano maggior valore (Roi) alla propria organizzazione, in ordine: ufficio stampa e media relations (citata dal 72% del campione), Advertising classico (64%), Fiere ed eventi (57%), Attività in-store (56%), tutte le forme di Marketing digitale (54%).
Realizzata grazie al contributo di professionisti dell’ufficio stampa di questo settore con decine di anni di esperienza, la Mailing List completa e aggiornata con tutti e solo i riferimenti dei giornalisti che scrivono di queste tematiche in tutte le testate nazionali e locali conta più di 11.000 e-mail di redattori, blogger e freelance forniti in un comodo foglio excel. “Questa ricerca - spiega Roberto Portanova, giornalista ed esperto di comunicazione del settore agroalimentare e ambiente - nasce con lo scopo di aiutare noi e tutti gli operatori della comunicazione dell’agroalimentare a conoscere meglio il panorama mediatico di questo settore e scoprire quante sono le testate giornalistiche davvero attive in questo ambito e quali le più autorevoli ed influenti per il target di lettori. Analizzando i dati raccolti dalla ricerca ci siamo resi conto che sono molto utili anche per gli operatori del settore al fine di pianificare le proprie strategie di media relation e valutare la qualità dei risultati del proprio lavoro di ufficio stampa”.
Info: www.emailgiornalistiagroalimentareambiente.it

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