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La primavera delle Anteprime entra nel vivo con “Campania Stories”, Ba&Ba-Barolo & Barbaresco, i Roero Days e Le Contrade dell’Etna (oltralpe, c’è l’En Primeur di Bordeaux). In agenda Premio Italia a Tavola e CheftoChef all’Antica Corte Pallavicina

Nel debutto sulla scena, è la volta dei grandi vini del Sud: dal 5 al 9 aprile, torna “Campania Stories”, l’evento che accende i riflettori sulle nuove annate, 2017 in particolare, del meglio della produzione della terra dell’Aglianico, del Taurasi, della Falanghina e dei vini del Sannio, con 90 cantine - da Feudi di San Gregorio a Di Meo, da Pietracupa a Luigi Tecce, dalla Fattoria La Rivolta a La Guardiense, da Mustilli a Nanni Copè, da Villa Matilde ad Astroni, da Marisa Cuomo a Montevetrano, dalla Cantina di Lisandro ad Astroni, da Bosco de’ Medici a La Sibilla, da Lunarossa a Viticoltori de Concillis, per citarne solo alcune - protagoniste tra la Reggia di Caserta Patrimonio Unesco ed il Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel a Napoli. In particolare, nell’evento promosso da Miriade & Partners con main sponsor Ais Campania (con la novità del “Premio Ais #iobevocampano”, ai vini che si distingueranno in categorie specifiche) e media partner Luciano Pignataro Wine Blog (www.campaniastories.com), se il nobiliare Palazzo ospiterà i tasting per la stampa specializzata e gli eventi dedicati agli operatori, ma anche i Campania Stories Day per gli appassionati, seminari come “La Campania incontra la Borgogna” con Giampaolo Gravina, e con il libro di Marco Ciriello “Un giorno di questi” con vini in assaggio con Paolo De Cristofaro, tra gli altri, e gli chef Rosanna Marziale e Franco Pepe, la Reggia “gioiello” italiano fa da sfondo alla presentazione dell’annata 2017 con Assoenologi, ed il direttore della Reggia Mauro Felicori (5 aprile). Nell’agenda degli eventi wine & food segnalati da WineNews, entra così nel vivo la stagione primaverile delle Anteprime del vino italiano.
Il 7 aprile c’è infatti anche Ba&Ba, anteprima nella maestosa cornice del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano a Palazzo Carignano a Torino dedicata alle nuove annate di Barolo 2014 e Barbaresco 2015 con l’Ais-Associazione Italiana Sommelier (www.aispiemonte.it; quest’anno nel palinsesto del Bocuse d’Or Europe Off 2018, il ricco calendario di appuntamenti in tutto il Piemonte aspettando il prestigioso concorso di alta cucina Bocuse d’Or, a Torino, 11-12 giugno), oltre 130 produttori - da Marchesi di Barolo a Terre del Barolo, da Borgogno a Boroli, da Brovia a Casa E. di Mirafiore, da Ceretto a Michele Chiarlo, da Clerico a Cogno, da Conterno Fantino a Cordero di Montezemolo, da Damilano a Fontanafredda, da Ettore Germano a Elio Grasso, da La Spinetta ad Oddero, da Pio Cesare a Poderi Aldo Conterno, da Poderi Colla a Poderi Einaudi, da Poderi Giani Gagliardo ai Produttori Del Barbaresco, da Renato Ratti a Sandrone, da Scavino a Sordo, Sottimano, da Vajra a Mauro Veglio, da Vietti a molte altre - e un panel di 12 top sommelier internazionali per un focus dedicato a uno dei vigneti più importanti della zona del Barolo, la “menzione geografica” Brunate (6 aprile, alla Tenuta Monsordo Bernardina di Alba). Per gli appassionati in programma due importanti momenti di approfondimento, gli atelier “I Momenti di Ba&Ba”, dedicati a due uomini straordinari del mondo vinicolo, recentemente scomparsi: Bruno Giacosa, Il Signore di Neive, e Domenico Clerico, Il Leone di Langa.
Ma, restando in Piemonte, sono di scena anche i “Roero Days”, il tradizionale appuntamento con l’anteprima delle nuove annate di Roero Arneis 2017, Roero 2015 e Roero Riserva 2014, l’8 ed il 9 aprile al Castello di Guarene, con in degustazione le etichette di 70 cantine, incontri, laboratori gastronomici e un viaggio alla scoperta dei manieri e dei paesaggi del Roero, ed il battesimo anche di un’altra importante iniziativa del Consorzio di Tutela: il Progetto dei “Sentieri del Vino”, i “Sentieri Mga”, ovvero delle Menzioni Geografiche Aggiuntive della Docg Roero (www.consorziodelroero.it). Il tutto aspettando, tornando tra gli affascinanti vigneti meridionali, Le Contrade dell’Etna 2018, l’Anteprima dei vini da Nerello Mascalese 2017 voluta dal produttore Andrea Franchetti, il 23 aprile al Castello Romeo a Randazzo (www.vinifranchetti.com).
Aspettando Vinitaly (Verona, 15-18 aprile), oltreconfine, proseguono intanto i grandi eventi internazionali: la meta è la Francia, dove l’8 e 9 aprile 2018 al Palais des Congrès di Strasburgo torna il Concours des Grands Vins Blancs du Monde (www.portail-vins-du-monde.com), e, soprattutto, uno degli eventi più attesi del mercato enoico mondiale, l’En Primeur di Bordeaux, dal 9 al 12 aprile, dedicata alla vendemmia 2017 dei grandi vini della Gironda (http://www.ugcb.net/en/en-primeur-week), appuntamento che fa da termometro per tutto il settore dei fine wine.

Focus - La primavera delle Anteprime del vino italiano, con “Campania Stories”, i “Roero Days” e Le Contrade dell’Etna, ma anche “Nebbiolo Prima”, “Sicilia en Primeur”, l’Anteprima Vini della Costa Toscana, fino a “Soave Preview”
Tra gli eventi del mondo del vino, proseguono le Anteprime delle Denominazioni dei territori più importanti. Ed ecco allora l’agenda di WineNews, per orientarsi un po’. Dopo Anteprima Amarone e la “Tuscan Wine Week” con le Anteprime di Toscana ed il debutto sulla scena delle più grandi Denominazioni della Regione, i riflettori accesi sulle nuove annate del Romagna Sangiovese e l’Anteprima del Sagrantino a Montefalco, l’Anteprima del Chiaretto di Bardolino e del Valtènesi Chiaretto, e “Taste Alto Piemonte”, è la volta di “Campania Stories” (Caserta & Napoli, 5-9 aprile), dei “Roero Days” (Guarene, 8-9 aprile) e Le Contrade dell’Etna (Randazzo, 23 aprile). Ma anche maggio sarà un mese particolarmente affollato: nei primi giorni (data ancora da definire) ci sarà “Nebbiolo Prima”, dove debutteranno le nuove annate dei grandi rossi di Langhe e Roero che entrano sul mercato nel 2018, ovvero Barolo 2014 e Riserva 2012, Barbaresco 2015 e Riserva 2013 e Roero 2015 e Riserva 2014, nella kermesse promossa da Albeisa (www.albeisa.it), che sta mettendo a punto anche un nuovo format per l’evento che, quest’anno, avrà anche una seconda puntata più rivolta ai giovani, probabilmente in novembre. Poi sarà la volta di “Sicilia en Primeur”, l’evento firmato Assovini e dedicato al meglio della nuova produzione dell’Isola, in oltre 500 vini, che sarà di scena, dopo l’edizione di Catania nel 2017, nella Palermo “Capitale della Cultura Italiana 2018”, dal 3 al 7 maggio nel Museo Regionale d’Arte Contemporanea (www.assovinisicilia.it), ma anche con enotour nei luoghi che fanno della Sicilia un continente vitivinicolo a tutto tondo, la presenza di Master of Wine internazionali protagonisti di approfondimenti su tematiche di settore in masterclass dedicate, la sessione di divulgazione scientifica “Sicily Wine Science Show” in cui gruppi di ricercatori selezionati da una commissione presenteranno i loro progetti di studio sulla vitivinicoltura siciliana, interagendo in prima persona con i giornalisti, e, infine, l’apertura al pubblico il 7 maggio.
