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Cribis: il settore vitivinicolo in Italia rappresenta il lavoro sinergico di più di 470.000 imprese, di cui 66.000 dedite alla produzione di uva, 2.100 alla sola produzione di vino, 4.500 al commercio all’ingrosso e 400.000 al commercio al dettaglio

Italia
Oltre 470.000 imprese dalla vigna alla vendita nel mondo del vino italiano, dati studio Cribis

Il settore vitivinicolo, dal filare alla mescita, rappresenta in Italia il lavoro sinergico di più di 470.000 imprese, di cui 66.000 dedite alla produzione agricola di uva, 2.100 rappresentano la sola l’industria e produzione, 4.500 che si occupano di commercio all’ingrosso e la stragrande maggioranza, 400.000, di commercio al dettaglio, dalle botteghe alle enoteche, dai bar ai ristoranti, per un fatturato, nel 2017, di 5,5 miliardi di euro. Ecco la fotografia scattata da Cribis, società specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere (www.cribis.com), al mondo del vino del Belpaese.

Analisi da cui emerge come il comparto della produzione agricola di uva, che rappresenta anche la stragrande maggioranza dei produttori di vino, distribuisca tra Nord e Sud il 50% delle aziende: il Veneto è al primo posto, con il 16,8% delle imprese, seguito da Sicilia (13,6%), Puglia (13,2%) e Piemonte (11,4%). Agli ultimi posti, invece, per numero di imprese del settore del vino si attestano la Valle D’Aosta (0,2%), il Molise (0,3%) e la Basilicata (0,4%). La quasi totalità delle imprese di questo comparto ha fino a 5 dipendenti (94,9%). Completano il quadro le aziende tra 6 e 10 dipendenti (2,9%), quelle tra 11 e 20 (1,3%), quelle tra 21 e 49 (0,7%) e, infine, quelle al di sopra dei 50 dipendenti (0,2 %). Un altro dato interessante, che ben racconta la dinamicità e la crescita del settore, è quello relativo all’anno di fondazione delle aziende: il 60,8% è nata tra il 2001 ed il 2017. Inoltre, si tratta di un comparto mediamente sicuro dal punto di vista imprenditoriale: il livello di rischiosità commerciale è inferiore alla media nel 79,3% dei casi, e addirittura minimo nel 9,4%.
Le aziende del comparto industria/produzione di vino, come detto, sono 2.140, più della metà concentrate in 4 Regioni: prima la Puglia, con il 15,8% di imprese, seguita da Sicilia (13,2%), Veneto (11,9%) e Piemonte (10,2%). Le imprese fino a 5 dipendenti rappresentano più della metà delle realtà di questo comparto (69,6%), mentre le altre categorie si dividono in: 12,2% tra 6 e 10 dipendenti, 9,6% tra 11 e 20, 6,2% tra 21 e 49 e, infine, solo lo 2,4% delle aziende conta più di 50 persone impiegate. Il 40,1% delle imprese di questo ambito è stato fondato tra il 2001 e il 2017. Si alza, pur rimanendo sotto la media, il livello di rischio: il 42,3% delle imprese del comparto industriale/produttivo presentano un rischio medio, il 30,7% un rischio inferiore alla media, il 12,2% un rischio minimo ed il 14,8% un rischio massimo.
Per quanto riguarda il comparto del commercio all’ingrosso, il 16,3% delle imprese totali è in Lombardia, l’11,4% in Veneto, il 10,5% in Piemonte, l’8,2% in Campania e l’8,1% in Toscana. Anche in questo caso, il comparto è costituito in prevalenza da aziende fino a 5 dipendenti (89,5%). Le aziende tra 6 e 10 dipendenti rappresenta il 5,7% del totale, seguite da quelle tra 11 e 20 (3,4%), tra 21 e 49 (1,2%) e al di sotto delle 50 persone impiegate (0,2%). Di recente fondazione (tra il 2001 ed il 2017) sono addirittura il 71,6% delle aziende, che, nel complesso, mostrano un livello di rischiosità commerciale medio nel 68,6% dei casi, mentre il 17,1% di esse presenta un livello massimo di rischiosità (e quindi di incertezza), con l’11% delle aziende del comparto che segue la media.
Le imprese dedite al commercio al dettaglio, ovviamente non solo di vino, sono la stragrande maggioranza di quelle considerate nell’analisi di Cribis, oltre 400.000, ed anche in questo caso la Regione leader è la Lombardia, con il 14,7% del totale delle imprese, seguita da Lazio (11,6%), Campania (10%), Veneto (7,6%) ed Emilia-Romagna (7,3%). Anche in questo caso, il comparto è composto per la maggior parte di aziende fino a 5 dipendenti (84,5%). Le aziende tra 6 e 10 dipendenti rappresentano il 10% del totale, seguite da quelle tra 11 e 20 (4,1%), tra 21 e 49 (1,1%) e al di sotto delle 50 persone impiegate (0,3%). Tra i diversi comparti legati al vino, è quello più giovane, visto che l’80,5% delle imprese è stata costituita tra il 2001 ed il 2017, mentre in termini di rischiosità commerciale il 49,9% è nella media, il 31,2% sotto la media, il 15.9% presenta un livello di rischio massimo ed il 3% delle imprese presenta un livello di rischio minimo.

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