
Roma - 21 Dicembre 2017, ore 11:49
Nonostante la sonora sberla elettorale rimediata in uno Stato-fortezza come l’Alabama, e il sempre più evidente nervosismo dei media amici per l’inchiesta guidata dall’ex direttore dell’Fbi Robert Mueller, il Presidente Usa Trump festeggerà il Natale con il primo risultato concreto del suo mandato, ovvero una delle più vaste riforme fiscali degli ultimi decenni.
Un provvedimento che, in barba al tanto ululato “drain the swamp”, secondo tutti i commentatori finirà col portare benefici soprattutto alle grandi corporation e alle fasce più abbienti della popolazione, e che però include al suo interno anche un provvedimento apertamente dedicato alla produzione enoica d’oltreatlantico - il “Craft Beverage Modernization and Tax Reform Act” (https://goo.gl/SvQsRe) - che renderà con ogni probabilità molto più competitivo il vino domestico rispetto a quello importato, dato che include al suo interno dei benefici evidenti per le cantine dell’Unione, e in particolar modo per i produttori di più grandi dimensioni.
Tutte le cantine, indipendentemente dai propri volumi produttivi, riceveranno infatti crediti d’imposta pari a un dollaro per gallone (3,78 litri) entro i 113.400 litri, di 90 centesimi per i successivi 113.400 e di 53 centesimi e mezzo per la produzione compresa tra 226.800 e 2.835.000 litri, fino a un massimo di 451.700 dollari l’anno. Inoltre, la tassazione per i vini con un tasso alcolico compreso tra i 14 e i 16 gradi è stata ridotta da 1,57 a 1,07 dollari per gallone, con un risparmio di circa 1,2 dollari per cassa prodotta - e quest’ultima misura, evidentemente, sarà gradita soprattutto ai grandissimi produttori, visto che non prevede tetti.
Per i prossimi due anni, quindi, il vino americano godrà di un rilevante vantaggio competitivo nei confronti di quello d’importazione: un fattore di cui i produttori europei ed italiani non potranno non tener conto, particolarmente se il cambio tra dollaro ed euro dovesse inclinarsi a favore del secondo nel breve periodo.
25 Aprile 2018, ore 15:41
24 Aprile 2018, ore 19:16
24 Aprile 2018, ore 18:45
24 Aprile 2018, ore 17:51
24 Aprile 2018, ore 14:20
24 Aprile 2018, ore 12:46
24 Aprile 2018, ore 12:23
24 Aprile 2018, ore 10:04
23 Aprile 2018, ore 12:28
20 Aprile 2018, ore 16:17
24 Aprile 2018, ore 19:13
Un grande rigore nel campo dell'enogastronomia, una grande passione per le scalate, e un grande i...
24 Aprile 2018, ore 18:13
24 Aprile 2018, ore 12:27
Il ristorante migliore d'Europa? È il tre stelle Michelin Schloss Schauenstein di chef ...
24 Aprile 2018, ore 11:42
Che la ricchezza enogastronomica dell'Italia sia uno dei maggiori motori del turismo è un...
24 Aprile 2018, ore 10:01
Non è tutto rose e fiori, è il caso di dirlo, per il settore del florovivaismo italiano, ma i num...
06 Aprile 2018, ore 19:02
“Navigating Bordeaux 2017” by Liv-ex: aspettando i prezzi degli Châteaux, una br...
18 Gennaio 2018, ore 11:23
75 grandi formati per altrettanti lotti e i proventi a due charity californiane ...
29 Dicembre 2017, ore 16:23
Nella classifica dei 75 vini più entusiasmanti del 2017 stilata da Decanter, son...
04 Dicembre 2017, ore 20:02
“Opera Wine 2018”: i magnifici “107” di “Wine Spectator” (con 16 “new entry”. Ap...
10 Gennaio 2018, ore 11:22
Culla di grandi vini come il Brunello di Montalcino, e di realtà emergenti come ...
02 Febbraio 2018, ore 18:11
San Leonardo 2013, Torgiano Rosso Riserva 2012 Lungarotti, Montiano 2015 Falesco...
06 Aprile 2018, ore 17:24
Grandi e piccole cantine, etichette-mito e vini quotidiani, vecchie annate e alt...
28 Dicembre 2017, ore 11:02
Ancora bolle, possibilmente autoctone, più vini di nicchia e bio … il tutto unit...
27 Marzo 2018, ore 15:53
Sempre più incoming, focus sui mercati, Usa in testa (a cui è dedicata anche Ope...
04 Gennaio 2018, ore 15:52
Un regista unico che coordini le diverse realtà vitivinicole italiane. Ecco l’ob...
Analisi, ricerche e trend del mercato del vino a cura di WineNews
Sondaggio WineNews - È in Piemonte la cantina “ideale” nell'immaginario dei wine lover (seguito da Toscana e Veneto). E non è un vino ma un vitigno il loro preferito: Nebbiolo. Il sogno curioso? Lavorare per Antinori, Gaja o Masi
di Emma Lucherini
Sondaggio WineNews - Una “Cité du Vin” come a Bordeaux anche in Italia? È il sogno di 8 appassionati su 10, che la vorrebbero nella famosa e centrale Toscana (48%). Una strada per migliorare l'offerta di enoturismo in Italia (98%)
di Emma Lucherini