Negli stessi giorni, a Lucca, il 5 e 6 maggio, torna anche l’Anteprima Vini della Costa Toscana (www.anteprimavinidellacosta.com), evento firmato dall’associazione de “I Grandi Cru della Costa Toscana”, al Palazzo del Real Collegio, con oltre 600 etichette presentate di persona dai vigneron dei territori bagnati dal mare, da Massa Carrara a Grosseto attraverso Lucca, Pisa e Livorno, tra le grandi griffe che hanno fatto la storia e rendono noto questo terroir unico e giovani aziende che scelgono una strada di autenticità nelle proprie produzioni, esplorano i temi del biologico e del biodinamico. Clou dell’edizione 2018: un prestigioso omaggio al padre della Costa Toscana, il Sassicaia con 1968-2018: una verticale unica che in cinque assaggi esplora cinque decenni di un vino diventato per il mondo un mito e un riferimento di eleganza, fiore all’occhiello della splendida Tenuta San Guido, a Bolgheri, di proprietà di Nicolò Incisa della Rocchetta, presidente onorario dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana. E se gli ospiti saranno i viticoltori ungheresi in una selezione di Tibor Gal, figlio del grande enologo magiaro dell’Ornellaia prematuramente scomparso, anche lui enologo e produttore nella sua terra di origine, un salone sarà interamente dedicato all’“Altra Toscana”, ovvero i territorio dell’entroterra, dal Chianti ai colli aretini, senesi e fiorentini, dal Brunello di Montalcino al Nobile di Montepulciano, senza dimenticare le piccole o nuove denominazioni in un viaggio appassionante nella regione dei grandi rossi italiani. Una Master Class celebrerà questa presenza: “Selvapiana. La storia del Chianti Rufina”, un percorso di degustazione che partirà dal 1965 e si svilupperà in una ricca verticale di Bucerchiale dalla prima annata, 1979, ai giorni nostri. Tra i laboratori, “Etna. Il rosso del vulcano”, un’orizzontale di Nerello 2014, difficile annata per tutta l’Italia peninsulare, straordinaria annata per l’isola Sicilia, e “Il Re Nebbiolo”, un grande vitigno per territori diversi, Barolo, Barbaresco, Valtellina e Lessona. Come ogni anno, poi giornalisti e operatori di settore potranno esplorare, in uno spazio riservato, i campioni dalla botte della vendemmia 2017, e saranno raccontati anche i sapori della Toscana attraverso i prodotti di sapienti Artigiani del Gusto. L’enoteca di Anteprima presenterà una speciale selezione dei vini delle annate in commercio ma, da quest’anno, sarà possibile trovare riserve e curiosità enologiche per un’offerta prestigiosa e differenziata. E per proseguire il viaggio nelle eccellenze del territorio, un omaggio alla manifattura del toscano con laboratori con degustazione di vini e distillati. Infine, si consolida la partnership con il Lucca Classica Music Festival, il prestigioso festival musicale prodotto dall’Associazione Musicale Lucchese, con incontri, dibattiti, spettacoli, performance e tante sorprese nelle sedi istituzionali e tra le strade della città, e ne nasce una nuova con l’Ordine degli Architetti di Lucca: una proposta formativa con crediti riconosciuti per architetti che esplora il paesaggio toscano del vino in una serie di incontri dedicati che si concluderanno nel convengo sulla biodinamica che si svolgerà il 4 maggio, alla vigilia dell’evento presso il Real Collegio di Lucca. A chiudere il ciclo delle grande Anteprime sarà, poi, “Soave Preview”, dal 18 al 20 maggio a Soave, dove sarà in assaggio la vendemmia 2017 del più importante vino bianco del Veneto e non solo, in un’edizione speciale che celebrerà, anche in questo caso, i 50 anni dal riconoscimento della Doc (www.ilsoave.com).

Focus - Aspettando Vinitaly, è tempo dell’En Primeur di Bordeaux. Ma il 2018 delle grandi fiere del vino nella “road map” di WineNews prosegue con Vinexpo Hong Kong, Bellavita Expo London, Rosèxpo a Lecce, Merano Wine Festival, il Mercato Fivi a Piacenza e non solo
Il 2018 delle grandi fiere del vino mondiale, in un anno particolare, che, accanto alle grandi certezze come Prowein e Vinitaly, come racconta la “road map” di WineNews degli eventi internazionali da non mancare anche per il vino italiano, ha visto la prima edizione in Usa di Vinexpo New York, nuovo importante step della strategia della fiera francese (che, nella sua cadenza biennale, quest’anno, non sarà a Bordeaux, e che ha già messo in cantiere un altro evento nella capitale Parigi, a partire dal 2020, mentre intanto, nel 2018, celebrerà l’edizione n. 20 di Vinexpo Hong Kong, dal 29 al 31 maggio, www.vinexpohongkong.com), prosegue con il Concours des Grands Vins Blancs du Monde (Strasburgo, 8-9 aprile), e l’En Primeur di Bordeaux (9-12 aprile). Quindi il Belpaese del vino sarà l’assoluto protagonista del suo evento più importante, Vinitaly, a Veronafiere dal 15 al 18 aprile (www.vinitaly.com), preceduto dall’ormai tradizionale anteprima di “Opera Wine”, la grande degustazione firmata da “Wine Spectator” che per l’edizione 2018, il 14 aprile (www.operawine.it), ha selezionato 107 produttori per rappresentare il meglio di tutta Italia.
Dal 21 al 23 maggio, invece, è tempo della London Wine Fair 2018, al Kensington Olimpia (www.londonwinefair.com). Si resta a Londra, per Bellavita Expo London il 17-19 giugno al Business Design Centre, promossa da “Bellavita Expo”, società inglese specializzata nelle fiere dell’agroalimentare made in Italy, che promuove il food italiano verso i buyer del settore ho.re.ca anche in Olanda (Horecava, Amsterdam), Polonia (Worldfood, Varsavia), Canada (Rc Show Toronto), Usa (Nra Show Chicago), Messico (Abastur Messico City) e Thailandia (Food & Hotel Thailand Bangkok; e nel cui capitale ha fatto il suo ingresso al 50% la new.co tra Veronafiere e Fiera di Parma, VPE, ndr; www.bellavita.com). Si torna invece in Italia, dal 15 al 17 giugno per Rosèxpo, il salone internazionale dei vini Rosati, di scena a Lecce al Castello Carlo V (www.rosexpo.it), evento firmato da deGusto Salento, in partnership, tra gli altri, con Slow Wine ed il Concours Mondial de Bruxelles.
Passata l’estate, l’ultima parte dell’anno delle grandi fiere internazionali guarda soprattutto all’Asia, dove spicca la Hong Kong International Wine & Spirits Fair (8-10 novembre, https://goo.gl/9FohWx), tra più importanti eventi del settore nei mercati asiatici. In Italia, invece, tornano due appuntamenti che sono ormai dei veri e propri must: il Merano Wine Festival, a Merano dal 9 al 10 novembre (www.meranowinefestival.com), e poi il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, l’evento principe firmato dalla Fivi, sempre più partecipato da produttori e pubblico, a Piacenza il 26 e 27 novembre (www.mercatodeivini.it). Stesse date in cui, ad Amsterdam, sarà di scena la più importante fiera mondiale dedicata agli sfusi, la World Bulk Wine Exhibition (26-27 novembre, www.worldbulkwine.com).

