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LA REPUBBLICA

Michelle e Obama a cena da Bottura ... Lo chef stellato ha cucinato per la coppia ex presidenziale Usa nella tenuta di Borgo Finocchieto. Prima il suo piatto celebre, le cinque stagionature di parmigiano, poi la chianina, un tortellino dolce e un dessert a base di fiori... Ha preparato per loro il suo piatto più celebre, le cinque stagionature di parmigiano. E poi la chianina, un tortellino dolce e un dessert a base di fiori. Lo chef stellato Massimo Bottura c’è riuscito: ieri sera ha cucinato per Barack e Michelle Obama. Ma non in una dimora storica fiorentina come si era sussurrato nei giorni scorsi, per una cena con Matteo e Agnese Renzi. Bensì nella tenuta di Borgo Finocchieto, il relais a sei stelle dove l’ex coppia presidenziale è ospite dell’ex ambasciatore John Phillips, lontano da occhi indiscreti. Una cena al termine di una giornata di relax che gli Obama avevano affrontato separati. Barack sui campi da golf della tenuta dei Ferragamo a Castiglion del Bosco e Michelle a passeggio per Montalcino, dove aveva fatto shopping e preso un gelato con le amiche. Dodici commensali a tavola, tutti amici degli Obama e del padrone di casa: compreso quel Richard Parsons, ex consigliere economico della Casa Bianca, con cui Barack aveva passato il pomeriggio di svago. Una cena straordinaria, raccontano i bene informati di Wine News, la rivista specializzata che ha dato la notizia. Una sorta di viaggio nei sapori sì, ma anche nella storia umana e privata dei due ospiti d’onore. Sì perché al “menù molto italiano” come lo ha definito Bottura, è stato abbinato del vino davvero speciale: 10 bottiglie scelte da Filippo Bartolotta, che hanno ripercorso le tappe fondamentali di Barack e Michelle. Vini pregiatissimi: come l’Oddero Barolo del 1961 e un Col d’Orcia Brunello del 1964: anni di nascita degli Obama. Ma anche un Ama Chianti classico riserva del 2008, che poi è l’anno che Barack vinse le sue prime presidenziali. Non sappiamo se durante la cena Bottura abbia discusso con Barack la sua intenzione di esportare in America il suo progetto di Refettorio ambrosiano, la mensa dei poveri con menù stellati. Ma di sicuro con il suo piatto celebre ne ha conquistato il cuore.

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