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Nell’agenda WineNews, il Franciacorta entra a Palazzo Te a Mantova, l’Amarone è in vetrina a Villa Mosconi Bertani, a Firenze si cena in un Atelier. Foodies under 30? Il Desco a Verona vi aspetta al 50%. In attesa di ProWein proseguono le Anteprime

L’affascinante e prestigiosa cornice di Palazzo Te a Mantova, il raffinato Franciacorta e griffe come Barone Pizzini, Guido Berlucchi, Bellavista, Ca’ del Bosco, Castello Bonomi-Paladin, Elisabetta Abrami, Contadi Castaldi, Corte Aura, Tenuta Montenisa (Marchesi Antinori), Monte Rossa, Quadra, Ricci Curbastro, Uberti e Villa Franciacorta, e, ancora, da Alberelle ad Antica Fratta e Fratelli Berlucchi, da Barboglio de Gaioncelli a Bersi Serlini, da Biondelli a Bonfadini, da Bosio a Camossi, dalla Cantina Chiara Ziliani a Castel Faglia Monogram, dal Castello di Gussago la Santissima a Castelveder, da Cortebianca a Faccoli Lorenzo e Ferghettina, da Enrico Gatti a La Boscaiola, da La Montina a La Rotonda, da La Torre a Le Marchesine, da Lo Sparviere a Mirabella, da Mosnel fino a Romantica, Ronco Calino, San Cristoforo, Santa Lucia, Solive, Tenuta Montedelma e Giuseppe Vezzoli Giuseppe: riparte così, in grande stile, il tour itinerante in alcune delle location più belle d’Italia del “Festival Franciacorta”, tra gli eventi segnalati in agenda da WineNews, il 13 marzo nella vicina Mantova, con la quale il Consorzio per la Tutela del Franciacora è protagonista di East Lombard-European Region of Gastronomy 2017 che coinvolge tutta la Lombardia Orientale, insieme anche alle città di Brescia, Cremona e Bergamo. Ad accompagnare il tasting, saranno anche due seminari, su “Le diverse declinazioni del Franciacorta Rosé: il ruolo dei vitigni nell’assemblaggio” e “Indovina Chi? Degustazione alla cieca di quattro tipologie di Franciacorta” (www.franciacorta.net).
Anche l’Amarone è protagonista in una location unica, ma “a casa”: Villa Mosconi Bertani, prestigiosa villa veneta neoclassica a Novare (Verona), dove, l’11 e il 12 marzo torna la “Vetrina dell’Amarone”, nel Palio del Recioto e dell’Amarone voluto dal Comune di Negrar. Ad accompagnarla, un’asta benefica con bottiglie di Amarone d’annata, di pregio da Quintarelli a Dal Forno, dagli anni Novanta, e che avranno una base d’asta importante, ed altre con un prezzo più contenuto e alla portata di tutti, donate dalle aziende partecipanti per raccogliere fondi da devolvere alle vittime del terremoto di Amatrice. L’attore Roberto Puliero animerà l’asta con una sua esibizione con il cestista della Tezenis Giorgio Boscagin (www.paliodelreciotoedellamarone.it). A proposito di Ville venete, l’Ais-Associazione Italiana Sommelier veneto racconta i vini della sua Regione a “300% Wine Experience”, il 12 marzo nella palladiana Villa Emo, Patrimonio Unesco, a Fanzolo di Vedelago (Treviso) con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Regione Veneto, invitando gli appassionati a scoprire cosa lega il profumo di un vino ad un brano musicale e se può un sottofondo sonoro rendere più inebriante l’assaggio di un calice, tra le note, chicce gastronomiche, e 300 vini dei 100 migliori produttori vinicoli veneti. Ad aprire la kermesse sarà il seminario “Il vino che si sente” dedicato allo stretto legame tra musica, radio e mondo del vino, con Bruno Boveri, direttore della web radio lavocedelvino.it, Albino Armani, produttore che ha portato in cantina la musica, Guido Zaccagnini, docente di Storia della Musica al Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma e conduttore di Rai Radio 3, Paolo Scarpellini, giornalista e Sound Sommelier, e Domy Grande, nota “voce” di Radio Padova e moderatrice del convegno. Ma ci saranno anche Moët & Chandon - bollicine in concerto, in cui cinque etichette della celebre maison si alterneranno nei calici, abbinate ad una selezione di brani musicali, e la Verticale di Amarone Vigneto Monte Sant’Urbano Speri - musica liquida, con cinque vecchie annate in assaggio accompagnate dalle potenti sonorità di brani scelti (http://we.aisveneto.it/). Stessa Regione, stesso giorno, per “Bollicine in Villa”, con il meglio della produzione spumantistica metodo classico e charmat italiana ed europea - dal Trentodoc all’Oltrepò Pavese, dal Prosecco al Franciacorta, ma anche con etichette da Piemonte, Sardegna, Toscana, Basilicata, Puglia, Emilia Romagna e Alto Adige, accanto agli Champagne di Cristal e Bollinger e piccole Maison come Boutillez Vignon e R. Gabriel, ai Cremànt d’Alsace del vigneron independant Mauler, ai Cava spagnoli Milltrentaset e agli spumanti sloveni di Erzetic Wines e austriaci, tra cui il particolarissimo Roter Sekt mèthode traditionnelle di Gangl Wines - nella prestigiosa cornice di Villa & Barchessa XXV Aprile a Mirano (Venezia) e con la regia dell’Enoteca Le Cantine Dei Dogi dei Fratelli Berna Ezio & Vanni (www.bollicineinvilla.it).
Un weekend in cantina restando in Veneto? Si può trascorrere da Bortolomiol, con gli incontri enogastronomici con produttori e opinion leader al Parco della Filandetta, antica filanda ristrutturata nel cuore di Valdobbiadene, tra i vigneti del Prosecco, tra visite guidate e percorsi degustazione, showcooking d’autore (il 30 marzo con Massimo Carnio, pasticcere di Villa dei Cedri di Valdobbiadene e campione italiano di cioccolateria), serate emozionali e la possibilità di conoscere il progetto “Bortolomiol per le Donne” per la formazione delle donne del Benin (www.bortolomiol.com). Il 12 marzo a Venezia, invece, con la Fisar c’è Gradito l’Abito Rosso, una grande degustazione dei vini rossi del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia per appassionati, ristoratori e operatori del settore, nei saloni dell’Hotel Westin Europa & Regina a San Marco (www.fisarvenezia.com). Da non perdere stasera all’hotel Four Points by Sheraton a Catania, una verticaledi vini Tasca D’Almerita, azienda simbolo del vino siciliano, promossa dalla Fondazione Italiana Sommelier, che racconta la storia formidabile del Cabernet Sauvignon (2014 in anteprima, 2010, 2008, 2005, 2003, 2002, 2001, 2000, 1999, 1998), con Daniela Scrobogna, responsabile per la Didattica di Fondazione Italiana Sommelier, e Giuseppe Tasca, vicepresidente dell’azienda di famiglia (www.fondazionesommeliersicilia.it). Roma si prepara a tre giorni ad alto tasso afrodisiaco dedicati all’immortale connubio tra vino ed eros, grazie a “Enotica”, edizione n. 7 del Festival del Vino e della Sensualità con la regia dell’Enoteca Forte Prenestino, dal 17 al 19 marzo: protagonisti vini e cibi critici, biologici e biodinamici, provenienti da tutta Europa, ma anche cinema, cabaret, spettacoli dal vivo, arte, poesia, concerti, mostre e dj set, per un incontro