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Allegrini 2024

Lugana, denominazione in netta crescita sui mercati, e sempre più attrattore di investimenti da altri territori, Valpolicella in primis. E ora, da rumors WineNews, in arrivo sul territorio anche uno dei nomi top dell’Amarone (e non solo) Allegrini

Italia
I vigneti del Lugana, territorio su cui puntano sempre più le realtà top del vino italiano

Territorio troppo spesso fuori dai riflettori della stampa di settore italiana anche per le caratteristiche del suo mercato, decisamente glocal, che si concentra nella zona di produzione, in Italia, e che per l’80% è fatto di export (il 40% di tutta la produzione finisce in Germania), il Lugana, denominazione storica (ha festeggiato i 50 anni nel 2017) a cavallo tra Veneto e Lombardia, sta vivendo una seconda giovinezza. Lo dicono i numeri. Le quotazioni per un ettaro di Lugana sono ormai intorno al valore importante di 250.000 euro, secondo stime di WineNews (https://goo.gl/yAH7dG), la denominazione, che si sviluppa su 1.586 ettari vitati, in 5 comuni (Desenzano del Garda 36%, Pozzolengo 32%, Peschiera sul Garda 14%, Sirmione 10% e Lonato del Garda 9%), ha raggiunto una produzione superiore ai 15 milioni di bottiglie, e un valore sul mercato di oltre 66 milioni di euro). Lugana che, nelle sue diverse espressioni, (il “base”, che rappresenta il 90% della produzione, il Superiore, la Riserva, la Vendemmia Tardiva e lo Spumante, ndr), tutte legate al Trebbiano di Lugana (o Turbiana, ndr) vede costantemente il sold-out della sua produzione annuale, sostiene il Consorzio del Lugana (https://goo.gl/juRo3K), che rappresenta oltre il 90% dei produttori del territorio. Zona che è storicamente anche “feudo” di tante importanti cantine del Veneto, soprattutto della Valpolicella, ma non solo, come Zenato, che è presente sul territorio dal oltre 50 anni, a nomi come Tommasi, Gerardo Cesari, e ancora il Gruppo Italiano Vini o Motresor, per citarne alcune. E gli investimenti continuano ad arrivare. Ultimo, in ordine di tempo, quello di Santa Margherita, una delle realtà più importanti del vino italiano, che nell’estate del 2017 ha acquisito la maggioranza di una della cantine leader del territorio, Cà Maiol, azienda con 140 ettari vitati, ed una produzione intorno a 1,5 milioni di bottiglie (https://goo.gl/Vrk4tg). E ora, da rumors di WineNews, un altro gruppo di primissimo piano starebbe per mettere i piedi nel Lugana, ovvero Allegrini, marchio storico dell’Amarone della Valpolicella e oggi realtà articolata in alcuni dei più importanti territori del Belpaese (oltre 100 ettari di vigneti nella Valpolicella Classica, 16 a Montalcino, di cui 8 a Brunello, con San Polo, e 50 a Bolgheri, con Poggio al Tesoro, www.allegrini.it), prossimo ad acquistare un’azienda di primo piano del Lugana. Territorio che, dunque, si conferma sempre più tra i massimi attrattori di investimento nel panorama del vino italiano di oggi.

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