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La truffa corre lungo i filari di Francia: nella bufera il commerciante di vino Yanka Ferrer, accusato di aver venduto, tra il 2012 ed il 2014, 4.200 ettolitri di vino della Languedoc spacciandolo per Bordeaux, Margaux, Pomerol e Pauillac

La truffa corre lungo i filari e, questa volta, non tra quelli del Belpaese. A finire al nella bufera è la Francia, con un nome ed un cognome ben preciso sulla graticola, svelato dal magazine online “Vitisphere” (www.vitisphere.com), quello di Yanka Ferrer, commerciante di vino a capo della società Signe de Terres, accusato di aver venduto, ad alcuni dei maggiori produttori di Bordeaux, 4.200 ettolitri di vino della Languedoc spacciato appunto per vino della Gironda. Tra gli acquirenti, spiccano i nomi del gruppo Castel, ma anche di Grands Chais de France, Grands Vins de Gironde e della prima cooperativa girondina, la Cellier Vinicole du Blayais. A svelare il sistema, in realtà molto più complesso di quanto possa sembrare a prima vista, un’inchiesta partita già nel 2014, da cui è emersa la falsificazione dei documenti d’accompagnamento di diverse transazioni, che avrebbe impedito la tracciabilità dei vini. Di questi 4.200 ettolitri, tra il 2012 ed il 2014 1.300 sono finiti sul mercato come Bordeaux Aoc, 700 come Bordeaux Supérieur, altrettanti come Pomerol, 600 come Margaux, 350 come Pauillac, e 100 come Saint Julien, vini e cru quotati, in media, 10 volte più dei vini della Languedoc ...

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