di piacere in una location d’eccezione, il Forte Prenestino, storico spazio romano occupato ed autogestito, che diventa teatro di un novello “baccanale” e punto di snodo della cultura critica ed indipendente, avanguardia di uno stile di vita alternativo ai ritmi frenetici del vivere quotidiano (www.enotica.net). In tutta Italia, fino al 12 marzo i vini dei produttori del Consorzio della Doc Collio potranno essere degustati in appositi spazi nelle enoteche Vinarius, gratuitamente, per far scoprire ai wine lovers il meglio della produzione del Collio dando la possibilità di informarsi sulle aziende e sulla loro storia (www.vinarius.it). Scoprire Piacenza grazie al vino è l’invito della rassegna “Sorgentedelvino Live”, dedicata ai vini naturali prodotti in modo etico da oltre 150 cantine in tutta Italia e non solo, ma anche a mostre, jazz e visite alle bellezze storico-culturali, dall’11 al 13 marzo a Piacenza Expo (www.sorgentedelvinolive.org). A Milano, il 14 marzo, la cantina Pasqua presenta i risultati dell’indagine commissionata ad Episteme sui trend emergenti tra i Millennial nel consumo di vino, mettendo a confronto tre mercati Usa, Italia e Giappone, nella Sede della Stampa Estera (www.pasqua.it).
Ancora in Veneto, fino al 31 marzo in 80 ristoranti e osterie di Verona e Provincia torna la rassegna gastronomica #100Menù di Durello e Monte Veronese, iniziativa ideata dall’Associazione Culturale Hostaria, con il Consorzio tutela Lessini Durello e il Consorzio tutela formaggio Monte Veronese, che vede proporre uno speciale menù con piatti che contengono il Monte Veronese come ingrediente abbinati ad un calice di spumante Durello (www.100menu-di.it). Sulle vette della Val di Fassa, della Val di Fiemme e a San Martino di Castrozza c’è “HappyCheese” (fino al 18 marzo; www.stradadeiformaggi.it), aperitivo trendy e gustoso sulle piste del Dolomiti Superski tra baite e rifugi: protagonisti, i rinomati formaggi delle valli affiancati dalle bollicine di montagna Trentodoc e dalle birre artigianali del territorio, mentre i più piccoli possono godere del sapore delle mele La Trentina. Mai provato la magia di sciare all’alba con la luce rosa del mattino e dopo aver goduto di una super colazione a km 0 in rifugio o in baita? Lo si può fare con i prodotti delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino sapientemente rielaborati dagli chef dei rifugi che, fino al 12 marzo, ospitano la kermesse “Trentinoskisunrise”, sullo sfondo delle Dolomiti, Val di Fassa, Val di Fiemme, San Martino di Castrozza, Madonna di Campiglio, Valsugana, Vallagarina e Val di Non (www.tastetrentino.it). In Alta Badia, le ultime sciate della stagione sono all’insegna delle proposte enogastronomiche, con tante iniziative, da “Sommelier in pista” per conoscere i vini dell’Alto Adige tra favolose sciate abbinate alla loro degustazione nelle baite in compagnia di un’esperta guida sciistica (16 marzo), a Roda dles Saus, un safari sugli sci alla scoperta dei piatti tradizionali della cucina ladina nei rifugi (12-19 marzo), fino al De dl vin-Wine Skisafari, un’intera giornata ai migliori vini dell’Alto Adige sulle piste (19 marzo; www.altabadia.org). Dal 16 al 18 marzo c’è anche la Mostra Vini di Bolzano, a Castel Mareccio, dedicata alle etichette del territorio - 40 le case vinicole protagoniste per oltre 200 etichette, tra Sauvignon, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Gewürztraminer, Müller Thurgau, Sylvaner, ma anche Lagrein e
Pinot Nero - e alle migliori espressioni della sua gastronomia, che torna dopo qualche anno di assenza promossa dal Comune e dell’Azienda di soggiorno e turismo, in collaborazione con Slow Food e i migliori ristoranti locali, tra degustazioni guidate e laboratori, ma anche visite nelle cantine (www.bolzano-bozen.it).
E proseguoni i viaggi a Casa Vissani, “seduti” nel celebre ristorante di Gianfranco Vissani a Baschi (Terni), con i piatti dello chef, dagli scampi battuti al mango, whiskey di torba e caviale al carrè di agnello, paglina e kiwi, Alessio Piccioni e i vini di Australia e Nuova Zelanda, di cantine come Cloudy Bay e Vinultra (il 10 marzo, e si prosegue poi con le etichette di Sudafrica, Austria, e Israele, fino al 28 aprile; www.casavissani.it). La Scuola di Cucina Lorenzo de’ Medici apre gratuitamente al pubblico le porte dei suoi eleganti ed attrezzati spazi al Mercato Centrale di Firenze, il 19 marzo, per la Festa di San Giuseppe, con il pastry chef Gabriele Vannucci, di Castel Monastero Resort & Spa dove lavora sotto la guida dello chef stellato Gordon Ramsey, che preparerà alcune prelibatezze tipiche, come frittelle, zeppole e castagnole, con degustazione finale (www.cucinaldm.com). Sempre a Firenze, nell’ex-dogana di Rifredi, dove un tempo c’erano solo magazzini per lo stoccaggio delle merci, e ora c’è BUH!, Circolo culturale urbano, dal 10 marzo è di scena “Fornelli Beat”: tra musica e cultura, in un’atmosfera conviviale da Casa del Popolo contemporanea, tutti i venerdì ed i sabato, è possibile cenare con i prodotti di aziende agricole locali, e personaggi come Dj Leblond, cuoca e musicista, e la dj Madame Tutù, e poi i dj Lorenzo Hugolini e Ghiaccioli e Branzini con una cooking performance e un fotografo in una serata dedicata a Caracas, “un errore di gioventù ancora da fare”, fino a “Misticantimisticanze”, un tuffo nel mondo di Aldo Laurenza, poeta urbano napoletano (riservato ai soci Arci; info@lascenamuta.com). Ancora a Firenze, è nato anche Atelier Via Maggio Fashion & Furniture, il nuovo club “su misura” situato nell’omonima via, quartier generale della tradizione artigiana fiorentina, dove dal 10 marzo è possibile cenare circondati da pezzi unici di design e alta sartoria, e con il menu ideato per l’occasione da Giulia Massimiliano e Elena Quartoni di Kitchen & Wishes (www.atelierviamaggio.it). Fino al 31 marzo a Eataly Lingotto Torino fa tappa “Le mie Marche”, il progetto di Andrea Giuseppucci, chef del ristorante La Gattabuia di Tolentino (Macerata), per portare la cucina marchigiana oltre i confini territoriali, per raccontare le tradizioni, gli ingredienti e le storie di una Regione che, nonostante la catastrofe del terremoto, non si arrende (dall’1 al 30 aprile sarà a Eataly Smeraldo a Milano; www.eataly.net).
Dalla Sicilia, segnaliamo anche un concorso originale: “Vivere il vino in armonia”, primo concorso di composizione musicale del genere, organizzato dall’ Associazione Amici della Musica “R. Lucchesi” in collaborazione con l’azienda Feudo di Santa Tresa, a Vittoria, aperto a tutti i compositori e compositrici residenti in Sicilia per opere originali di qualsiasi genere musicale ispirate al tema del concorso (fino al 31 maggio; www.santatresa.com).

