Smalto e fotografia “preparati casualmente con attenzione”: è “Flux”, l’etichetta d’autore del tedesco Gerhard Richter che celebra l’annata 2015 del “grand vin” di Château Mouton Rothschild, la prima dopo la scomparsa della Baronessa Philippine

Smalto e fotografia “preparati casualmente con attenzione”: è “Flux”, l’etichetta d’autore del tedesco Gerhard Richter che celebra l’annata 2015 del “grand vin” di Château Mouton Rothschild, la prima scelta dalla nuova generazione della prestigiosa casa del vino francese, dopo la morte della sua indimenticabile proprietaria, la baronessa Philippine de Rothschild.
Camille e Philippe Sereys de Rothschild e Julien de Beaumarchais de Rothschild hanno commissionato all’artista tedesco (noto per aver battuto nel 1986 con 30.4 milioni di sterline ogni record di prezzo d’asta per un’opera di artista vivente) una tradizione che è iniziata nel 1924, proseguendo ininterrottamente dal 1945, e che da allora ha incontrato l’estro creativo di Dali, César, Miró, Chagall, Picasso, Warhol, Soulages, Bacon, Balthus, Tàpies e Jeff Koons, tra gli altri.
Dopo la mitica etichetta 2014 dei due calici, sviluppata da David Hockney in ricordo della baronessa mecenate scomparsa l’anno scorso, è l’arte astratta del “photo painting” di Richter a impreziosire la bottiglia di Puillac di Bordeaux: un’opera fluida, come riporta Decanter, che si crea tramite una fotografia che fissa i movimenti di colore armoniosamente composti dai diversi smalti, i quali fluttuano fra due vassoi di plexiglas, che Richter in seguito ancora insieme (www.decanter.com).