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MILLE, CENTOMILA, MILIONE DI RISOTTI ALLA MILANESE: CHEF NEL MONDO CELEBRANO COSI’ IL 17 GENNAIO LA GIORNATA MONDIALE DELLE CUCINE ITALIANE. PREMIO ALLO CHEF LATTANZI, AUTORE DEL GESTO D’AMORE PER LA FIGLIA CLARICE NELL’ATTACCO TERRORISTICO DI MUMBAI

A Ulaanbaatar, capitale della Mongolia,Valter Gosatti chef del The Ivy è contento perché gli sono arrivati gli ingredienti dall’Italia. Andrea Tranchero al Ristorante Armani di Tokyo ha predisposto già la locandina in giapponese per i suoi clienti, mentre Frederik Farina allo Spasso nel Grand Hyatt Hotel di Bangkok sta lavorando agli ultimi dettagli, come del resto Silvia Bernardini de L’Invito a Veracruz in Messico e Susy Massetti del Mondo nel Bahrain. E questi sono solo alcuni delle centinaia di cuochi italiani del Gvci-Gruppo Virtuale Cuochi Italiani che, dalle più disparate latitudini, il 17 gennaio cucineranno un autentico risotto alla Mmilanese per celebrare la Giornata Internazionale delle Cucine Italiane-International Day of Italian Cuisines-Idic (info: www.itchefs-gvci.com).
Il Gvci è un network di circa 900 cuochi e culinary professional che lavorano nell’ambito della enogastronomia italiana in oltre 70 paesi. Da Jakarta a Shanghai, da Toronto a Sofia, da New York a Sihanoukville, dalla Nuova Zelanda a Puerto Rico, fino a Parigi e Atene: il 17 gennaio una “ola globale” di inconfondibile sapore italiano si snoderà in difesa della autenticità e della qualità della cucina italiana.
“Il risotto è uno dei piatti italiani più taroccati nel mondo - sottolinea Mario Caramella, presidente del Gvci e executive chef di un grande albergo, con ristorante italiano, a Bali, in Indonesia - abbiamo scelto di cucinare il risotto alla milanese per la Giornata Internazionale delle Cucine Italiane, perché tra i risotti è quello che ha più storia e tradizione”.
La Giornata Internazionale delle Cucine Italiane è nata proprio come reazione ai taroccamenti e alle falsificazioni della cucina e dei prodotti italiani nel mondo. Lo scorso anno il piatto celebrativo fu la Carbonara, a cucinarla furono oltre 300 cuochi in 40 paesi. E l’appello fu raccolto anche da decine di cuochi non associati al Gvci. “La Giornata delle Cucine Italiane non è neo-protezionismo gastronomico - precisa da Melbourne Rosario Scarpato, giornalista enogastronomico e presidente onorario del Gvci e direttore di www.itchefs-gvci.com - noi non siamo contro la creatività in cucina nè contro l’innovazione in quella italiana”.
“E’ solo che all’estero, ma anche in Italia, la confusione è enorme per questo quando si usa il nome di un piatto tradizionale italiano lo si deve cucinare secondo la tradizione” spiega Mario Caramella.
La Giornata Internazionale delle Cucine Italiane sarà lanciata in anteprima mondiale il 15 gennaio in una conferenza stampa all’Italian Culinary Academy (Ica) di New York. “Per la sua storia, la Grande Mela, è la capitale ideale della Cucina italiana nel mondo” sottolinea Cesare Casella, executive chef di Salumeria Rosi, attivo membro del Gvci e direttore degli Italian Culinary Studies dell’Ica. Alla conferenza interverranno e cucineranno, ovviamente un risotto alla milanese, anche Giacomo Gallina, vicepresidente del Gvci, executive chef del ristorante italiano Otto a Singapore, e Giovanni Grasso, chef patron de La Credenza di San Maurizio Canavese (Torino). Alla Giornata parteciperanno anche numerosi cuochi in Italia e sono in programma eventi in varie città: a Roma Stefano Bonilli ha organizzato un Risotto Day all’Open Colonna; a Milano, inFiera, si terrà Mille Risotti “alla milanese” al Macef e sarà consegnata la “Padella d’Argento, Cuoco Gvci dell’anno” a Emanuele Lattanzi, il cui gesto d’amore per la figlia Clarice, durante l’attacco terroristico di Mumbai nel novembre 2008, commosse il mondo.

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