Focus - Tra eccellenze del gusto e food culture, a Firenze, torna “Taste” (11-13 marzo), con 100 eventi “Fuori di Taste” nei locali più cool della città
Paste lavorate a mano dei più importanti pastifici italiani, le migliori birre artigianali, il Parmigiano Reggiano Dop Millesimato, il foie gras d’anatra con cedro candito o la tavoletta di cioccolato al sale marino, chicche dalla Champagne - bollicine ma anche senape ed i celebri biscotti rosa - grazie al gemellaggio tra Reims e Firenze, l’anteprima assoluta della Grappa Nonino invecchiata 33 mesi in barriques, e il lancio del magazine “Il Cucchiaino d’Argento”, primo del prestigioso brand editoriale dedicato ai genitori in cucina: è un viaggio attraverso cibi, vini, oggetti e idee, nella tradizione più profonda e alla scoperta delle novità delle produzioni di nicchia italiane e non solo, “Taste”, il Salone dedicato alle eccellenze del gusto e alla food culture, ideato dal Gastronauta Davide Paolini con Pitti Immagine, che torna con l’edizione n. 12, a Firenze alla Stazione Leopolda, all’Alcatraz e al Teatro dell’Opera (11-13 marzo). Ma ad animare la kermesse, sono anche 100 eventi del “Fuori di Taste” che abbracciano tutta la città.
Come sempre, sarà proprio il Gastronauta ha condurre i Taste Ring, l’arena cultural-gastronomica nel nuovo spazio al Teatro dell’Opera (che ospita anche il programma dei Taste Events) con i protagonisti del mondo del cibo a confronto sui temi più caldi legati alla tavola contemporanea: la formazione per fare il caffè con, tra gli altri, Attilio Bottala, alla guida di Giordano Caffè, Ettore Scagliola, Francesco Sanapo, finalista Campionato Mondiale di Caffè e proprietario della Ditta Artigianale, e Leonardo Lelli della Torrefazione Caffè Lelli; le intolleranze e allergie alimentari con interventi di Piero Gabrieli, direttore marketing Molino Quaglia, Andrea Cavalieri del Pastificio Benedetto Cavalieri dal 1918, e Claudio Pistocchi, creatore della Torta Pistocchi: e, infine, il “crepuscolo degli Chef”, un dibattito che trae spunto dall’ultimo libro di Paolini, “Il crepuscolo degli chef. Gli italiani e il cibo tra bolla mediatica e crisi dei consumi”, con Vito Mollica, executive chef Four Season (Milano e Firenze), Marco Stabile, chef e patron del ristorante Ora d’Aria (Firenze), Antonello Sardi, chef de La bottega del buon caffè (Firenze), Andrea Mattei, head chef del ristorante Meo Modo (Resort Borgo Santo Pietro, Chiusdino), e Luca Landi, chef del Lunasi (Hotel Plaza e de Russie, Viareggio).
Ma a far da padrone saranno soprattutto le migliori produzioni di nicchia e di eccellenza provenienti da tutta Italia protagoniste del Taste Tour: dall’Acetaia Leonardi 1871 a Brùton, dal Cioccolato La Molina al Biscottificio Antonio Mattei, dalla Fattoria Dianella al Frantoio di Santa Tea, dalla Giardiniera di Morgan alla Macelleria Salumeria Zivieri Massimo, dalla Pasticceria Giotto del Carcere di Padova a Krumiri Rossi, da La Meiro-Terre di Castelmagno all’Artigiano Pastaio Cav. Giuseppe Cocco, dal Pastificio Gentile di Gragnano al Prosciuttificio Dok Dall’Ava, da Tartuflanghe a new entry come Antica Macelleria Falorni, Dievole, Domenis 1898, Nonino Distillatori, San Patrignano/Buono Due Volte e Wolf Sauris. Un focus speciale sarà dedicato al caffè, simbolo di aggregazione, di identità culturale e al tempo stesso diversità. E lo fa con un ricco programma di mostre fotografiche, installazioni, presentazioni di libri, contest e talk, che accendono i riflettori sui diversi modi di vivere e gustare una delle bevande più amate al mondo, e che strizzano l’occhio al trend della hipster coffee culture, anche in collaborazione con La Marzocco, azienda toscana leader nella produzione di macchine da caffè di alta tecnologia, in un programma di eventi con i professionisti del caffè con il Campionato per baristi Gran Prix e dedicati agli appassionati, “Le fiabe del Caffè”, un’installazione site-specific firmata Fabrizio Sclavi, e “Brygg Magazine”, magazine norvegese di culto dedicato al tema Coffee & Conversations con una speciale mostra-installazione di immagini d’archivio).
Tra le curiosità, grazie ad un gemellaggio tra la città di Firenze e Reims, capitale della Regione Champagne, con il Comune di Firenze, ci saranno anche tre aziende eccellenti di Reims con i loro prodotti straordinari, dallo Champagne alla senape e agli aceti, fino ai famosi biscotti rosa: Arlaux Champagne, CB Clovis e Maison Fossier. Ma “Taste” ospiterà anche l’anteprima del nuovo magazine “Il Cucchiaino d’Argento”, dell’autorevole brand di libri di cucina pubblicati da Editoriale Domus, una rivista inedita nel panorama italiano, interamente dedicata all’alimentazione dei bambini e alle mamme e ai papà in cucina (12 marzo), in un incontro insieme a Plasmon su “Le 10 cose da sapere sull’alimentazione infantile: partiamo dalle basi”, con Giovanna Camozzi, direttrice editoriale dei libri Cucchiaio d’Argento, la blogger Alice Agnelli (“A Gipsy in The Kitchen”) e Niccola Funel, specialista in Patologia Clinica e Oncologica Molecolare della Start Up Airc all’Università di Pisa. Tra i progetti speciali, il Fumoir al Teatro dell’Opera con Club Amici del Toscano, ospita la degustazione di birre, vini, cioccolato, caffè e distillati rappresentativi e selezionati, con l’anteprima assoluta della nuova Grappa Nonino Riserva Selezione Fumoir invecchiata 33 mesi in barriques.
Spazio poi a Taste Tools, una selezione di brand con i loro oggetti di food & kitchen design, capi di abbigliamento, attrezzature tecniche e proposte innovative per la cucina. Nella “Carta Sfoglia” di Guido Tommasi Editori ci saranno gli incontri con gli autori dei volumi “Giovani & Audaci. Ritratti (quasi veri) dei cuochi che stanno rivoluzionando la cucina italiana” (Edt), Paolo Vizzari e Stefano Cavallito & Alessandro Lamacchia, e “Racconti in Nuce. Storie di risvegli e vite quotidiane” di Leonardo Romanelli (Mauro Pagliai Editore). Infine, nel Piazzale Gae Aulenti, il Taste Shop.
Nel ricco cartellone di eventi “Fuori di Taste” in città, tra cene, degustazioni a tema, installazioni, spettacoli e performance, talk e nuovi modi conviviali di interpretare il food e il gusto, da Riccardo Barthel con il mercato a km 0 di Ortobello allo Strozzi Caffè-Colle Bereto con il Prosciutto di Grigio Falorni; da De’ Frescobaldi Ristorante & Wine Bar con il menu “Frescobaldi e il Sole della Puglia: i pomodori Corbara e la pasta de La Motticella di Paolo Petrilli” e i vini della Tenuta Ammiraglia, al Four Seasons Hotel con l’aperitivo con il Calvisius Caviar; da Il Borro Tuscan Bistro che ospita La via delle spezie, a La Ménagère; dall’Hotel Villa Cora a Il Santo Bevitore; da Eataly Firenze con “L’abbinamento perfetto: birra artigianale e hamburger gourmet”, a Obicà Mozzarella Bar con le pizze di Molino Quaglia; da Ora d’Aria con il riso Acquerello, a The Fusion Bar & Restaurant; dalla Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu con Savini Tartufi, a Ub Firenze; da Venchi con il “Matrimonio all’italiana: il tè sposa il cioccolato” con La via del Tè a Baladin da Greengo’s, un pop-up green bar sostenibile; dalla Trattoria da Burde dove “Bolle il bollito!” con i formaggi de La Casera, il Prosecco di BiancaVigna, il Chianti Classico di Badia a Coltibuono e i succhi naturali Van Nahmen e la carne e i salumi di cinta senese del salumificio Renieri incontrano i vini di Montefalco di Arnaldo Caprai,, all’olio Dievole nel Salotto dell’Hotel Savoy, e tanti altri. E ci sarà anche la consegna dei Tuscany Food Awards, i premi “Oscar” dell’enogastronomia regionale (11 marzo, Teatro Puccini).
Info: www.pittimmagine.com

