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Il Premio Giulio Gambelli 2018 va all’enologo Luigi Sarno della Cantina del Barone di Cesinali (Avellino): è il suo lavoro che quest’anno per vitigno, annata e territorio ha rispecchiato maggiormente l’idea di vino del grande “maestro del Sangiovese”

Italia
Luigi Sarno, enologo e proprietario della Cantina del Barone di Cesinali di Avellino

“Rispetto ed esaltazione delle tipicità di ogni singolo vitigno, delle caratteristiche del territorio e delle peculiarità dell’annata”: l’idea di vino del grande “maestro del Sangiovese” quest’anno ha trovato degno rappresentante nel lavoro di Luigi Sarno, enologo e proprietario della Cantina del Barone di Cesinali (Avellino), a cui è andato il Premio Giulio Gambelli 2018, riconoscimento istituito nel 2012 dall’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana - Aset e dal blog network “I Giovani Promettenti”, per premiare giovani enologi under 40 che onorano coi loro vini la memoria e la filosofia enologica di “Bicchierino”, come era soprannominato Gambelli, per l’innato talento e la particolarissima sensibilità nell’assaggio (e padre di molti dei vini mito della Toscana, firma di tante etichette di prestigio del Chianti Classico e del Brunello di Montalcino, Giulio Gambelli aveva imparato il mestiere da un maestro d’eccezione come Tancredi Biondi Santi, autore di una delle bottiglie forse più rappresentative del vino italiano: il Brunello di Montalcino Riserva 1955).
La consegna di scena ieri a Montepulciano nell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano. Campano classe 1983, al timone dell’azienda di famiglia dal 2008, Luigi Sarno è stato scelto fra i candidati in gara da tutta la Penisola per l’impronta dei suoi vini: “Negli anni ho sempre ricercato la coerenza nei miei vini cercando di interpretare l’andamento stagionale a favore di un prodotto lineare nella sua complessità aromatica, data da tanti piccoli odori ma senza una accentuata prevalenza del varietale. Un vino rappresentativo della sua terra di origine, nitido, aggraziato ed elegante, ottenuto riducendo il più possibile interventi invasivi”.
Al vincitore un assegno da 1.500 euro, possibile grazie al contributo di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli è stato amico e consulente: Bibbiano, Fattoria Rodàno, Il Colle, Montevertine, Ormanni e Poggio di Sotto. Partner del premio il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio della Denominazione di San Gimignano.

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