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La mania tutta britannica per le scommesse mette il menu del matrimonio del Principe Harry nel mirino. Tra i vini, sono destinate a crollare le quotazioni di Camel Valley, primo produttore inglese a ricevere il prestigioso “Royal Warrant”

Italia
Bob e Sam Lindo di Camel Valley

Nella Gran Bretagna in cui si scommette su qualsiasi cosa, dal nome del prossimo Presidente del Consiglio italiano a quello degli eredi al trono, niente e nessuno scampa alla logica del gioco, specie se di mezzo c’è la famiglia Reale. Così, con l’imminente matrimonio tra il Principe Harry e Meghan Markle, sui taccuini degli allibratori, o meglio sui siti di scommesse online, a scatenare la curiosità è il menu del pranzo di nozze, con la scelta dei vini a catalizzare l’attenzione di molti. Chapel Down, il più noto dei produttori britannici, nel Kent, è quotata 1:2, quella di Windsor Park, le bollicine di sua Maestà, sono invece quotate 1:4, mentre quella di Camel Valley, azienda della Cornovaglia fondata nel 1989 da Bob Lindo, ed unica Dop aziendale del Regno Unito, è data 1:5. Quota che, però, è destinata a scendere vertiginosamente.
Camel Valley, infatti, è diventato ufficialmente il primo produttore inglese a ricevere il prestigioso Royal Warrant, la garanzia reale riservata a brand di primissimo piano come Martini, Bollinger, Pol Roger, Pimm’s, Cognac Hine. Come spiega bene il magazine Uk “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com), solo chi è fornitore della Famiglia Reale da anni può fregiarsi di tale titolo, ma solo se indicato dalla Regina, dal duca di Edimburgo o dal principe di Galles, anche apponendo lo stemma reale accompagnato dalla dicitura “By appointment”.

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