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Forse non tutti sanno che … Napoli è la seconda città più vitata d’Europa e custodisce viti a piede franco. Il Festival delle Vigne Metropolitane, nato per valorizzare il vigneto cittadino, chiude il 27 gennaio alla Real Vigna di Capodimonte

Forse non tutti sanno che … Napoli è la seconda città più vitata d’Europa, dopo Vienna e prima di Parigi, e custodisce viti a piede franco, ossia senza l’impiego della vite americana come portainnesto del vitigno: una rarità resa possibile dal terreno vulcanico tipico della città partenopea. Ed è proprio per diffondere questa conoscenza che è nato il Festival delle Vigne Metropolitane di Napoli, un mese di celebrazioni (che si chiuderà il 27 gennaio) che vuole seguire l’esempio di valorizzazione già ben tracciate da Parigi, con la Fête des Vendanges de Montmartre, giunta all’84esima edizione, e da Torino, dove la Vigna della Regina è nata dalla virtuosa collaborazione tra pubblico, la Soprintendenza del Piemonte, e privato, con l’azienda di produzione vitivinicola.
La prima edizione del Festival (www.festivalvignemetropolitane.it) ha promosso i vigneti esistenti tra Posillipo, Agnano, Chiaiano e i Camaldoli, con un ottimo riscontro tra il pubblico e gli addetti ai lavori; con la seconda edizione, invece, si sono accesi i riflettori sulla Real Vigna del Giardino dei Principi, storico vigneto che era collocato all’interno della cosiddetta Delizia Reale a Capodimonte, le cui antiche tracce documentali risultano presso l’Archivio dell’Orto Botanico: “Il Giardino dei Principi, parte integrante della Delizia reale, ospitava alberi da frutta, agrumeti, un vivaio e - a mezzogiorno del Casino, a ridosso della muratura - una grande vigna”.
Dopo 30 giorni di itinerari degustativi fra le cantine della zona e i vigneti cittadini, il festival si concluderà proprio al Cellaio nel Real Bosco di Capodimonte l’ultimo sabato di gennaio con l’assaggio dei vini prodotti dalle Vigne Metropolitane e una conferenza dedicata a “Il recupero e la valorizzazione delle Vigne storiche”: fra gli interventi in scaletta, è previsto anche quello di Piero Mastroberardino, che illustrerà il case history del vino “Villa dei Misteri”, progetto nato nel 1996 in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei, e quello di Leonardo Ancona, responsabile del Parco dell’Acquedotto Carolino, che spiegherà il progetto di ripristino della coltivazione e della gestione dell’antica vigna borbonica denominata “Vigna di San Silvestro” nella Reggia di Caserta.

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