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Se lo Stato latita, il welfare arriva direttamente in vigna ed in cantina, almeno in quelle della Holding Terra Moretti, grazie al progetto “La nostra Terra”: i dipendenti al centro, tra servizi per le famiglie, formazione ed incentivazioni mirate

Italia
Vittorio Moretti, a capo della Holding Terra Moretti

Se lo Stato latita, il welfare arriva direttamente in vigna ed in cantina, almeno in quelle della Holding Terra Moretti, che proprio oggi, nella sede di Erbusco, nel cuore della Franciacorta, per i 50 anni di attività, ha presentato il progetto “La nostra Terra”, messo a punto con il supporto di Jointly, start-up che dal 2014 si occupa di welfare condiviso. Un paniere di servizi dedicati ai dipendenti dell’azienda, coinvolti nell’iniziativa sin dai suoi primi passi, anche grazie al lavoro del sociologo del lavoro Domenico De Masi, che va dalla gestione del tempo libero alla cura dei figli, passando per la soddisfazione delle diverse esigenze familiari. Ma è previsto anche un piano di formazione che abbina interventi personalizzati ad altri strutturati per settori di business e funzioni aziendali, con l’obiettivo di costruire percorsi su misura per ogni dipendente e, al tempo stesso, favorire la diffusione di metodi e strategie comuni. Un piano di incentivazioni mirate, in funzione di alcuni obiettivi individuali ed altri condivisi, con step programmati di verifica per monitorare l’avanzamento del percorso e scelte all’insegna di un’etica della trasparenza. Una piattaforma informatica in cui il singolo dipendente può costruirsi autonomamente e in modo flessibile il proprio percorso e, al tempo stesso, essere costantemente informato sull’evoluzione della propria azienda e delle altre aziende del gruppo.

“Sono le persone il patrimonio più importante del nostro gruppo - spiega Vittorio Moretti, a capo dell’azienda - ed è una scelta che in questi 50 anni ho sostenuto in prima persona e condiviso con le mie figlie. Del resto, le persone sono i primi destinatari della nostra visione di bellezza, sia in edilizia che nel vino e negli alberghi. E sempre le persone, con le loro competenze e la loro passione, sono gli artefici del successo dei nostri prodotti: progettare e realizzare un centro commerciale, o una struttura produttiva, richiede cuore e cervello così come creare una ottima cuvée o pensare a tutti gli aspetti che possano rendere un soggiorno in albergo un’esperienza indimenticabile”.

Oggi, Holding Terra Moretti, dopo la crescita degli ultimi anni, specie dopo gli acquisti, tra il 2016 e il 2017, dal gruppo Campari, di Teruzzi & Puthod e Sella & Mosca, conta più di 750 dipendenti, un fatturato consolidato complessivo che nel 2016 ha superato i 147 milioni di euro, una serie di aziende che spaziano dal settore edile (Moretti SpA) a quello vitivinicolo (Bellavista, Contadi Castaldi, Petra, Tenuta La Badiola, Teruzzi & Puthod e Sella & Mosca) e alberghiero (L’Albereta e L’Andana), distribuite in tre diverse regioni (Lombardia, Toscana e Sardegna).

“Proprio questa crescita dimensionale, insieme alla dilatazione geografica dei confini dell’attività del nostro gruppo, ha reso necessario sviluppare una politica di welfare condiviso - sottolineano Carmen, Francesca e Valentina Moretti - individuando strumenti e soluzioni che, pur nella differenza dei settori di buisiness, sottolineasse la visione comune che sta alla base di Holding Terra Moretti. In questo lavoro ci siamo fatti affiancare prima dal sociologo Domenico De Masi, che ci ha aiutato ad individuare i valori comuni alle nostre aziende. Quindi abbiamo interpellato direttamente i nostri dipendenti, chiedendo loro che evidenziassero le esigenze e i bisogni ai quali si attendevano potessimo dare una risposta. Infine è stata la volta di Jointly, che da un lato ci ha supportato nella individuazione dei criteri e delle aree sulle quali operare, dall’altro ci ha fornito lo strumento digitale ideale per tradurre il progetto in realtà”.

Il progetto, battezzato “La nostra Terra”, “è molto più di un titolo - continuano le sorelle Moretti - perché da un lato indica l’ambito comune e condiviso al quale si rivolge, dall’altro l’obiettivo e la direzione, come per un veliero che, navigando tra i mari, individua da lontano un punto di approdo. Si tratta ovviamente di un percorso, che andremo ad implementare e perfezionare nel tempo, anche con il coinvolgimento diretto non solo degli amministratori delle diverse società, ma degli stessi dipendenti. Vogliamo si tratti di uno strumento dinamico e flessibile, in grado di adeguarsi progressivamente al mutare delle esigenze, ma anche trasparente. Un modo nuovo di affrontare un tema, quello dell’attenzione alle persone che lavorano con noi e che sono chiamate a condividere, sia pure con ruoli diversi, la responsabilità del successo della nostra proposta. È una sfida comune, alla quale tutti insieme dobbiamo dare una risposta all’altezza della nostra visione e di quello che il mercato ci richiede”.

Info:www.terramoretti.it

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