Focus - Ristoranti stellati e giovani foodies: come poter unire i due mondi? Lo stellato Il Desco a Verona propone il suo menu al 50% per gli under 30. E l’alta cucina diventa un’esperienza (finalmente) per tutti (14-18 marzo)
Ristoranti stellati e giovani foodies: come poter unire questi due mondi, apparentemente così lontani? Gli chef del Desco di Verona, Elia e Matteo Rizzo, prima stella Michelin nel 1987, ripropongono l’iniziativa che, nata anni fa, permetteva agli under 30 di mangiare in un ristorante stellato scontando i propri menù. Quattro settimane durante tutto l’anno per permettere ai giovani appassionati di ristorazione di approcciare l’lta cucina, a cui rinunciano spesso e volentieri per timore del conto troppo salato, o semplicemente perché non pensano sia un luogo per ragazzi. La prima delle 4 settimane sarà quella dal 14 al 18 marzo.
L’iniziativa era partita già anni fa, quando i ristoratori stellati si resero conto che la loro cucina non raggiungeva la clientela di fascia inferiore ai 30 anni. E questo non perché ai giovani non interessasse l’alta cucina, ma perché era ed è considerato un ambiente a cui i giovani non appartengono. Nei precedenti anni hanno aderito alla settimana under 30 diversi ristoranti prestigiosi, tra cui l’Osteria Francescana di Massimo Bottura a Modena, lo storico Ristorante Guido a Serralunga d’Alba e l’Antica Corte Pallavicina in provincia di Parma, stellato dal 2011. I riscontri di questi anni sono stati molto incoraggianti e in continua crescita, a testimonianza soprattutto del desiderio dei giovani di avvicinarsi a una cucina e a una proposta che ha pochi eguali: per questo i due chef del Desco, padre e figlio, hanno deciso di dedicare a questo progetto non una, ma ben 4 settimane all’anno.
“È soprattutto un progetto culturale - spiega Elia Rizzo, che ha raggiunto la prima stella Michelin già nel 1987 - Cerchiamo di far sì che i giovani sperimentino un’accoglienza e una cucina diversa, basata su materie prime straordinarie, in modo da poter poi valutare con maggiore libertà. Per noi questo è fare cultura del prodotto, della cucina italiana, dell’accoglienza italiana. Ben diversa da quella che trasmettiamo al turista, ad esempio”.
Da 30 anni ai vertici della ristorazione italiana, Il Desco vanta una stella Michelin, conquistata per la prima volta negli anni ’80 e portata avanti negli anni grazie a una profonda passione per la ristorazione e per l’accoglienza del cliente. La terza decade di storia del Ristorante vede l’ingresso di Matteo Rizzo, figlio di Elia, e quindi la compresenza in cucina di due generazioni e di due visioni complementari, dai quali è ripartita una nuova evoluzione nella proposta gastronomica del Desco.
Info: www.ristoranteildesco.it