Focus - Intorno (e dentro) a Vinitaly, il grande “carosello” dei vini “naturali”: da ViniVeri a Cerea (13-15 aprile) a Summa, da Alois Lageder (14-15 aprile), da VinNatur a Villa Favorita (14-16 aprile) al “super party” di Vi.Te a Verona (15 aprile)
Il complesso mondo dei vini così detti “naturali” attira sempre più appassionati ed adepti, e si moltiplicano gli eventi dedicati a questa particolare sfera enoica, intorno e dentro a Vinitaly 2018. Ad aprire il grande carosello sarà l’edizione n. 15 di ViniVeri - Vini Secondo Natura A Cerea, come sempre all’Area Expo La Fabbrica (dal 13 al 15 aprile; www.viniveri.net): per il Consorzio ViniVeri, la prima associazione di vignaioli naturali nata in Italia nel 2004 e presieduta da Giampiero Bea (Giuseppe Rinaldi, Ezio Cerruti, Ezio Giacomo Trinchero, Serafino Rivella, Eugenio Rosi, Casa Coste Piane, Castello di Lispida, La Castellada, Dario Princic, Zidarich, Vodopivec, Ronco Severo, Mlečnik, Slavček, Massa Vecchia, Podere Luisa, Carla Simonetti, Walter Mattoni, Oasi degli Angeli, Paolo Bea, Praesidium, PaneVino, Salvatore Ferrandes), sarà un’occasione di bilanci, con un convegno-dibattito che affronta i tre complessi lustri che hanno fatto la storia del movimento dei vini secondo natura, e che li ha visti passare da un’iniziale fase pionieristica all’attuale ingorgo di proposte, anche sull’onda di una maggior consapevolezza “critica” dei consumatori. Tra le degustazioni, ci sarà spazio anche per interventi sui temi della salute, dell’identità e della riconoscibilità di autenticità del vino, fino all’etichetta trasparente sulle bottiglie. Un centinaio le aziende presenti, tra artigiani del vino italiani e stranieri, provenienti da Francia, Spagna, Austria, Slovacchia, Slovenia, Portogallo e Grecia. “Amore per la natura e i suoi cicli” sarà il tema conduttore dell’evento, aperto dalla testimonianza del produttore mito del genere, Josko Gravner. E ci sarà anche un’enoteca riservata ai visitatori dove acquistare a prezzo di cantina. E, in pieno trend generale, non mancherà la presenza dei grandi chef, con la cena del 13 aprile firmata da Ivan Milani, nuovo talentuoso chef de “Al Pont De Ferr” di Milano, e quella del 14 aprile curata dallo chef Ilija Pejic del “Ilija Ristorante” di Tarvisio (Udine).
Ma sarà di scena anche “Summa”, edizione n. 21 dell’evento nella Tenuta di Alois Lageder a Magrè (14-15 aprile, www.summa-al.eu), che quest’anno ha chiamato a raccolta oltre 80 produttori da Italia, Francia, Austria, Germania, Slovenia, Australia, Nuova Zelanda e anche Kazakhstan, “uniti dal fil rouge della produzione di alta qualità e sostenibile”: dal Castello di Ama ad Anselmi, dalla Tenuta di Biserno a Il Borro, da Boscarelli a Caiarossa, da Costanti a Duemani, da Emidio Pepe alla Fattoria di Fiorano, da Foradori a Guado al Tasso, da Le Macchiole a Marchesi di Grésy, da Monteverro a Montevertine, da Nino Franco a Oliviero Toscani, da Petrolo a Pio Cesare, dal Castello di Potentino a Tormaresca, da Triacca a Clemens Busch, dalla Maison Boizel a Les Graves de Viaud, da Pol Roger a Salomon Estate, per citarne solo alcune. Edizione all’insegna di “sperimentazione ed innovazione”, concetti declinati anche i due degustazioni particolari, “We are not ready yet”, dedicata alle componenti del vino e alle prove di botte, e “Oops! Error. Wine mistakes”, viaggio enoico attraverso quegli errori che hanno aperto, però, nuove strade. E ancora, i tasting “Hidden Treasures”, tesori della tradizione enoica dimenticati e recentemente riemersi, portavoce del proprio territorio d’origine che forse torneranno alla ribalta. E non mancheranno le grandi verticali, guidate dai produttori, come “The first 30 years of Granato” (Foradori), “Grüner Veltliner Der Ott” (Tenuta Bernhard Ott), “30 years Löwengang Cabernet” (Tenuta Alois Lageder), “Slate extreme Marienburg Fahrlay-Terrassen” (Clemens Busch), “Bòggina” (Petrolo) ed “Etna Rosso Doc San Lorenzo” (Tenuta Terre Nere), e spazio anche agli spumanti con “We love bubbles”. L’agenda di eventi sarà accompagnata, come da tradizione, da una rassegna gastronomica di pregio, e dalle partnership con Demeter, il marchio internazionale che controlla e certifica il lavoro e i prodotti degli agricoltori che praticano la coltivazione biologico-dinamica, dell’associazione presieduta da Alois Lageder, e, tra le altre, con Riedel-The Wine Glass Company. Infine, anche quest’anno Lageder devolverà una parte del ricavato all’associazione umanitaria Casa della Solidarietà (CdS), che aiuta persone in difficoltà, anziani, bambini e giovani provenienti da situazioni familiari difficili, adulti condannati ed ex-detenuti, senzatetto e disoccupati, persone con problemi psichici o con dipendenze, cittadini stranieri o rifugiati trovano nella CdS un aiuto e un posto dove vivere.
Negli stessi giorni, a Villa Favorita a Sarego, Vicenza, è di scena anche a VinNatur, e anche qui edizione n. 15 (14-16 aprile, www.vinnatur.org), con oltre 150 produttori provenienti da tutta Italia, ma anche da Austria, Francia, Germania, Slovenia e Spagna, che “porteranno i loro vini prodotti nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali”, come nello spirito dell’associazione VinNatur, nata nel 2006 per volontà di Angiolino Maule, che nella kermesse, in un convegno, farà anche il punto sul suo passato e sul suo futuro. Due le degustazioni in programma (il 14 e 15 aprile): la prima sulla capacità di invecchiamento dei vini naturali anche in assenza di solforosa, la seconda incentrata sulla loro mineralità. E, ancora, novità della creazione di sei percorsi tematici: i nuovi produttori (20), i rifermentati in bottiglia, gli orange wines, no solforosa, i vini “fatti a mano” ed i vini vulcanici. Ma anche l’ampliamento dell’area dedicata alla ristorazione, con le pizze de La Zangola, i formaggi e salumi de La Casara, i prodotti della Fattoria Valli Unite, le specialità di Tagliati per il gusto e i piatti dei ristoranti Basil & Co. e de Il Callianino. Il tutto accompagnato dalle birre artigianali di Morgana birra col fondo e del Birrificio Hof Ten Dormaal.
