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Spinto anche da vendite lusinghiere nel terzo trimestre 2017, particolarmente in Cina, il colosso francese del lusso Lvmh mette mano al portafoglio e acquisisce il 60% di Colgin Cellars, rinomato produttore californiano dell’area di St. Helena

Come d’altro canto aveva già annunciato di voler fare, il colosso del luxury globale Lvmh, forte di brand come Moet & Chandon, Hennessy, Chateau d’Yquem e Chateau Cheval Blanc e di risultati positivi in termini di vendite nel terzo trimestre di quest’anno, grazie alla decisa ripresa dei consumi cinesi, ha ampliato il suo portafoglio di marchi d’alta gamma nel mondo wine & spirits: la multinazionale guidata da Bernard Arnault ha infatti reso noto il fatto di aver acquisito il 60% di Colgin Cellars, cantina californiana fondata nel 1992 da Ann Colgin e specializzata nella produzione di vini rossi spesso premiati da punteggi lusinghieri da critici del calibro di Robert Parker. Come spesso succede in questi casi, Colgin e suo marito, Joe Wender, rimarranno alla guida dell’azienda, le cui attività ruotano intorno all’area di St. Helena (risparmiata dai recenti e devastanti incendi che hanno creato non pochi problemi ai produttori della Napa), così come la winemaker Allison Tauziet, e continueranno quindi a produrre i vini che hanno reso famosa Colgin Cellars, come il Cabernet Sauvignon in purezza Tyson Hill, i blend rossi Cariad e IX Estate e il Syrah in purezza IX Estate.

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