Focus - Da Lele Luzzati a Ugo Nespolo, Michele Chiarlo celebra le opere degli artisti del suo celebre Parco Orme su La Court con personali in cantina: al via l’11 marzo con “Stones-sculture” e le installazioni di Dedo Roggero Fossati
Dal vigneto alla cantina, è il percorso che, di solito, fanno le uve. Certo non a marzo, e allora a lasciare i filari, ma solo per un po’, per trovare spazio tra le botti, saranno le opere e le installazioni di Dedo Roggero Fossati: alcune arriveranno direttamente dal parco artistico “La Court”, voluto dal produttore piemontese Michele Chiarlo, sulla collina della sua migliore Barbera, a Castelnuovo Calcea (Asti), altre da collezioni ed esposizioni private, tutte insieme animeranno “Stones-sculture”, la mostra di scena alle cantine Chiarlo dall’11 marzo al 10 giugno. È solo il primo passo, però, di un percorso espositivo più articolato, “Arte in cantina - i magnifici 9 artisti del Parco Orme su La Court”, che punta a richiamare ad esporre, tra visite in cantina e degustazioni, i grandi esponenti dell’arte contemporanea che, dal 2003, hanno messo la firma sugli allestimenti del “Parco Orme su La Court” di Calamandrana, come Emanuele Luzzati che, insieme a Gian Carlo Ferraris, storico collaboratore di Chiarlo e presidente dell’Associazione O.r.m.e., è stato uno dei “papà” del Parco, ma anche Ugo Nespolo, Marcello Mannuzza, Fabio Cavanno 1613, Mark Cooper e Peppino Campanella.
Info: www.lacourt.it - www.chiarlo.it

Focus - I signori del vino italiano si incontrano da Signorvino: i wine store di Milano, Torino, Brescia e Arese, ospitano i produttori italiani per far scoprire in modo easy i territori più rappresentativi d’Italia (fino al 23 giugno)
Momenti formativi ma di taglio easy e divertente, ed alla portata di tutti, per divulgare l’importanza del patrimonio enogastronomico italiano con un linguaggio semplice, in location accattivanti e con personale giovane e preparato, senza dimenticare il giusto piatto da abbinare ad ogni calice: ecco le degustazioni con il produttore nei wine store di Signorvino a Milano, Torino, Brescia e Arese, alla scoperta dei territori vitivinicoli più rappresentativi d’Italia. A Milano da Signorvino a due passi dal Castello Sorzesco, il 10 marzo è di scena una verticale di Tignanello di Marchesi Antinori, mentre il 15 marzo protagonista è Allegrini con il Valpolicella Classico, La Grola e ovviamente l’Amarone. Il 17 marzo, arrivano I Barolo Boys con i loro vini, e il 29 marzo ancora Marchesi Antinori con il Bolgheri Vermentino, Il Bruciato e il Guado al Tasso. Il 19 aprile, è la volta di Planeta con l’Etna bollicine brut, il Carricante Eruzione 1614 e l’Etna Rosso, mentre il 21 aprile, c’è Damijan Podversic con la sua Ribolla Gialla; il 3 maggio, Cà dei Frati con Lugana Brolettino e Rosso Ronchedone; il 17 maggio Walter Massa con il Timorasso Derthona e Derthona Sterpi e il Freisa; il 18 maggio, una verticale di Brunello di Montalcino di Matrojanni (2003, 2005, 2007, 2008, 2011); il 31 maggio Donnafugata con Zibibbo Lighea, Tancredi e il Ben Ryé; il 7 giugno, Bellavista
con Franciacorta Cuvée Brut Alma, Franciacorta Brut Millesimato e il Franciacorta Pas Operé; il 21 giugno, Adami con il Prosecco Valdobbiadene Superiore Extra Dry Vigneto Giardino, Col Credas e Dry Cartizze, e infine il 23 giugno Passopisciaro.
A Brescia, sarà invece nel segno del Franciacorta la degustazione del 14 marzo con Andrea Arici, con in assaggio Dosaggio Zero, Riserva Millesimato e Rosè. Protagonisti il 21 marzo saranno poi i vini biologici de I Clivi di Ferdinando e Mario Zanusso, con in assaggio Ribolla Gialla, Brazan Bianco e Gale, fino all’Azienda Agricola Villa il 18 aprile, con le sue rinomate bollicine Franciacorta. Signorvino Arese ospita Cà dei Frati il 16 marzo con il Metodo Classico “Cuvée Dei Frati”, Lugana e Ronchedone. Quindi, il 23 marzo Castellare di Castellina con i Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e I Sodi di San Niccolò, mentre La Spinetta sarà raccontata il 30 marzo.
Info: www.signorvino.com

Focus - Un evento speciale: il 24 marzo “Cena Galeotta” nel carcere di Volterra per la Caritas Diocesana di Prato con lo chef Alessandro Liberatore del ristorante Villa Cora (Firenze) e i vini della Tenuta dell’Ornellaia
Porte e cucine del carcere di Volterra riaprono al pubblico con un evento speciale: una “Cena Galeotta” da veri gourmet, il 24 marzo, per la quale a guidare la brigata galeotta di cucina sarà Alessandro Liberatore, executive chef del ristorante di Villa Cora a Firenze, che realizzerà un menu accompagnato dalle etichette di una cantina-mito: la Tenuta dell’Ornellaia di Bolgheri.
L’intero incasso sarà devoluto all’Emporio della Solidarietà della Caritas Diocesana di Prato. Nel menu, Panzanella di taralli, gamberi scottati e cenere vegetale, Risotto agli asparagi, taleggio e guanciale croccante, Guancia di vitello brasata al vino rosso, crema soffice di patata e pomodorino appassito e Cremoso di cioccolata, coulis di frutti rossi, profumo di menta, crumble di agrumi.
Ma non solo. Il 23 marzo ci sarà un altro importante momento, novità di questa edizione del format di successo delle “Cena Galeotte”: gli chef coinvolti, come sempre a titolo gratuito, non solo affiancheranno i detenuti ai fornelli, ma terranno anche lezioni inserite nel calendario didattico dell’Istituto Alberghiero nato nel 2012 proprio all’interno del carcere di Volterra, con classi miste formate dai carcerati e dai ragazzi che ogni giorno varcano le porte della struttura per seguire il percorso formativo. Sarà proprio chef Liberatore ad inaugurare questi incontri.
Info: www.cenegaleotte.it

