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Anteprime Toscana - Montalcino svela il millesimo 2013 del Brunello, solido e di grande prospettiva futura, più “grande annata” delle Riserva 2012, a dispetto del rating e delle stelle, ma la qualità resta alta e diffusa tra tutti i produttori

Una bella annata, specialmente in denominazioni che hanno la pretesa di offrire vini che sfidano il tempo, è quella che dice e non dice. O meglio, che lascia il naso ed il palato dell’assaggiatore giudicare e, soprattutto, proiettare il vino nel futuro. È un po’ questo il senso della degustazione del Brunello 2013, un’annata ingiustamente a quattro stelle (per quanto il rating continui ad avere un senso). La sostanziale regolarità climatica del millesimo in questione ha regalato una materia prima ineccepibile, capace di produrre vini dall’importante proiezione futura. I profumi sono forse l’elemento più leggibile con note fruttate e floreali ad incrociare cenni più sanguigni e di pietra focaia. Le progressioni gustative mostrano una leggibilità più rarefatta, ma le strutture tanniche sembrano davvero in grado di distendersi ottimamente nel tempo e le verve acide sono davvero profondo e anch’esse a garanzia di evoluzioni future decisamente positive.
Storia diversa per le Riserva 2012, annata ingiustamente a cinque stelle, che invece propone vini maturi, già pronti, più monocordi, dotati di meno complessità, tannini ormai risolti, e probabilmente, dalla vita più breve. Mostrano in sostanza i limiti di una vendemmia che, con un anno di affinamento in più, esprime in molti casi una certa stanchezza (www.consorziobrunellodimontalcino.it).

E veniamo ai vini individuati da WineNews. Naso dalle belle sensazioni ferrose e floreali per il Brunello di Montalcino 2013 di Canalicchio di Sopra dal gusto pieno e sapido. Spezie, fiori, erba e terra nei profumi del Brunello di Montalcino 2013 di Capanne Ricci dalla bocca suadente e ben ritmata. Elegante e ben sostenuta da appropriate note boisé il sorso del Brunello di Montalcino La Casa 2013 di Caparzo, che profuma di sottobosco e pietra focaia. Note di cioccolato e pepe accompagnano un frutto rigoglioso nel Brunello 2013 di Caprili, dallo sviluppo intenso e generoso. Probabilmente, con le sue oltre 230.000, è il Brunello di Montalcino a “grande tiratura” più intrigante: succosa e bilanciata la versione 2013 di Col d’Orcia. Sapido in bocca e preciso aromaticamente il Brunello di Montalcino 2013 di Corte dei Venti. Forse una delle migliori versioni mai uscite per il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2013 de Il Marroneto. Pieno e non privo di carattere il Brunello di Montalcino 2013 de Il Poggione. Raffinato dalle note aromatiche sussurrate e dalla progressione gustativa ricca di contrasti il Brunello di Montalcino 2013 de Le Chiuse. Grande espressività aromatica, tra fiori, erbe e leggeri cenni ferrosi per il Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2013 de Le Ragnaie che ha nella sua leggiadria gustativa un punto di forza senza eguali. Balsamico e dal fruttato rigoglioso il Brunello di Montalcino 2013 di Lisini, un vino generoso e solare. Tonalità dolci sia al naso che in bocca per il Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2013 di Mastrojanni, dal sorso ancora da farsi completamente ma dotato di grande forza. Un Brunello 2013 capace sempre di colpire per la sua struttura esile ma di bella sostanza e il suo gusto articolato e sapido: Pietroso 2013. Bellissime tonalità olfattive, tra il frutto fragrante e la rosa, per il Brunello di Montalcino 2013 di Poggio di Sotto, dalla progressione gustativa ampia e succosa. Una versione 2013 che anche per La Cerbaiola significa forse una delle migliori mai prodotte: naso profondo e bocca succosa per Salvioni 2013.
Ed ancora, colpisce il naso di erbe aromatiche del Brunello di Montalcino Riserva 2012 Ugolaia di Lisini, dal sorso succoso, frutto croccante e finale balsamico. Concentrato, su note dolci di rosa e frutti di bosco il Brunello di Montalcino Riserva 2012 Vigna del Lago di Val di Suga, ancora un po’ troppo legno ma dal sorso gustoso e piacevole. Frutto maturo, complessivamente armonico e rotondo, è come sempre centrato il Brunello di Montalcino Riserva 2012 Poggio alle Mura di Banfi. Naso di mora in confettura e sottobosco, appagante, gustoso e verticale in bocca, tra le certezze il Brunello di Montalcino Riserva 2012 Vigna Nastagio di Col d’Orcia. Forse il più sorprendente, sempre che di sorpresa si possa parlare quando si scrive del Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Poggio di Sotto: ricco e pieno di sfumature, dalla viola all’agrume fino a leggeri sentori di tabacco, in bocca è ritmato e fa venir voglia di berne ancora ed ancora. Infine, il Brunello di Montalcino Riserva 2012 Canalicchio di Sopra, dal naso di piccoli frutti rossi e note minerali, la bocca è fresca e avvolgente, il sorso sapido ed appagante.

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