Infine, last but not least, con un piede dentro e uno fuori da Vinitaly, ci sono i produttori di Vi.Te-Vignaioli e Territori (www.vignaiolieterritori.it), che oltre al loro spazio dedicato dentro “Vi.Vi.T” (Vigne Vignaioli Terroir), il salone dei vignaioli naturali all’interno della fiera veronese, porteranno 107 vignaioli nell’AreaVite18, il 15 aprile al Crowne Plaza Hotel di Verona, a due passi da Veronafiere. Un “super party” diviso in due momenti: la degustazione libera di due vini per ciascun vignaiolo di Vi.Te; e fino a mezzanotte la festa vera e propria con i vignaioli di Vi.Te ed una cena riservata. “L’idea - spiegano gli organizzatori, cantine come Arianna Occhipinti, Caiarossa, Cos, Emidio Pepe, Foradori, Pian Dell’Orino, Radikon, San Fereolo, Tenuta di Valgiano e Tenute Dettori, per citarne solo alcune - è quella di dare vita ad un appuntamento che possa celebrare i vini naturali in un contesto fuori dagli schemi tradizionali. Vi.Te. oggi riunisce i migliori vignaioli naturali italiani, senza bisogno di un leader, ma nella ricchezza di storie e idee, mani e territori, che nella loro individualità e autenticità compongono uno splendido mosaico, vivo e pulsante come la terra con cui dialoghiamo ogni giorno. Diversità, consapevolezza e presenza: ecco cos’è il vignaiolo naturale”.

Focus - Dal Premio Italia a Tavola a Bergamo a “Lambrusco a Palazzo” a Mantova, da Fish&Chef sul Lago di Garda a Vinum ad Alba, da “Centomani di questa Terra” all’Antica Corte Pallavicina ai mercati del vino visti da Nomisma-Wine Monitor all’Accademia dei Georgofili a Firenze, gli eventi in tutta Italia
Scorrendo l’agenda dal Nord al Sud del Belpaese, le #trentinowinefest, calendario di eventi dedicati ai vini più rappresentativi del Trentino, con la regia della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, è nel vivo con “DiVinNosiola, quando il vino si fa santo”, fino al 22 aprile, tra Trento e la Valle dei Laghi, con i riflettori accesi, sul Nosiola e il Vino Santo. A celebrarlo, la “Mostra DiVinNosiola” (fino al 14 aprile) a Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale del Trentino a Trento con protagoniste oltre 20 cantine e distilleria, come Cantina Toblino, Cavit, Distilleria Bertagnolli, Fondazione Edmund Mach, Gaierhof, Cantina La Vis, Cantine Mezzacorona e Vivallis. Ma, dal 6 aprile al 19 giugno, l’Enoteca ospita anche la mostra “Menu delle montagne” che accompagnerà il Trento Film Festival 2018, a cura di Aldo Audisio e del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, uno spaccato di storia di costume, un viaggio sulle tavole degli alberghi e dei ristoranti di molti Paesi del mondo, in diverse epoche e per diversi livelli sociali, dagli anni Sessanta dell’Ottocento a oggi, dove le montagne sono protagoniste con immagini e avvenimenti. Tornando a “DiVinNosiola”, tra le giornate clou, il 21 aprile le cene in cantina “Nosiola con gusto”, “A tutto Nosiola” fino al 22 aprile, un ricco calendario di degustazioni con i produttori, menu a tema, visite in cantina e nei vigneti, e l’“Ecorunning”, originale maratona attraverso le cantine del territori (www.tastetrentino.it). Restando in tema, in Friuli, torna l’edizione n. 6 dell’Ecomaratona del CollioBrda (Brda = Collio in sloveno), una corsa competitiva transfrontaliera che il 22 aprile attraverserà i più bei territori tra Italia e Slovenia snodandosi per 46,2 km prevalentemente sterrati delle magnifiche colline del Collio candidate a patrimonio Unesco, unendo a passo di corsa i territori dei Comuni di Cormons, Dolegna del Collio, Brda (Slovenia), San Lorenzo Isontino e Capriva del Friuli, i dei famosi vini bianchi del Collio, il Bosco di Plessiva, la cantina Ronco dei Tassi, l’acetaia Sirk della Subida, la cantina Russiz Inferiore, il Castello di Spessa e la Cantina Schiopetto (www.colliobrdatrail.it).
In Veneto, con 17 esposizioni enologiche, conosciute tradizionalmente come “Mostre del Vino”, che propongono un percorso enogastronomico unico, tra raffinate degustazioni di vini, passeggiate tra i vigneti e ricercati piatti della tradizione, accanto ad un ricco programma di eventi gastronomici, culturali e sportivi (Rive Vive, Sbecotando, Nordic Walking, Tarzeggiando & Canevando) e proposte esperienziali offerte dalla Rete di Imprese Prosecco Hills, nelle colline trevigiane è sbocciata “La Primavera del Prosecco Superiore” (fino al 10 giugno; www.primaveradelprosecco.it). Ma con la primavera è tornato anche “Sopra e Sotto i Colli Berici”, progetto della Strada dei Vini dei Colli Berici in collaborazione con il Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza, Consorzio Pedemontana Veneta e Colli e Svagācon ed il patrocinio della Regione Veneto, per scoprire le bellezze e i sapori del territorio che circonda la città di Vicenza (6-8 aprile; www.sopraesottoicolliberici.it), tra menu a tema negli agriturismi, escursioni in bicicletta, visite alle Ville venete, attività per bambini nelle fattorie didattiche, e ovviamente degustazioni di vini dai vitigni Cabernet, Merlot, Carmenére e Tai Rosso, accompagnati dal Bacalà alla vicentina, la Soprèssa Vicentina Dop, l’olio extravergine di oliva Dop Berico Euganeo, il miele ed i formaggi (un’occasione per una visita anche alla nuova Enoteca dei Colli Berici che il Consorzio aperta al pubblico a Palazzo Pisani a Lonigo: www.consorzio.bevidoc.it). A Bassano del Grappa, fino al 13 giugno, è tempo invece di Asparagi & Vespaiolo, con 21 ristoranti location di cene a tema e di Gala, con un concorso per giovani chef (il 9 maggio all’Hotel Ristorante Al Camin a Bassano), per la rassegna enogastronomica dedicata alla promozione dell’Asparago Bianco di Bassano Dop in collaborazione tra Consorzio di Tutela dei vini Doc Breganze, il Gruppo Ristoratori Bassanesi e il Consorzio per la Tutela dell’Asparago (www.ristorantibassano.com). Sapori tipici, tour in cantina e abbinamenti d’autore sono invece gli ingredienti dell’edizione n. 49 della Festa dei Vini Doc Gambellara fino all’8 aprile a Selva di Montebello, con protagonista ancora l’enogastronomia del territorio di Vicenza con i migliori vini del territorio e le specialità degli chef, promossa dal Comitato Festa del Vino di Selva di Montebello con il patrocinio della Regione Veneto sotto l’egida del Consorzio Tutela Vini Gambellara Doc, i vini vulcanici, dal Gambellara Classico Doc al Recioto di Gambellara Docg, e un confronto “Gambellara vs Durello” (www.comitatofestadelvino.it). L’8 aprile, Domìni Veneti portano alla scoperta della vallata di Marano, nella Valpolicella Classica, e dei suoi vini, con una passeggiata culturale tra i sentieri e i vigneti della vallata e pranzo-degustazione all’Enoteca della Valpolicella a Fumane, e per chi desidera, visita guidata di Cantina Valpolicella Negrar, tra bottaia d’autore e fruttaio storico, ed il caveau delle bottiglie da collezione, in cui è custodita la bottiglia del 1939 etichettata per la prima volta in Valpolicella con la dicitura Amarone (www.dominiveneti.it). Il 16 aprile la friulana Tenimenti Civa al ristorante “I Masenini” a Verona ospita la piemontese Marchesi di Barolo, in una verticale di annate storiche di Barolo con Ernesto Abbona (www.tenimenticiva.com - www.marchesibarolo.com). Torna anche “Bussolengo Amore di Vino”, a Bussolengo, in Piazza XXV Aprile dal 13 al 15 aprile 2018, una degustazioni guidata dagli enologi con numerose cantine e vini locali (www.larosadisanvalentino.org). E dal 22 al 27 aprile nuova edizione anche per Fish&Chef, le cene itineranti alla scoperta dei luoghi, dei gusti e dei profumi del Lago di Garda, rivisti e interpretati da alcuni dei più importanti chef italiani (22 aprile all’Hotel Lido Palace di Riva del Garda con Matteo Rizzo, del ristorante Il Desco di Verona; 23 aprile a La Casa degli Spiriti di Costermano sul Garda con Claudio Melis di In Viaggio - Claudio Melis Ristorante a Bolzano; 24 aprile con Anna&Oreste Corradi di Locanda Vecchia Pavia “Al Mulino” alla Certosa di Pavia) al Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera; 25 aprile al Regio Patio dell’Hotel Regina Adelaide di Garda con Terry Giacomello, del ristorante Inkiostro di Parma; 26 aprile a Palazzo Arzaga di Calvagese della Riviera con Alessandro Gilmozzi del Ristorante El Molin di Cavalese; e il 27 aprile, gran finale con alcuni degli chef del Dream Team gardesano, da Stefano Baiocco ad Alberto Bertani, da Annalisa Borella a Maurizio Bufi, da Isidoro Consolini ad Andrea Costantini, da Carmelo di Novo a Matteo Felter, da Massimo Fezzardi a Maria e Orietta Filippini, da Giuliana Germiniasi a Michele Iaconeta, Leandro Luppi, Andrea Mantovanelli, Fabio Mazzolini, David Cattoi e Roberto Stefani, all’Hotel Bellevue San Lorenzo di Malcesine), con la regia di Elvira Trimeloni, titolare dell’hotel Meridiana di Malcesine, e Leandro Luppi, chef e patron stellato del ristorante Vecchia Malcesine, con special partner la Guida Michelin e main sponsor il Consorzio Garda Doc (www.fishandchef.it).
