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Il Consorzio di tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, che gestisce e protegge alcuni dei territori e dei vini più importanti del mondo, ha un nuovo presidente: è Matteo Ascheri, alla guida della cantina Ascheri di Bra

Italia
Matteo Ascheri, con la mamma Cristina

Il Consorzio di tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, che gestisce e protegge alcuni dei territori e dei vini più importanti del mondo, ha una nuova governance: il nuovo presidente è Matteo Ascheri, alla guida della cantina Ascheri di Bra, eletto oggi dall’Assemblea dei Produttori, dopo le dimissioni di gennaio 2018 di Orlando Pecchino.
Ascheri, dunque, laureato in Economia e Commercio e con un lungo curriculum di esperienze istituzionali (già vice presidente del Consorzio in passato, e poi presidente ddel Centro di Ricerca Vitinicolo del Piemonte, dell'Ente Turismo Alba - Bra Langhe e Roero, e oggi nel cda del Consorzio Turistico di Langhe Monferrato e Roero, tra le altre), guiderà, fino al 2021, un consorzio che mette insieme oltre 500 aziende vitivinicole, 10.000 ettari di vigneti in Langa e Roero e 65 milioni di bottiglie prodotte, e che tutela ben 10 denominazioni, (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba, www.langhevini.it).
“La grande partecipazione dei produttori che ho visto in questi giorni - dice il neo presidente - è segno di una vivacità e di un’energia positiva di questo Consorzio e di tutto il territorio. Inizieremo riattivando il ruolo dei comitati che hanno il compito di gestire le denominazioni tutelate e sono uno strumento di partecipazione dei produttori. Ci occuperemmo sin da subito della promozione delle denominazioni, concentrandoci su progetti specifici in base alle diverse esigenze che emergeranno”.

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