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Volumi poco mossi (+0,4%), ma nuovo record in valore per lo Champagne, con un giro d’affari di 4,9 miliardi di euro nel 2017: export a +3,5%, e “tirano” soprattutto i Paesi extra-Ue (+9%, a 77 milioni di bottiglie), a discapito dell’Europa

Italia
Cresce meno del previsto lo Champagne nel 2017

307,3 milioni di bottiglie, con un incremento anno su anno modesto (+0,4%) in volume, ma un aumento in valore che, complice anche un aumento dell’export del 3,5%, portano il giro d’affari complessivo alla cifra monstre di 4,9 miliardi di euro: ecco, in sintesi, il 2017 appena trascorso per le bollicine più famose e prestigiose del mondo, quelle francesi della Champagne, secondo i dati diffusi oggi dal Comité Champagne (www.champagne.fr). Con la crescita del 2017, le esportazioni hanno raggiunto la quota del mercato domestico, con 153,6 milioni di bottiglie che vanno, più che in passato, soprattutto nei paesi extra-europei, il cui import di bollicine transalpine è cresciuto del 9% nell’anno recentemente conclusosi, a 77 milioni di bottiglie, mentre nel contempo calano sia il mercato domestico (-2,5%, a 153,7 milioni di bottiglie) che quello comunitario (-1,3%, a 76,6 milioni). Un risultato, quello sui mercati extreuropei, che secondo Jean-Marie Barillère, presidente Union des Maisons de Champagne e co-presidente Comité Champagne è dovuto “all’esportazione e alla valorizzazione delle sue cuvée”.

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