In Lombardia, fino al 12 giugno, all’Osteria del Portone e Enò, la cantina del ristorante che si affaccia sul Castello di Melegnano, diventa sede eletta per le degustazioni proprio di vini Triple A, la più grande selezione di vini naturali di Milano (www.osteriadelportone.com). Bergamo, il 7 e 8 aprile, ospita invece il Premio Italia a Tavola, l’iniziativa promossa dalla testata online che ha preso il via a dicembre 2017 con il sondaggio online “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza”, suddiviso in 7 categorie. Tre, invece i convegni: il primo, il 7 aprile nella Sala Mosaico, sarà focalizzato su “Più formazione per ristoranti e hotel. Da un nuovo alberghiero alla laurea accoglienza”, con, tra gli altri, Patrizio Roversi, Enrico Cerea, chef del ristorante Da Vittorio (3 stelle Michelin), e Lino Stoppani, presidente Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi, con Alberto Lupini, direttore Italia a Tavola, con i rappresentanti di alcune delle più importanti scuole italiane di alta formazione (al termina la consegna degli Awards); “Il cibo del futuro. Economie circolari, trust-economie, globalizzazione: la corretta informazione al servizio dei consumatori”, sarà il tema del secondo, il 7 aprile sempre nella Sala Mosaico, moderato da Andrea Radic, vicedirettore di Italia a Tavola, con, tra gli altri, Marco Ceriani, fondatore di Italbugs, e i giornalisti Attilio Barbieri e Riccardo Lagorio; nel terzo l’8 aprile nella sede di Sant’Agostino dell’Università di Bergamo sarà invece affrontato il tema: “L’innovazione a sostegno dell’accoglienza”, con, tra gli altri, Maurizio Martina, ex ministro delle Politiche agricole, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi, Niko Romito, cuoco del ristorante Reale (3 stelle Michelin), Roberta Garibaldi, direttore scientifico East Lombardy, Umberto Bombana, cuoco del ristorante 8½ Bombana (3 stelle Michelin), Angelo Agnelli, ceo Pentole Agnelli, e Carlo Vischi, advisor di Grow the Planet-H-Farm. Quindi, sempre il 7 aprile, all’Accademia Carrara, l’inaugurazione della rassegna, a cura di Enrico De Pascale e Silvia Tropea Montagnosi, imperniata sul quadro di Evaristo Baschenis “Cucina con rami e fantesca”, seguita dalla premiazione dei vincitori del concorso fotografico “La Cucina e il cibo simboli di accoglienza”, e la tradizionale cena di gala al ristorante Da Vittorio-La Cantalupa a Brusaporto con una “super brigata” composta da cuochi stellati (Silvia Baracchi, Chicco e Bobo Cerea con Paolo Rota, Lorenzo Cogo, Enrico Derflingher e Gianni Tarabini, Riccardo Di Giacinto, Alfio Ghezzi, Filippo La Mantia, Luca Marchini, Rosanna Marziale, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Rocco Pozzulo e Seby Sorbello, Claudio Sadler, Ciccio Sultano, Viviana Varese), pizzaioli (Giovanni Santarpia, Giuseppe Vitiello) e pasticceri (Franco Aliberti, Federico Anzellotti, Vetulio Bondi e Paolo Sacchetti, Ernst Knam, Iginio Massari, Giuseppe Triolo), e ospiti d’onore tre cuochi di fama internazionale, come Umberto Bombana, Annie Féolde e Niko Romito (con la consegna dei Premi “Personaggio dell’anno; www.italiaatavola.net). Quindi Milano, dove il 14 e il 15 Aprile Novotel Milano Nord Ca’ Granda ospita FruttAmaMi by Sapere. Il Sapore del Sapere, un Festival multidisciplinare con dibattiti scientifici, testimonianze e liberi pensieri tra chi ama il cibo sano e di qualità e chi ha sposato un’alimentazione vegana, fruttariana, igienista e vegan-crudista, con illustri relatori e ospiti, showcooking, eventi di intrattenimento ed espositori etici (www.fruttamami.com). E dove, dal 17 al 22 aprile per la Design Week ed il Salone del Mobile 2018, la Maison di Champagne Perrier-Jouët Becoming, originale installazione luminosa realizzata da Luftwerk, il duo di artisti di Chicago che ha già lavorato su straordinari progetti di architettura come quelli di Renzo Piano, Frank Lloyd Wright e Mies van der Rohe, e che interpretano l’iconico motivo dell’anemone della bottiglia di Belle Epoque per creare un’esperienza digitale colorata che evoca i cicli della natura, in uno spazio immersivo che, nell’evento dOT (design Outdoor Taste), trasforma il sagrato della Chiesa di San Marco in un giardino 2.0, grazie alla speciale struttura pop-up che avvolge e cattura il visitatore (www.perrier-jouet.com). Ci si sposta, poi, a Mantova, dove saranno 70 le aziende produttrici con 200 Lambruschi, tra le migliori espressioni del territorio di Mantova, Modena, Parma e Reggio Emilia, le protagoniste di “Lambrusco a Palazzo” il 21 e 22 aprile all’Abbazia Polirone di San Benedetto Po, tra banchi d’assaggio, degustazioni come “Sfumature rosa… il mondo dei lambruschi rosati” e la “Master Class sul Lambrusco”, una “Verticale di Lambrusco … follia o realtà?” e una lectio magistralis per il re dei rossi frizzanti, ma anche un incontro sulla cultura del vino con i ragazzi delle scuole superiori, letture e laboratori creativi didattici per famiglie e bambini, visite guidate tra le bellezze architettoniche locali e le cinquecentesche cantine del monastero, con la regia di Onav e Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani (www.onav.it). Ma anche a Pavia, per la prima edizione de “Il Palio dell’Agnolotto”, il 22 aprile alla Tenuta Calcababbio a Pietra Dé Giorgi, dove i ristoranti del territorio si sfideranno per decretare il miglior agnolotto dell’Oltrepò Pavese, dopo una degustazione in abbinamento a una selezione di etichette Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc del “Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese” da parte di una giuria composta da Fabrizio Ferrari (chef del ristorante Unico, Milano), Silvano Vanzulli (docente per “Imparando con gli Chef” e dell’Istituto Santachiara di Stradella, precedentemente chef del Four Seasons Hotel, Brunelleschi Hotel, Windsor Hotel, Ristorante La Zelata) ed Ezio Gritti (chef del Ristorante Ezio Gritti), in collaborazione con la Onlus Chicco per Emdibir e la sua raccolta fondi per il progetto “Un chicco di grano o di teff” per il miglioramento sostenibile dell’alimentazione nella regione del Gurage, in Etiopia (www.tenutacalcababbio.it).
