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L’Italia del vino cresce a ProWein: Belpaese ancora n. 1 nella fiera top del vino internazionale. A Düsseldorf (18-20 marzo) 1.700 gli espositori italiani. Il dg Marius Berlemann: “la nostra forza è il format solo business, e cresciamo in Asia”

Italia
Italia ancora protagonista a Prowein 2018, con oltre 1700 espositori

C’è molta Italia, come sempre, nell’edizione n. 25 di ProWein, la più importante fiera internazionale del vino, di scena a Düsseldorf dal 18 al 20 marzo. Il Belpaese è, ancora una volta, il primo per partecipazione e presenze, con 1.700 aziende in una fiera che ospiterà 6.700 espositori da tutto il mondo. Momento di business concreto, soprattutto, ma anche di riflessione su quello che sta succedendo nel mondo del vino, con l’edizione n. 2 del Business Report della ProWein, realizzato in collaborazione con la prestigiosa Università di Geisenheim, che coinvolgerà più di 1.500 produttori e distributori da tutto il Pianeta, per una fotografia completa e aggiornata sull’attuale situazione economica, sui mercati consolidati e in crescita, sui canali di approvvigionamento e di marketing del futuro e sullo sviluppo dei canali di vendita. Lettura fondamentale, ovviamente, anche per le cantine italiane, che hanno visto crescere costantemente la loro presenza in una kermesse ormai tra le prime del settore, e che nel 2017 ha visto l’affluenza di 58.500 visitatori specializzati. Nel 1994 erano 29 le aziende italiane vitivinicole espositrici, per arrivare al “plotone” di 1.600 della scorsa edizione (www.prowein.it). Una forza paragonabile solo a quella della Francia (1.500 espositori nel 2016), seguita dai padroni di casa della Germania (1.000), i Paesi d’Oltremare (600), Austria, Spagna e Portogallo.

E, come sempre, anteprima di “ProWein”, al Congress Center della Messe Düsseldorf, sarà di scena il tasting dei “Tre Bicchieri”, con una selezione dei vini premiati dalla Guida Vini d’Italia 2018 del Gambero rosso.
“A ProWein c’è il mondo del vino racchiuso in tre giorni - ha detto Marius Berlemann, direttore di ProWein, in una conferenza stampa di scena Roma - i 58.500 visitatori dello scorso anno provenivano da 131 Paesi, e più del 10% proveniva da Paesi extraeuropei e vogliamo ancor più focalizzarci su questi operatori. I 2/3 dei visitatori, secondo una nostra inchiesta, hanno poteri decisionali all’interno delle loro attività e un visitatore su due ha trovato nuovi fornitori”.

Tra le novità dell’edizione n. 25 di ProWein, termometro delle tendenze del mercato, si segnala il nuovo padiglione che ospita il trio di tendenza “craft spirits, craft beer e cider”. “Un sondaggio tra gli operatori specializzati svolto da Prowein - ha spiegato Berlemann - ha riscontrato che il 45% era interessato alla birra artigianale e il 39% ai liquori artigianali”.
Ci sarà anche uno spazio più ampio e completo per il settore biologico con una “Organic Lounge”, “con i vini bio che sono tra le tendenze da segnalare a livello globale, così come la voglia di vini più freschi e leggeri, soprattutto in Asia”, spiega a WineNews Berlemann.
Ma ci sarà anche uno stand del Governo giapponese sulla bevanda Sake e lo stand dell’Ungheria con i diversi tipi di acquaviti di frutta. “Saranno oltre 500 - ha rimarcato Nicole Funke, senior project manager e membro del team della ProWein - le iniziative in programma quest’anno alla Prowein. Riapre inoltre la Champagne Lounge che ospiterà complessivamente 150 marchi”, e che è testimonianza della grande attenzione che il mondo delle bollicine continua a calamitare, “una tipologia di vino in cui l’Italia è protagonista, soprattutto con il Prosecco - aggiunge Berlemann - e che è importante anche per aprire nuovi mercato”.

Quanto alla presenza italiana - ha osservato Berlemann - è cresciuta anche nella manifestazione ProWine China (che nel 2018 sarà di scena dal 13 al 15 novembre a Shanghai) e sta affacciandosi anche nell’ultima nata ProWine Asia (a Singapore dal 24 al 27 aprile 2018). “La chiave del successo di Prowein è di essere incentrata sulla strategia del b2b - ha osservato Armando Honegger, responsabile di ProWein in Italia - le aziende italiane in questa fiera, considerati i numeri, vedono il mondo”.
Cosa piace delle aziende del vino italiane ai buyer esteri? “I nostri vitigni autoctoni, la nostra storia. Abbiamo emozioni da vendere e siamo capaci di trasmetterle” - ha commentato Maria Sofia Darè Biancolin, presidente della Deutschland Sommelier Association (De.s.a) che sarà presente a ProWein con un suo stand, e nuova delegata per il Lazio delle Donne del vino.

Federico Pizzinelli

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