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San Leonardo 2013, Torgiano Rosso Riserva 2012 Lungarotti, Montiano 2015 Falesco, Primitivo di Manduria Es 2015 Gianfranco Fino: ecco il podio 2018 della speciale Top 100 di Gentleman, che incrocia ogni anno i punteggi delle guide del vino italiane

Italia
San Leonardo 2013, Torgiano Rosso Riserva 2012 Lungarotti, Montiano 2015 Falesco, Primitivo di Manduria Es 2015 Gianfranco Fino: ecco il podio 2018 della speciale Top 100 di Gentleman

San Leonardo 2013, Torgiano Rosso Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2012 di Lungarotti a pari merito con Montiano 2015 di Falesco e infine Primitivo di Manduria Es 2015 di Gianfranco Fino rappresentano il podio della speciale classifica dei migliori vini rossi italiani che la rivista Gentleman, il mensile di Class Editori (www.classlife.it), stila ogni anno incrociando i voti della principale guide italiane. Quest’anno le guide considerate comprendevano “I vini di Veronelli” del Seminario Veronelli, la “Guida essenziale ai vini d’Italia” di Daniele Cernilli, l’“Annuario dei migliori vini italiani” di Luca Maroni, “Vitae” dell’Associazione Italiana Sommelier, “Bibenda” della Fondazione Italiana Sommelier, “Vini d’Italia” del Gambero Rosso e “Slow Wine” di Slow Food, tutte analizzate per uniformare le diverse scale di giudizio usate.

Insieme alla celebre classifica dei migliori vini rossi italiani c’è anche quella dedicata alle bollicine, ai bianchi e ai vini dolci. Le prime posizioni delle tre selezioni sono lo spumante Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2006, l’Alto Adige Terlano Sauvignon Quarz 2015 della Cantina Terlano e l’Alto Adige Gewürztraminer Terminum 2014 della Cantina Tramin, che, insieme al San Leonardo 2013, consacrano a sorpresa il Trentino Alto Adige come miglior regione enoica del 2018, capace quest’anno di spodestare le più celebrate e conosciute Piemonte e Toscana.

Analizzando il risultato nel dettaglio, nella classifica dei vini rossi quelli figli di vitigni alloctoni sono soltanto 28, mentre tra i 72 autoctoni prevalgono i Barolo (13), seguiti dagli Amarone (12) e infine dai Brunelli (5); inoltre la Toscana batte il Piemonte 25 etichette a 19. Per quanto riguarda i bianchi, il Friuli è la regione maggiormente rappresentata (con 20 etichette rispetto alle 14 altoatesine. “Colpisce la totale assenza della Sicilia - commenta il mensile - e fa meditare il fatto che tra i primi 50, i bianchi interamente autoctoni siano soltanto 18. Fra gli spumanti Trentino e Franciacorta si dividono le prime 6 posizioni, concedendo posto solo a un altoatesino, due Prosecco e un Oltrepò Pavese.

L’incrocio con la più rilevante critica enologica internazionale, invece, suona tutta un’altra musica: confrontando le guide italiane con le valutazioni di Wine Spectator, The Wine Advocate, di James Suckling e, da quest’anno anche di Vinous.com, si ricava una top five quasi tutta toscana, con la sola eccezione di Barolo. La posizione n.1 va a I Sodi di San Niccolò 2013 di Castellare di Castellina, seguita da Solaia Toscana 2014 di Marchesi Antinori, Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2010 di Col D’Orcia, Barolo Ornato 2013 di Pio Cesare e infine il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2013 di Rocca delle Macie.

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