In Piemonte, a Torino si è aperto il Bocuse d’Or Europe Off 2018, un ricchissimo calendario di eventi che intrecciano cibo e cultura, aspettando la prima volta in Italia della selezione continentale del prestigioso concorso di alta cucina Bocuse d’Or (Torino, 11-12 giugno): dal 6 aprile al 16 giugno a Palazzo Reale si può visitare la Sala da pranzo di gusto neoclassico dei Savoia con un prezioso servizio da tavola orientale, mentre dal 10 aprile al 12 giugno si scoprono i mercati rinascimentali con le tele della Galleria Sabauda, e DiVino è un itinerario di “archeologia del vino” al Museo di Antichità, fino al 14 giugno; ma c’è anche Dolci Portici (6-8 aprile) con tutte le eccellenze del territorio torinese legate al cioccolato; dal 10 aprile al 4 giugno al Circolo dei lettori, vanno in scena i talk con protagonisti del mondo della cucina e della cultura, tra cui Antonia Klugmann, Gianni Oliva e Marco Trabucco, Clara e Gigi Padovani e Gianfranco Marrone; sempre ad aprile (5, 11, 19 e 26) e maggio (2,9,17 e 23) Gtt Gruppo Torinese Trasporti e Accademia Bocuse d’Or Italia propongono le Cene Gourmet sul ristotram nelle vie cittadine; infine, dalla città al territorio, il 14 aprile e 19 maggio c’è “A spasso nel gusto. Dal mercato al museo”, un percorso al Museo Ettore Fico di riscoperta del rito del cibo come socialità nel contesto urbano; fino all’8 aprile c’è anche la mostra al Museo Mallè di Dronero “Più fumetto che arrosto”, ritratti divertenti e irriverenti dei più famosi chef stellati del mondo a firma di Danilo Paparelli (www.bocusedoreuropeoff2018.it). Intanto, torna Or-TO, l’Orto Urbano di Torino, Nizza Millefonti, l’11 aprile a Eataly Lingotto, nell’anno di Terra Madre Salone del Gusto per brindare insieme (www.eataly.net). Il 6 aprile Bonzano Vini alla Tenuta della Mandoletta Casale Monferrato presenta in anteprima il nuovo progetto vinicolo coordinato da Donato Lanati, con la prima annata, la 2017, prodotta dall’azienda di quattri vini: la Barbarea Gajard, l’Armognan, un Bianco del Monferrato Doc, Hosteria Monferrato, un rosso Doc, e la Meridiana Rosato (www.bonzanovini.it). Al via anche l’edizione n. 12 di “Golosaria”, la rassegna itinerante tra gusti e luoghi del Monferrato che il 7 e 8 aprile alzerà il sipario sul Castello di Casale Monferrato, sul Castello di Uviglie e su 30 location tra le colline che si animeranno con eventi ad hoc declinando il binomio tra cibo e arte e il tema della passeggiata (www.golosaria.it). Intanto prosegue, tra Alba e Bra, anche l’edizione 2018 dell’Alba Music Festival con la rassegna Bacco & Orfeo, “concerti - aperitivo” dove la musica classica di alto livello si incontra con il grande vino del territorio di Langhe e Roero e di altre Regioni italiane, nell’affascinante Chiesa di San Giuseppe ad Alba e nel Coro della Chiesa braidese di Santa Chiara a Bra (fino al 15 aprile; www.albamusicfestival.com). Alba dove, da 42 anni si celebra la Fiera Nazionale Vinum (21 e 22, 25 aprile, e dal 28 aprile al 1 maggio; www.vinumalba.com), con una grande enoteca a cielo aperto e con la città che abbraccia le proprie eccellenze e le svela lungo le vie e attraverso le piazze, dai grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato al cibo di strada langarolo, ma anche con VinumInCantina, in alcune tra le più importanti cantine con un aperitivo preparato da grandi chef, VinumIncontra, con approfondimenti sul mondo del vino, presentazioni letterarie ed incontri interessanti in sala Beppe Fenoglio nel Cortile della Maddalena, e la regione vitivinicola delle Alpes-de-Haute-Provence con i suoi rosè come ospite. Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, insieme all’Associazione Albergatori e Ristoratori Astigiani e in collaborazione con l’Associazione Barbera&Barbere, ha lanciato invece la prima edizione di “Giovedì Vintage”, rassegna dedicata ai vitigni autoctoni del Monferrato, fino al 3 maggio in 27 ristoranti dell’astigiano, dove 30 cantine propongono Freisa, Ruché, Albugnano (Nebbiolo), Terre Alfieri (Arneis e Nebbiolo) e Grignolino, abbinati a menù speciali, curati dagli chef, che ne esalteranno le caratteristiche, piatto dopo piatto (www.viniastimonferrato.it).
