02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Ha rivoluzionato il modo di guardare al vino “esaltandone storia e cultura e promuovendone il territorio da 40 anni”: al Muvit-Museo del Vino di Lungarotti a Torgiano il Corporate Art Awards, l’“Oscar” al mecenatismo del Ministero dei Beni Culturali

Italia
Il Museo del Vino di Lungarotti a Torgiano

Ha rivoluzionato il modo di guardare al vino grazie all’intuizione e all’unione delle passioni dei suoi fondatori, Maria Grazia e Giorgio Lungarotti, storica dell’arte ed archivista e vigneron “illuminato”, simbolo dell’Umbria enoica, “esaltando storia e cultura del prodotto e promuovendone il territorio da oltre 40 anni”. È il Muvit-Museo del Vino di Torgiano della Fondazione Lungarotti, custode di oltre 3.000 opere che raccontano 5.000 anni di storia del vino, il più grande al mondo, “il migliore in Italia” per “The New York Times”, esposte anche a Expo 2015 Milano, e che, dopo tanti riconoscimenti internazionali, ha ricevuto il Corporate Art Awards, l’“Oscar” al mecenatismo aziendale consegnato a Roma al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo dal Ministro Dario Franceschini a Maria Grazia Marchetti Lungarotti, come Premio speciale per la piccola e media impresa, novità dell’edizione 2017 ideata con il sostegno di Confindustria.
“È un riconoscimento importante che sottolinea l’impegno e lo sforzo della nostra famiglia a sostegno della cultura e della promozione della conoscenza della civiltà mediterranea”, ha detto Maria Grazia Marchetti Lungarotti. Correva l’anno 1974 quando, con il marito Giorgio Lungarotti, fondarono pionieristicamente a Torgiano un Museo del Vino (il 23 aprile, la notte di San Giorgio), fiore all’occhiello di quel progetto ambizioso e lungimirante a cui Lungarotti aveva dato il via negli anni Sessanta per far conoscere l’Umbria enoica al mondo - tra le Tenute di Torgiano e più tardi Montefalco (accanto al Relais a 5 stelle Le Tre Vaselle, aperto nel lontano 1978), da cui nascono i grandi vini delle Cantine Lungarotti, dal Rubesco Vigna Monticchio al San Giorgio, dal Torre di Giano al Torgiano, oggi sotto la guida delle figlie Chiara e Teresa - curato con rigore scientifico nella selezione di opere e nell’impostazione museografica da lei stessa.
I Corporate Art Awards sono riconoscimenti nati con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del mecenatismo aziendale a livello internazionale. Soffermandosi sul contributo dei privati nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale, il Ministro Franceschini ha affermato che in questi ultimi anni “sono stati fatti molti passi in avanti: da una resistenza sbagliata e ideologica alla collaborazione tra pubblico e privato nel settore dei beni culturali siamo passati a 200 milioni di euro di donazioni grazie all’Art Bonus. Il valore aggiunto che deriva dal contributo dei privati è moltissimo non soltanto in termini di risorse ma in termini di collaborazione alla valorizzazione e alla gestione dei beni culturali. Con il cambiamento della norma sulle sponsorizzazioni siamo all’inizio di un percorso ma è fondamentale premiare e riconoscere il gesto di chi dona. Gli investimenti in cultura - ha concluso il Ministro Franceschini - sono diventati centrali in questa legislatura e sono convinto che questa tendenza sia irreversibile”.
Oltre alla Fondazione Lungarotti, il premio speciale per la piccola e media impresa è andato anche a Bellosta Rubinetterie e il gruppo Otb con il restauro del ponte di Rialto a Venezia. Il premio speciale “Mecenate del XXI secolo” è stato, invece, assegnato a Banca Intesa “per l’ampiezza e le qualità delle iniziative artistiche che non hanno uguali nel mondo”, il premio Speciale “Art Bonus” alle Assicurazioni Generali per “il restauro dei Giardini Reali a Venezia” e a Ferragamo “per il restauro della Fontana del Nettuno in piazza della Signoria a Firenze”. Riconoscimenti particolari vanno all’Abi (per la promozione del patrimonio artistico delle banche attraverso il progetto “Invito a Palazzo”), alla Banca d’Italia (per l’approccio integrato di iniziative d’arte), all’università Bocconi (per aver avvicinato gli studenti all’arte tramite “Boccony Art Gallery”), alla Camera dei Deputati (per la valorizzazione degli spazi istituzionali attraverso l’arte), e inoltre alla Banca Europea degli Investimenti, al Parlamento Europeo, alle Nazioni Unite, alla Fao e al ministero degli Esteri.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli