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Dopo l’adozione delle etichette semaforo in Uk e Francia, Coldiretti, Federalimentare e parlamentari europei con Paolo De Castro creano l’“Alleanza europea contro i sistemi di etichettatura a semaforo”: chiedono l’intervento e la regolamentazione Ue

Non Solo Vino
Dopo l’adozione delle etichette semaforo in Uk e Francia, Coldiretti, Federalimentare e parlamentari europei con Paolo De Castro creano l’“Alleanza europea contro i sistemi di etichettatura a semaforo”

Il Grana Padano, il Prosciutto di Parma, l’olio d’oliva fanno male? Sono da etichettare di rosso perché dannosi per la salute? Sono prodotti tipici del made in Italy, da sempre presenti sulla tavola degli italiani. Ma il sistema di etichette semaforo rischia di far crollare il loro commercio. Molti dei prodotti tipici della dieta mediterranea, infatti rischiano di essere bollati con l’etichetta rossa. Da mesi si discute di questo sistema, entrato in vigore in Gran Bretagna e in Francia, e da subito descritto dalla Coldiretti come “incompleto”, “discriminatorio” e “fuorviante” per i consumatori, che non sarebbero così informati correttamente sull’alimentazione. E proprio per portare avanti la protesta, in collaborazione con Federalimentare e un primo gruppo di deputati europei coordinati da Paolo De Castro (primo vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Ue), ha dato vita all’“Alleanza europea contro i sistemi di etichettatura a semaforo”.

La Coldiretti si dice favorevole ad un sistema di informazione per il consumatore, ma “il bisogno di informazioni del consumatore sui contenuti nutrizionali deve essere soddisfatto nella maniera più completa e dettagliata, ma anche con chiarezza, a partire dalla necessità di adoperare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini. Il sistema di etichettatura a semaforo non informa, bensì condiziona la scelta del consumatore”. Per cui, dovrebbe intervenire l’Unione Europea “per impedire un sistema di etichettatura che finisce per suggerire paradossalmente l’esclusione dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”.

Il sistema di etichettatura non è regolamentato a livello europeo, per cui lo stesso prodotto può avere etichette di colore diverso da Paese a Paese. “L’idea che andando in giro per l’Europa, con uno stesso prodotto, il semaforo possa assumere colorazioni diverse a seconda del paese che lo ospita, - afferma la Coldiretti - ci appare senza dubbio paradossale nel funzionamento di un “mercato unico”. In più “che i sistemi di segnalazione al consumatore possano essere adattabili su base nazionale, peraltro in assenza di un quadro comune di riferimento, lascia potenziale spazio a comportamenti opportunistici dei singoli Stati membri, i cui specifici interessi economici potrebbe influenzare l’architettura dei sistemi di classificazione delle qualità nutritive e salutistiche dei prodotti agro - alimentari”.

L’ “Alleanza europea contro i sistemi di etichettatura a semaforo” propone all’Unione Europea un sistema di informazione al consumatore più chiaro e completo, e soprattutto un sistema che regoli le etichette per tutti i Paesi della Comunità. “Crediamo che un’Europa più forte e credibile passi anche per una maggiore attenzione al consumatore e alle imprese che contribuiscono allo sviluppo del nostro Paese. Vogliamo farlo in modo aperto e con la stessa trasparenza che vorremmo fosse garantita ai nostri consumatori”.

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