In Emilia Romagna, ideato da Gianluigi Negri, prosegue “Mangia come ridi”, speciali cene in programma all’Antica Tenuta Santa Teresa di Parma, che proseguono con il comico Vito (13 aprile), in collaborazione con la onlus Fidenza per i bambini nel mondo (per ogni partecipante verrà devoluto un euro all’associazione (www.mangiacomescrivi.it). Il 9 aprile all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Zibelloè di scena l’edizione n. 7 di “Centomani di questa Terra”, l’evento annuale dell’Associazione culturale CheftoChef, promosso, quindi, dai migliori chef e produttori della Regione sul tema “I moderni artigiani fanno scuola per l’anno del Cibo italiano”, con la degustazione di prodotti di qualità del territorio, show cooking e forum di discussione con illustri ospiti (www.cheftochef.eu). Intanto all’Enoteca Regionale Emilia Romagna a Dozza (Bologna) è nato “Emilia Romagna a tutto campo!”, un progetto di comunicazione e promozione del vino emiliano-romagnolo in Italia e nel mondo a cura dell’Enoteca ed il celebre sommelier romagnolo Luca Gardini (www.enotecaemiliaromagna.it), che sviluppa in tre momenti: nel primo un gruppo di professionisti degustatori di vino, giornalisti e comunicatori italiani e stranieri si riuniranno per assaggiare alla cieca ciascuno una tipologia di vino tutti da un vitigno autoctono della Regione allo scopo di creare 11 squadre “monovarietali” dei migliori assaggi secondo ciascun degustatore (i risultati verranno svelati da “La Gazzetta dello Sport”, a Vinitaly 2018 come un vero e proprio campionato a squadre); a seguire, nel corso del 2018 ci sarà un evento di degustazione con protagonisti tutti i vini aperto al pubblico e con focus mirati a conoscere più da vicino le varietà in questione; infine, per tutto l’anno l’Emilia Romagna e i suoi vini verranno raccontati su web attraverso i principali social network e il blog dell’Enoteca. Il team di allenatori? Pier Bergonzi (Italia), Christy Canterbury (Usa), Fabrizio Carrera (Italia), Daniele Cernilli (Italia), Luciano Ferraro (Italia), Andrea Gori (Italia), Andrea Grignaffini (Italia), Antonio Paolini (Italia), Raoul Salama (Francia), Adua Villa (Italia), e Othmar Kiem (Austria). Le squadre? Pignoletto, Lambrusco di Sorbara, Fortana, Albana, Trebbiano, Spergola, Malvasia, Gutturnio, Lambrusco Reggiano, Ortrugo e Sangiovese. Il 22 aprile a Bertinoro torna invece l’appuntamento con “80 voglia di Romagna”, la grande festa del vino e dei vignaioli della Romagna, nella Rocca che domina dall’alto il borgo medievale con banchi d’assaggio con oltre 200 vini bianchi, rossi e rosé, raccontati direttamente i vignaioli provenienti da ogni angolo della Romagna, dall’Albana al Sangiovese, dal Famoso al Centesimino, con una selezione di prodotti locali d’eccellenza preparati dai food truck ASpasso Buona Romagna e Soul Kitchen, con la regia di Italia nel Bicchiere e del gruppo Romagna Gourmet (www.italianelbicchiere.it). In Toscana, Arezzo, dal 6 all’8 aprile torna a essere il palcoscenico dei migliori cibi di strada “su ruote” con “4Wheels”, l’evento promosso dall’associazione nazionale Streetfood, quella con la tendina, con una selezione dei migliori cibi di strada da tutto il mondo, un’edizione particolare, nei dieci anni di attività dell’associazione nata proprio ad Arezzo (www.streetfood.it). Il 9 aprile a Firenze all’Accademia dei Georgofili è di scena la presentazione del volume “Wine Marketing. Scenari, mercati internazionali e competitività del vino italiano - Edizione 2018”, con Denis Pantini, responsabile Nomisma-Wine Monitor, i produttori Lamberto Frescobaldi, Sergio Zingarelli, Guido Folonari e Donatella Cinelli Colombini, e Silvana Ballotta, ceo Business Strategies (www.winemonitor.it - www.bsnstrategies.com). A Siena, “Le politiche europee agroalimentari tra tutela del consumatore e valorizzazione del territorio” fino al 21 aprile sono al centro invece di un ciclo di seminari interdisciplinari all’Università di Siena al Santa Chiara Lab dell’Ateneo dedicati all’origine e qualità dei prodotti agroalimentari, alla politica del vino e gestione del territorio, ai principi della nutraceutica, ai nuovi progetti nel settore dell’alimentazione e alle politiche agroalimentari sostenibili (è previsto il riconoscimento di crediti formativi agli studenti per Attività utili all’inserimento nel mondo del lavoro; www.santachiaralab.unisi.it). Il 14 e il 15 aprile è tempo anche di “Selvaggia”, la Fetsa delle erbe spontanee, dei fiori e delle gemme in assaggio, al centro di talk show e di un mercato, a Castelnuovo in Garfagnana (www.turismo.garfagnana.eu).
In Umbria, il 21 e 22 aprile torna “Pic & Nic a Trevi. Arte, musica e merende tra gli olivi”, nella fascia olivata Assisi - Spoleto, recentemente premiata dal Ministero delle Politiche Agricole come Paesaggio Rurale Storico, una due giorni di iniziative all’aria aperta e degustazioni (www.picnicatrevi.it). Nelle Marche, la Famiglia Sartarelli, alla guida della storica cantina di famiglia, celebra i 50 anni della Doc del Verdicchio con il convegno “Verdicchio dei Catelli di Jesi, storia e futuro”, mettendo a confronto giornalisti ed esperti, da Riccardo Ceccarelli, storico marchigiano della Deputazione di Storia Patria per le Marche e dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, a Federico Castellucci, direttore generale onorario dell’Oiv-Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino e presidente della Federazione Nazionale Vitivinicola di Confagricoltura, da Ian D’Agata, senior editor di Vinous, a Paolo Massobrio, giornalista e autore de ilGolosario, dallo chef Mauro Uliassi, a Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, ed il sindaco di Jesi Massimo Bacci, il 20 aprile al Museo del Verdicchio dell’Azienda a Poggio San Marcello ad Ancona (www.museodelverdicchio.com). Nel Lazio, a Roma, prosegue “Di calice in calice”, il viaggio culturale e multisensoriale alla scoperta dell’Italia del vino rivolto ad appassionati di wine, arte e versi, promosso dal Punto Touring di Roma e dall’Associazione Culturale Sinopie con Magazzino Scipioni, l’esclusivo wine bar in via Degli Scipioni 30, con appuntamenti eno-culturali dedicati ai vini di cinque Regioni italiane con degustazioni guidate, incursioni letterarie e approfondimenti storico artistici, con un sommelier, una storica dell’arte, Martina Gatti, e una appassionata lettrice di vino e letteratura, Viviana Bello, che è poi l’ideatrice: prossimo e ultimo appuntamento il 10 aprile con le proposte enologiche della Sicilia (www.facebook.com/PuntoTouringRoma). Torna anche “La Città della Pizza”, un ricco calendario di convegni e incontri tematici per addetti ai lavori nell’evento ideato da Vinòforum (6-8 aprile al Guido Reni District; www.lacittadellapizza.it), dal mondo della critica a quello del web, dalle nuove tendenze in fatto di design e architettura alle dritte su impasti, cotture e condimenti, passando per gli abbinamenti più in voga del momento, con, tra gli altri, (con Laura Mantovano del Gambero Rosso, Enzo Vizzari de L’Espresso, Giuseppe Cerasa de La Repubblica, Paolo Marchi di Identità Golose, Luigi Cremona del Touring Club, Albert Sapere di 50 Top Pizza e i maestri pizzaioli Franco Pepe, Renato Bosco, Gino Sorbillo, Ciccio Vitiello e Diego Vitagliano, e per gli abbinamenti Teo Musso (Birra Baladin) ed il Consorzio Tutela Prosecco Doc. In Campania, a Sorrento, è tempo di Sirena d’Oro 2018, il premio per i migliori oli extravergini di oliva Dop, Igp e Bio italiani, dal 6 all’8 aprile tra l’Hotel Michelangelo, Sedil Dominova ed il Palazzo Municipale, con eventi ed iniziative legate all’Anno Nazionale del Cibo Italiano e al riconoscimento Unesco per l’Arte dei pizzaioli napoletani (www.comune.sorrento.na.it). In Puglia, il resort a 5 stelle Borgo Egnazia, dal 20 al 22 aprile ospita “Varvaglione 1921 - A question of taste”, alla scoperta della Puglia, territorio unico, e dei vini della cantina (www.varvaglione.com).
In tutta Italia, fino al 30 aprile, nei ristoranti InGruppo prosegue il progetto che rende l’alta gastronomia “prêt-à-manger”, con la possibilità di consumare menu completi di 20 grandi chef - dai tristellati Cerea del Da Vittorio e al super stellato Enrico Bartolini del Mudec di Enrico Bartolini, con la new entry di Giancarlo Morelli e del suo stellato Pomiroeu, per citarne solo alcuni - a costi prestabiliti (60 euro a persona o 120 euro da A’Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec; www.ingruppo.bg.it). E, dal 26 al 30 aprile, uno speciale tributo sarà dedicato al maestro Gualtiero Marchesi per l’Anno Nazionale del cibo italiano. Infine, “Citrus - l’Orto Italiano”, è l’azienda ortofrutticola di Cesena scelta come partner per la seconda edizione di “Limoni per la Ricerca”, iniziativa a favore della Fondazione Umberto Veronesi, fino al 22 aprile, in più di 2.500 supermercati di tutta Italia (www.citrusitalia.it).

