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Il Carnevale è una delle ricorrenze più festeggiate e amate dagli italiani. Come ogni anno si aspettano quelli maestosi di Venezia, Viareggio e Ivrea. Ma è anche una festa profondamente legata alle tradizioni culinarie, tra dolci e cooking session

Non Solo Vino
Carnevale, tempo di maschere e di tradizioni culinarie

Anche quest’anno è arrivato il periodo più gioioso e divertente dell’anno, dove tutto
è possibile: il Carnevale, una delle ricorrenze più amate e festeggiate, durante la quale si possono rivivere le tradizioni della propria terra, che cambiano da Regione a Regione e persino da paese a paese. Generalmente, il Carnevale celebra una o più “maschere”, cioè personaggi (per lo più
allegorici) tipici del luogo, ma i veri protagonisti sono i dolci e i piatti tipici, a partire dai più famosi, i “crogetti”, uguali da nord a sud, ma che prendono nomi diversi a seconda di dove si mangiano: bugie, cenci, frappe, sfrappe, sfrappole, manzole, crostoli, galani, intrigoni, lattughe, maraviglias, fiocchi, fiocchetti. Ci sono poi le frittelle, o ravioli dolci, e le ciambelle di
Carnevale. Il Carnevale è quindi un evento culturale legato profondamente alla tradizione culinaria: sono molte le città in cui quest’anno i festeggiamenti comprendono grandi eventi gastronomici.
Prima su tutte Venezia, che vanta uno dei Carnevali più famosi al mondo: dal 18 al 28 febbraio, a palazzo Ca’ Vendramin Calergi, con una cena esclusiva di 5 portate, firmato dagli chef del Ristorante Wagner. Inoltre, il Martedì Grasso (28 febbraio), che chiude il Carnevale, è organizzato, in un’esclusiva motonave, una crociera nella laguna di Venezia: assieme all’enologo Gianluca Graziani, l’aperitivo sarà ospitato all’interno dell’imbarcazione, o nel ponte sole esterno panoramico.
Nella provincia di Venezia, a Mirano, i festeggiamenti del Carnevale sono caratterizzati dalle maschere tradizionali e dal cibo: il Realis Leon d’Oro organizza, domenica 19 febbraio, “l'aperitivo di vino”, una cena tipica friulana, accompagnata da vini tipici del Friuli, come il Refosco e il Verduzzo.
Celebre per il connubio di tradizioni e gastronomia è il Carnevale di Ivrea (Piemonte), forse il più antico di tutta Italia. Il momento più famoso è quando, durante la parata, migliaia di arance vengono lanciate senza pietà in una battaglia che vede sfidarsi tutti contro tutti.
Prima e durante il clou della manifestazione (25 febbraio -28 febbraio) in città si svolgono le tradizionali “fagiolate” nei diversi rioni della città. Un altro piatto accompagna il Carnevale di Ivrea o, meglio, lo saluta: il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, dopo aver dato l’arrivederci al Carnevale, tutti i cittadini si trovano in Borghetto (il quartiere di Ivrea “oltre” la Dora) per mangiare insieme Polenta e Merluzzo, tipico piatto di magro, offerto dal Comitato della Croazia (www.storicocarnevaleivrea.it). 
A Torino Claudia Fraschini, chef di Cookin’ Factory non può non dedicare un posto d’onore al momento più divertente dell’anno, con quattro appuntamenti golosi, il 9, il 17, il 20 e il 26 febbraio. Proprio l’ultimo giorno si terrà un brunch in maschera, da cui seguiranno poi le sfilate dei carri allegorici della Carnival Street Parade che si snoderà tra le vie del centro di Torino.
Anche il famoso Carnevale di Viareggio festeggia la tradizione culinaria: domenica 5 febbraio, a piazza Mazzini, il viareggino Cristiano Tomei, chef stellato Michelin, cucinerà per sua maestà Re Burlamacco. Presenterà un piatto straordinario, ovvero un pesce nobile come la razza, mascherata da carnevale, con ingredienti e modalità d’uso tutte da scoprire (www.viareggio.ilcarnevale.com).

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