Focus - “Wine-Zone” sceglie i “maestri” dei due grandi rossi italiani: in Svizzera la prima tappa all’estero di “BaroloBrunello” al “Lugano Arte e Cultura” (25-26 marzo)
Tra “accademie”, “famiglie” e così via, ora arrivano i “maestri” del vino: almeno cosi “Wine Zone” ha scelto di chiamare quelli di Barolo e Brunello di Montalcino, due dei vini più importanti d’Italia che, dopo aver rinsaldato il loro legame nei rispettivi territori di origine, sono pronti alla loro “prima volta” insieme in terra straniera. E così, il 25 e 26 marzo a Lugano, in Svizzera, ci sarà la prima tappa all’astero di “BaroloBrunello”, con l’evento firmato proprio da “Wine Zone” di Andrea Zarattini, Emanuele Varino e Stefano Pancera, che diventa “International”.
Con una spinta decisiva a “varcare il confine” arrivata dal successo della tappa a Montalcino (dopo le prime due a Barolo) di “BaroloBrunello”, che aveva suscitato l’interesse di oltre 600 visitatori provenienti da tutta Italia, ma anche da Argentina, Brasile, Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Inghilterra, Norvegia, Polonia, Principato di Monaco, Serbia, Svezia, Russia, Usa e Giappone. E così, i “maestri” (Gian Piero Marrone, Giuseppe Mascarello e Figlio, Boglietti Enzo, Burzi Alberto, Cavallotto, Diego Conterno, Dosio, Elvio Cogno, Ettore Germano, Fratelli Alessandria, Giacomo Borgogno & Figli, Gianfranco Alessandria, Le Strette, Marengo Mario, Pelassa, Principiano Ferdinando, Rivetto dal 1902, Scarzello Giorgio & Figli, Vajra e Vietti per il Barolo, Banfi, Canalicchio di Sopra, Caprili, Casanova di Neri, Cava d’Onice, Col d’Orcia, Ferrero Claudia, Fuligni, Il Marroneto, La Mannella, Mastrojanni, Pietroso, Podere Le Ripi, Poggio di Sotto, Sanlorenzo, Talenti, Tenuta Il Poggione e Uccelliera per il Brunello di Montalcino) saranno protagonisti nel “Lac - Lugano Arte e Cultura”, centro culturale dedicato alle arti visive, sceniche e alla musica. Con “uno dei punti di riferimento culturali della Svizzera che diventerà, per la prima volta, parte integrante di una degustazione, evento da sempre fortemente legato agli spazi in cui si svolge. Il vino è arte e dunque possiamo affermare che questi selezionati produttori italiani sono gli “artisti” di Langhe e Montalcino che espongono le loro opere in una struttura simbolo dell’arte contemporanea”, spiega Wine-Zone.
Da questa edizione, inoltre BaroloBrunello International introdurrà nella kermesse anche un nuovo spazio, il “Cabinet Project”, riservato esclusivamente agli operatori di settore che vogliano approfondire in incontri “one to one” i rapporti con i produttori selezionali per l’edizione Svizzera. Come sempre, oltre agli espositori, saranno “selezionati” anche i visitatori, con un numero limitato di ingressi: 500 i biglietti disponibili.
Info: www.barolobrunello.it

