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Ocm Vino e Promozione: ecco i progetti 2017-2018 finanziati sulla quota nazionale. Confagri Promotion (Confagricoltura) al top, seguita da Enotria Promotion, Dop in the World, Grandi Marchi e Italia del Vino Consorzio. Ma aleggia lo “spettro” Tar

Italia
Ocm Vino e Promozione, ecco i progetti 2017 - 2018 finanziati sulla quota nazionale

A poche ore dal primo ponte natalizio, con un ritardo ormai previsto di diversi mesi, visto il decreto per la presentazione dei progetti varato solo in agosto (https://goo.gl/DQG2Ft), è arrivata la graduatoria dei progetti finanziati con la quota nazionale dell’Ocm Vino promozione 2017/2018. Con un primo dato che balza agli occhi: dei 30,5 milioni di euro di budget a disposizione del Ministero delle Politiche Agricole (gli altri 71 dei 101 totali dell’Italia sono in mano alle Regioni, ndr), “risultano stanzianti per la realizzazione di progetti di promozione nazionali a valere sull’esercizio finanziario comunitario 2017/2018, euro 14.384.437.5”, si legge tra le righe del Decreto Direttoriale n. 88707 del 6 dicembre 2017 (https://goo.gl/i9jsJ7), firmato da Francesco Saverio Abate, importo che si spiega con le risorse andata a finanziare le seconde annualità dei progetti della graduatoria 2016/2017, sui cui pendono ancora le decisioni del Tar sui ricorsi, e i cui esiti, peraltro, secondo i rumors, potrebbero rimescolare le carte in tavola anche della graduatoria 2017/2018 appena pubblicata. Che, ad ora, in ogni caso, conta 12 progetti ammessi a finanziamento, dove spicca il risultato di Confagri Promotion Scarl (di Confagricoltura), che con ben 4 progetti finanziati (uno con 722.606 euro, uno con 1.732.215 euro, uno con 1.608.926 euro e uno da 2.399.945 milioni di euro), ha ottenuto per intero le somme richieste per un totale di 6,4 milioni di euro, che andranno ad attivare progetti di promozione per un valore complessivo di oltre 12,2 milioni di euro. A seguire, tra le realtà più finanziate, con due progetti (uno con 591.917 euro e uno con 2.072.594 milioni di euro) risulta la Enotria Promotion, che mette insieme oltre 2,6 milioni di euro per un valore totale dei progetti di 7,2 milioni di euro.
1,58 milioni di euro, su un progetto da 3,9 milioni di euro in totale, è il finanziamenti ottenuto dall’Associazione Dop in the World (la cui base associativa è composta sia da aziende agricole che grandi imprese di Piemonte, Val d’Aosta, Veneto, Lombardia, Friuli e Puglia). 1,5 milioni di euro (su un progetto da 3,75 milioni di euro) il finanziamento ottenuto dall’Ati Pellegrini & Friends, 1,37 (su un progetto da 3,8 milioni di euro totali) quello andato all’Istituto Grandi Marchi (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido e Umani Ronchi), 589.040 euro (su due progetti dal valore complessivo di oltre 1,4 milioni di euro il finanziamento ottenuto da Italia del Vino Consorzio (Banfi, Cantina Lunae, Cantine Mesa, Casa Vinicola Sartori, Di Maio Norante, Drei Donà, Ferrari Fratelli Lunelli, Gruppo Italiano Vini, Librandi Antonio e Nicodemo, Marchesi di Barolo, Medici Ermete & Figli, Ronchi di Manzano & C., Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Terre de la Custodia, Terredora e Zonin1821). Infine, ultimo per importo finanziato (ma primo in graduatoria per punteggio, con 75 punti), il progetto di Castello di Cigognola, del valore complessivo di 402.295 euro, e cofinanziato per 201.147
Questo, come detto, lo stato dell’arte ad ora. Ma il silenzio del Tar e l’attesa per i suoi pronunciamenti, come detto, rischia di mescolare le carte ancora una volta.

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