Focus - Il gotha del vino mondiale, dalla Borgogna al Barolo, al Brunello di Montalcino, ma non solo, riunito nella Val d’Orcia patrimonio Unesco, per riflettere, in un “simposio” di alto livello, sul terroir: le “Giornate Giulio Gambelli” di Podere Forte
Il gotha del vino mondiale, dalla Borgogna al Barolo, dal Brunello di Montalcino, ma non solo, riunito nella Val d’Orcia patrimonio Unesco: succede il 13 aprile, con la prima edizione delle “Giornate Giulio Gambelli - Vini dei Luoghi, Gusto dei Luoghi”, una sorta di simposio di altissimo livello, dedicato alla memoria di Giulio Gambelli, il “maestro del Sangiovese”, promosso da Podere Forte, cantina fondata dall’imprenditore Pasquale Forte, diventata in pochi anni realtà di riferimento della emergente Doc Orcia, giovane territorio vinicolo che lambisce patrie nobili e storiche del Sangiovese, come Montalcino, Montepulciano ed il Chianti Classico.
Una chiamata a raccolta, quella di Forte, per riflettere sul legame tra vino, gusto, clima e territori, che ha coinvolto nomi di prim’ordine del vino di Francia e d’Italia: a parlare saranno personaggi come Aubert de Villaine, co-proprietario del mito di Borgogna Domaine de La Romanée Conti, Lydia e Claude Bourguignon, enologa lei, agronomo lui, e fondatori del Lams, Laboratoire Analyses Microbiologiques Sols, già nel 1990, realtà indipendente a servizio di agricoltori e viticoltori e da sempre in prima linea sul fronte della sostenibilità, e ancora Bernard Hervet, tra i più affermati consulenti di Francia, con realtà come Chateau de Meursault e Domaine Faiveley, ma attivo anche in California, e ancora, Jean Pierre Giraud, della storica e prestigiosa Tonnellerie Taransaud, e tanti altri importanti produttori di Borgogna, come Thibault Liger-Belair (Domaine Thibault Liger-Belair), Bruno Clavelier (Domaine Bruno Clavelier), Cyprien Arlaud (Domaine Arlaud), Martin Prieur (Domaine Jacques Prieur) e Bernard Bouvier (Domaine Bouvier), a fianco di alcuni dei più celebrati nomi del vino di Toscana e Piemonte, come Martino Manetti di Montevertine, e poi, da Montalcino, Giacomo Neri di Casanova di Neri, Andrea Costanti di Costanti, Lionel Cusin di Cupano, Giampiero Pazzaglia di Poggio di Sotto e Stella Viola di Campalto dell’Azienda Agricola San Giuseppe, e ancora Tommasso Marrocchesi di Bibbiano, nome celebre del Chianti Classico, Elisabetta Fagiuoli, storica prodruttrice di Vernaccia di San Gimignano con Montenidoli, e grandi barolisti come Alessandro Ceretto di Ceretto e Roberto Voerzo di Voerzio.
Una giornata di degustazioni e confronti, guidati dal produttore Pasquale Forte insieme al giornalista Carlo Macchi, per raccontare i territori di produzione e riflettere, attraverso il racconto del calice e dei produttori, sul presente e sul futuro del concetto di territorio, declinato anche nel piatto, nella cena di gala all’Osteria Perillà, ristorante fresco di stella Michelin con la cucina guidata dallo chef Marcello Corrado, sempre sotto l’egida di Podere Forte, in pochi anni diventata punto di riferimento di quella Val d’Orcia che, tra le altre cose, la celebre rivista Usa “Wine Enthusiast” ha inserito tra i suoi “Top 10 Wine Getaways of 2018” e che, con le Giornate Giulio Gambelli, diventa anche polo di ricerca e confronto culturale con i più grandi vini del mondo.
Info: www.podereforte.it

Focus - Dalla Lunetta Antinori a Firenze ad “Ambrogio Lorenzetti” a Siena, dal Sagrantino negli affreschi di Montefalco al “Prosecco & Superiore ai Carraresi” a Treviso: ultimi giorni per visitare le grandi mostre in agenda con il fil rouge del wine & food
Dalle città d’arte Firenze a Siena, attraversando la campagna che le circonda “disegnata” dai filari del Chianti e del Chianti Classico, da Montefalco, nobile patria del Sagrantino, il vino di San Francesco, fino a Treviso, tra le colline del Prosecco Superiore, le bollicine del momento, sono tante le grandi mostre in Italia segnalate da WineNews nell’agenda degli eventi con il fil rouge del wine & food. Tra quelle da non perdere, fino all’8 aprile al Museo Nazionale del Bargello a Firenze, c’è “Da Brooklyn al Bargello: Giovanni della Robbia, la lunetta Antinori e Stefano Arienti”, l’esposizione della Lunetta con la “Resurrezione di Cristo” di Giovanni Della Robbia, capolavoro del Rinascimento italiano di proprietà del Brooklyn Museum of Art di New York rientrato in Italia dopo oltre un secolo grazie a Marchesi Antinori, la storica famiglia del vino italiano che, merito di una storica circostanza, lo commissionò nei primi del Cinquecento e oggi lo ha restaurato nel solco di una lunga tradizione di mecenatismo culturale, che vede anche una nuova, e doppia, committenza, grazie all’Antinori Art Project: “Scena Fissa”, un’opera dell’artista italiano Stefano Arienti esposta al Bargello accanto alla robbiana, che rilegge ed interpreta, ed “Altorilievo”, installazione site-specific dello stesso artista nella Vinsantaia dell’avveniristica Cantina Antinori nel Chianti Classico (www.antinoriartproject.it). Da una città d’arte all’altra, e da una grande mostra all’altra, a Siena, nel complesso del Santa Maria della Scala, la mostra dedicata ad “Ambrogio Lorenzetti” è l’occasione per ammirare o ri-ammirare il capolavoro di uno dei più grandi maestri della storia dell’arte che raffigura la campagna toscana, per eccellenza: “Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo”, in città ed in campagna, in Palazzo Pubblico, affrescati nel 1338-1339 (prorogata fino all’8 aprile; www.mostralorenzetti.it).
Ma tra i capolavori del Rinascimento italiano ci sono anche gli affreschi con “Le storie della vita di San Francesco” nella Chiesa di San Francesco a Montefalco, e, tra i particolari del ciclo di Benozzo Gozzoli, “I Grandi Francescani” Petrarca, Dante e Giotto, sono al centro di un importante progetto di restauro, con il cantiere aperto ai visitatori, da parte del Comune di Montefalco e finanziato da Caprai la cantina leader del territorio, già artefice della rinascita del Sagrantino, grazie ad un fundraising del celebre rosso umbro, in un cantiere aperto ai visitatori (www.comune.montefalco.pg.it - www.arnaldocaprai.it). “Prosecco & Superiore ai Carraresi” è invece la prima mostra mai realizzata, in programma fino al 1 maggio a Casa dei Carraresi a Treviso, per raccontare il vino simbolo della Marca Trevigiana, in un percorso espositivo ideato dall’imprenditore Paolo Lai e sviluppato con il coordinamento scientifico di Diego Tomasi del Crea-Ve, in collaborazione con la Fondazione Cassamarca, i Consorzi di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Montello e Colli Asolani e Prosecco doc, l’Associazione Italiana Sommelier del Veneto ed Unindustria Treviso (www.proseccoaicarraresi.it).

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