Focus - In attesa di “ProWein” (19-21 marzo), proseguono le Anteprime: da “Campania Stories” (29 marzo-2 aprile) a “Le Contrade dell’Etna” (3 aprile), da “Grandi Langhe Docg” & “Nebbiolo Prima” (2-4 aprile) a “I grandi terroir del Barolo” (22-25 aprile), fino a “Sicilia en Primeur” (25-29 aprile)
Mentre il vino italiano già si conferma la “comunità” più numerosa al “ProWein”, fiera di settore tra le più importanti al mondo e in ascesa grazie proprio anche alla presenza tricolare, a Düsseldorf, dal 19 al 21 marzo (www.prowein.it), proseguone le Anteprime delle più importanti Denominazioni del Belpaese. La Campania del vino è pronta a presentare le nuove annate delle principali Denominazioni regionali alla stampa nazionale ed internazionale, dal 29 marzo al 2 aprile a Napoli, all’Hotel Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel, con “Campania Stories”, la rassegna promossa da Miriade & Partners S.r.l. con le aziende partecipanti, e centinaia di vini in degustazione, visite in azienda e ai territori, momenti di approfondimento sulle cinque Province campane e, per operatori e appassionati, seminari e il tradizionale momento conclusivo dell’evento, il Campania Stories Day, in programma il 3 aprile (www.campaniastories.com).
Sempre il 3 aprile al Castello Romeo a Randazzo, c’è “Le Contrade dell’Etna”, il debutto sulla scena dei vini che nascono alle pendici del vulcano siciliano, vendemmia 2016, in botte, raccontati dai produttori che vi coltivano il Nerello Mascalese, su diversi terreni veri cru, Le Contrade appunto, capaci di conferire un diverso sapore anche a pochi metri di distanza, evento ideato e promosso dal produttore Andrea Franchetti che ha portato l’Etna ad essere paragonata alla Borgogna d’Italia (www.passopisciaro.it).
Dal 2 al 4 aprile, invece, è di scena l’edizione n. 3 di “Grandi Langhe Docg”, il palcoscenico internazionale dei vini piemontesi, biennale e diffuso nei diversi Comuni delle Langhe Patrimonio Unesco, sullo sfondo di castelli e palazzi, promosso dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in collaborazione con Consorzio Roero e Albeisa ed aperto esclusivamente ad operatori professionali nazionali ed internazionali, “portandoli a degustare le nostre eccellenze nel loro luogo d’origine, ovvero apprezzandone da vicino quello che, al di là della qualità del prodotto, è il nostro valore aggiunto inimitabile”, sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Orlando Pecchenino. Saranno oltre 200 le aziende coinvolte, per più di 500 etichette in degustazione (www.grandilanghe.it). E il programma si arricchisce anche della storica rassegna “Nebbiolo Prima”, l’anteprima delle nuove annate di Barolo 2013 e Riserva 2011, Barbaresco 2014 e Riserva 2012 e Roero 2014 e Riserva 2013, promossa da Albeisa, attraverso degustazioni alla cieca per la stampa nazionale ed internazionale. Protagonisti saranno insomma i grandi vini Docg delle Langhe, “su queste colline, dove la viticoltura è da secoli l’anima dell’economia - dice il presidente del Consorzio del Roero, Francesco Monchiero - dove il riconoscimento Unesco è stato assegnato non solo al territorio, ma soprattutto al lavoro di uomini e donne che da sempre hanno investito per produrre delle etichette uniche e per sostenere il patrimonio paesaggistico e ambientale in cui vivono” (www.albeisa.it).
La nuova annata del Barolo 2013 si presenterà in anteprima anche a “I grandi terroir del Barolo”, evento di Go Wine dal 22 al 25 aprile, con la Cantina comunale di Castiglione Falletto che ospita il banco d’assaggio dei diversi cru del grande rosso, con l’approfondimento delle varie annate. A La Morra, invece, all’Hotel Santa Maria, ci sarà il secondo banco d’assaggio con i Baroli degli altri Comuni, La Morra, ma anche Verduno, Barolo, Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba (www.gowinet.it).
La sostenibilità ambientale e il savoir faire dell’Isola mediterranea saranno invece il leitmotiv di “Sicilia en Primeur” n. 14 dell’evento firmato Assovini e dedicato al meglio della nuova produzione dell’Isola, e in particolare della vendemmia 2016, in programma dal 25 al 29 aprile a Catania, nella suggestiva location del Parco di Radicepura a Giarre, tra l’Etna e il Mar Ionio (nato dal sogno di un uomo, Venerando Faro, che qui ha esaltato la sua esperienza storica nel campo del florovivaismo internazionale, su 5 ettari, con 3.000 specie di piante e una Banca dei Semi), e del “Radicepura Garden Festival”, primo evento internazionale sul Garden Design del Mediterraneo che coinvolge i protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. L’anteprima, che aprirà le porte a professionisti del settore e a giornalisti provenienti da tutto il mondo, punterà dunque su valori etici e sostenibili, sottolineando l’importanza di una viticoltura green, attenta a salvaguardare la biodiversità e a limitare gli impatti sull’ambiente.
“La salvaguardia dell’ambiente e la tutela del territorio sono tematiche sempre più fondamentali per la viticoltura e in special modo per le aziende di Assovini Sicilia, unite nel realizzare giorno dopo giorno un percorso all’insegna della sostenibilità - spiega Francesco Ferreri, presidente Assovini Sicilia - per questo, poter organizzare il nostro evento sullo sfondo del Radicepura Garden Festival è un’opportunità irrinunciabile che ci permette di dare un volto green alla nostra Associazione e trasmettere valori di responsabilità ambientale su scala internazionale”. La kermesse sarà un’occasione per incontrare 70 tra le principali aziende siciliane, ma anche un momento esclusivo per scoprire la ricchezza gastronomica, paesaggistica e culturale di un’isola che vanta una biodiversità unica al mondo (www.assovinisicilia.it).

Focus - Con Istituto Grandi Marchi & Weinakademie Osterreich, per la prima volta, arrivano in Italia i corsi Wset (Firenze, 30 marzo-7 aprile)
Dal 30 marzo al 7 aprile, debutta a Palazzo Antinori, a Firenze, la prima edizione italiana del livello n. 4 dei corsi Wine & Spirits Education Trust (Wset), in collaborazione tra l’Istituto Grandi Marchi (che riunisce le griffe Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi) e la Weinakademie Osterreich. Gli studenti arriveranno da Cina, Russia e altri 10 Paesi e accanto alle sessioni di lavoro, il programma prevede una due giorni itinerante (6 e 7 aprile) tra alcune delle cantine dei Grandi Marchi, da Antinori nel Chianti Classico a Bargino a Cà Marcanda di Gaja a Bolgheri, da Ca’ del Bosco per un workshop sul Franciacorta ad Alois Lageder con un seminario sui vini biodinamici, fino da Masi per un approfondimento sull’arte dell’appassimento (www.weinakademie.at/diploma-international.php; www.istitutograndimarchi.it).

Una curiosità? Aspiranti assaggiatori di grappa e acquaviti si preparano a scoprire il mondo “spiritoso” con il corso di primo livello organizzato da Anag Friuli Venezia Giulia e Anag Trieste. Le lezioni sono in programma fino al 16 marzo, a Osmica Zerjal a San Giuseppe della Chiusa, frazione del Comune di San Dorligo della Valle-Dolina (Ricmanje 175), e si concluderanno con una visita in distilleria. Al centro, i principi dell’assaggio coinvolgendo vista, olfatto, retrolfatto e gusto; le origini e le norme della produzione di grappa e acquaviti d’uva e delle tecniche di distillazione; l’unicità della grappa, acquavite 100% italiana; e la “cultura del buon bere”, per conoscere meglio l’alcol e i suoi limiti e promuovere un consumo consapevole, attento alla qualità piuttosto che alla quantità del prodotto. Ogni lezione si chiuderà con la degustazione guidata delle grappe, mettendo in pratica le nozioni acquisite (www.anag.it).

Focus - Sperimentazione: ecco la parola d’ordine di “VinNatur”, la rassegna dei vini naturali, che torna a Villa Favorita a Sarego (Vicenza) dall’8 al 10 aprile
La sperimentazione, fondata su una sempre maggiore consapevolezza della gestione del vigneto: ecco la parola d’ordine di “VinNatur”, la rassegna dei vini naturali all’edizione n. 14, che torna a Villa da Porto detta “La Favorita” a Monticello di Fara a Sarego (Vicenza), dall’8 al 10 aprile , con protagonisti i 170 produttori da 9 Paesi (20 in più sul 2016), soci dell’Associazione, che da anni, tra le pratiche, conducono una ricerca approfondita sulla fertilità microbiologica in vigneto, fondamentale per giudicare lo stato di salute e la capacità delle vigne di portare alla produzione uva sana e ricca di profumi e sapori, in un progetto coordinato dall’agronomo Stefano Zaninotti (Vitenova Vine Wellness), con la dottoressa Irene Franco Fernandez, il botanico Cristiano Francescato e l’entomologa Costanza Uboni, che hanno messo a punto un modello matematico (che utilizza reti neurali) in grado di valutare la fertilità biologica che un suolo dovrebbe avere a partire da cinque semplici parametri: pH, sostanza organica, azoto totale, sodio e argilla. “Un lavoro - per il presidente VinNatur Angiolino Maule - molto prezioso e che ci permetterà di produrre sempre meglio, nel rispetto della natura, valorizzando al contempo il territorio”.
Vini sempre più sani e più buoni quindi quelli che saranno presenti nella Villa di Monticello di Fara, nella prima edizione dopo l’approvazione nel 2016 del Disciplinare di produzione del vino VinNatur, in arrivo da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia e prodotti esclusivamente nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali (l’immagine dell’edizione 2017 è opera di Giulia Porceddu Cilione di Verona, vincitrice di “Immagina la tua Villa Favorita”, il concorso nato per dare spazio a giovani talenti desiderosi di mettersi in gioco con produzioni originali che rappresentino al meglio lo spirito di VinNatur). Tra degustazione per gli appassionati e nella Tasting Room per gli operatori, accanto ai banchi d’assaggio, la Villa e il suo parco ospiteranno anche quest’anno alcuni produttori di eccellenze gastronomiche italiane e i piatti dello chef Cosimo Bicchierri, del ristorante biologico Erbecedario di Badia Calavena (Verona). Tra le chicche da non perdere, i Sake di Yoigokochi Sake Importers, l’unico importatore in Europa che commercializza solo i sake della tipologia junmaishu, cioè derivati al 100% dal riso, senza l’aggiunta di alcool o zucchero.
Info: www.vinnatur.org

