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Il primo produttore di bollicine al mondo, Freixenet, pronto a parlare tedesco: via libera degli azionisti catalani all’offerta di Dr. Oekter, pronto a rilevare il 50,7% delle azioni. L’obiettivo è il 100% del gruppo per 500 milioni di euro

La maggioranza degli azionisti di Freixenet, il più grande produttore di bollicine, rigorosamente di Cava, al mondo, con 130 milioni di bottiglie spedite all’estero ogni anno, hanno deciso di accettare l’offerta presentata da Henkell, omologo tedesco da 158 milioni di bottiglie di Sekt prodotte ogni anno, gruppo vinicolo del gigante Dr. Oekter, pronto a rilevare il 50,7% delle azioni. La prima offerta presentata da Dr. Oekter, per il 100% del gruppo di Sant Sadurni d’Anoia, era di 500 milioni di euro, per cui è facile supporre che l’operazione muoverà qualcosa come 250 milioni di euro.
A sbloccare la trattativa, in piedi già da qualche settimana, come racconta il quotidiano catalano “La Vanguardia” (www.lavanguardia.com), la decisione di tre dei fratelli Bonet Ferrer, e della famiglia del vicepresidente Enrique Hevia, di cedere i propri pacchetti azionari, conditio sine qua posta da Henkell per proseguire nell’acquisizione, che così avrebbe il controllo sulla società, mentre il presidente onorario, José Ferrer, che ha in mano il 42% di Freixenet, e l’attuale presidente, José Luis Bonet, hanno deciso di non cedere, almeno per il momento, le loro azioni.
Per il closing, però, c’è da aspettare almeno fino al 21 dicembre, giorno delle elezioni catalane, dopo le quali, in un senso o nell’altro, ci sarà maggiore chiarezza e stabilità politica.

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