Focus - Venti edizioni per “Summa 2017”, la rassegna dedicata all’eccellenza vitivinicola del mondo a Magrè alla Tenuta Alois Lageder (8-9 aprile), che presenta le etichette in abbinamento ad esclusivi menu di Care’s-The Ethical Chef Days
“Summa 2017”, la rassegna dedicata all’eccellenza vitivinicola di tutto il mondo a Magrè alla Tenuta Alois Lageder (8-9 aprile), tra Casòn Hirschprunn e Tòr Löwengang, dove i vignaioli di ogni angolo del pianeta presentano i loro vini a un pubblico internazionale di esperti, quest’anno in abbinamento ad esclusivi menu. Certificata green event, “Summa”, che nel corso degli ultimi anni è diventata una rassegna enoica di pregio riconosciuta a livello internazionale, nel 2017 festeggia l’edizione n. 20, il 9 aprile, ma le celebrazioni si apriranno in occasione di una grande festa, organizzata per la serata dell’8 aprile, dove famosi chef dell’iniziativa Care’s-The Ethical Chef Days (www.care-s.it) delizieranno gli ospiti con il walking-wine-dinner “Sei premium chef per Summa”, sempre nella Tenuta, e ponendo al centro delle loro creazioni i temi della regionalità e stagionalità, in abbinamento ad una selezione di oltre 60 etichette di Summa - 20th Anniversary. A seguire, un after-dinner-party con musica dal vivo. Il 9 aprile, poi, oltre a Casòn Hirschprunn, per la prima volta apriranno le porte dei saloni storici del palazzo Tòr Löwengang, in modo che i visitatori possano assistere, in un’atmosfera consona e rilassata, alle numerose visite guidate, conferenze e degustazioni, incontrando di persona più di 70 vignaioli. E se il filone trainante dell’evento continua a essere quello ecologico, è confermato anche il sostegno alla Casa della solidarietà di Bressanone, che da anni accoglie e assiste persone bisognose, parecchie delle quali in condizioni di grave necessità.
Info: Info: www.summa-al.eu

Focus - Piacevole, universale, adattabile ad ogni dieta, “La Cucina del Senza” (senza grassi, sale e zucchero aggiunti) torna protagonista a “Gusto in Scena” a Venezia (23-24 aprile)
Piacevole, universale e adattabile ad ogni dieta, per migliorare la qualità della vita, “La Cucina del Senza” (senza grassi, sale e zucchero aggiunti) non ha nulla da invidiare a “quella del Con”. Il perché lo racconta “Gusto in Scena”, che torna a Venezia (Scuola Grande San Giovanni Evangelista, 23-24 aprile), con il suo ideatore Marcello Coronini, come “luogo” dove si discute e si creano nuove situazioni per valorizzare la cultura del cibo e della tavola associandole ad un concetto di salute e quindi di benessere mentale dell’uomo.

Ma “La Cucina del Senza” vive tutto l’anno, le idee discusse si diffondono, si modificano, si sviluppano di nuove e “sta nascendo un movimento di persone che credono in questa cucina e ne applicano i principi nelle loro produzioni e nella loro vita. I produttori di “Gusto in Scena” diventano protagonisti e messaggeri del Senza partecipando attivamente a queste evoluzione con la loro ricerca costante nel migliorare la qualità. Con loro il Senza diventa una nuova realtà basata su un concetto elementare che stavamo però perdendo: gusti uguale qualità uguale salute uguale cultura”.
Info: www.gustoinscena.it


Focus - Wine & food a teatro: le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona (fino al 17 maggio)

Un evento prestigioso, è quello che porta l’Amarone, e i vini della Valpolicella, con le Famiglie dell’Amarone d’Arte al Teatro Ristori di Verona, celebre per il suo ricco cartellone musicale: alle ore 19.15 nel foyer, a turno, dieci tra i produttori guideranno il pubblico in una degustazione di Amarone, Ripasso e Valpolicella, presentando la propria filosofia produttiva e le proprie aziende; alle ore 20.15, gli artisti brinderanno con il pubblico e il produttore.
Dopo Masi Agricola per il terzo concerto Italian jazz style di Enrico Rava new4et, Zenato con la musica barocca di Bach suonata dai Virtuosi Italiani, e Speri per lo spettacolo di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, è la volta di Guerrieri Rizzardi e l’orchestra sinfonica Streicher Akademie Bozen e Frank Peter Zimmermann al violino e come direttore (15 marzo), per proseguire poi con Tedeschi e il jazz di Quintorigo e Roberto Gatto (21 marzo), Torre d’Orti e il Concerto italiano di musica barocca “Notte, storie di amanti e guerrieri” diretto da Rinaldo Alessandrini (30 marzo), Venturini e le danze della Colecciòn Tango della Compagnia de Leonardo Cuello (5 aprile), Tenuta Sant’Antonio e le danze della Rioult Dance di New York “Serata Bach” (13 aprile), Tommasi e le musiche barocche di Vivaldi, Pergolesi e Handel cantate dal contralto Sara Mingardo (4 maggio), e, infine, Allegrini e l’orchestra Filarmonica di Novosibirsk con Vadim Repin al violino, nel gran finale del 17 maggio.
Info: www.amaronefamilies.it - www.teatroristori.org

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