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All’asta un pezzo di storia del vino italiano: il 16-17 novembre, a Torino, Bolaffi & Slow Food mettono all’incanto i vini delle collezione privata di Giacomo Tachis. Parte del ricavato andrà in beneficenza, per volontà della famiglia

Per gli appassionati delle grande etichette, e della storia del vino italiano, il 16-17 novembre è una data da segnare nel calendario, perchè a Torino, da Bolaffi, sarà possibile portare a casa le bottiglie della cantina privata di Giacomo Tachis, padre nobile dell’enologia italiana. La sua collezione sarà il pezzo forte dell’asta firmata dalla casa d’aste torinese, in collaborazione con Slow Food, con un catalogo di 1.368 lotti, per un valore di partenza 660.000 euro, tra cui spicca anche un notevole assortimento di San Leonardo della cantina privata della Tenuta San Leonardo, e diverse bottiglie di uno dei produttori mito di borgogna, Domaine Leroy (www.astebolaffi.it/it/auction/607).
Una scelta, quella di mettere in asta la collezione di Giacomo Tachis che la figlia Ilaria, a WineNews, ha spiegato così: “ho dovuto spostare i vini di papà nella mia cantina, ma non c’era spazio per tutti. E poi, ho pensato che queste grandi bottiglie è giusto che vengano bevute dagli appassionati, noi non possiamo farlo da soli. E ho pensato anche che al babbo avrebbe fatto piacere, come gli farà piacere che parte del ricavato dell’asta andrà in beneficenza, in parte all’associazione Luca Coscioni, che si occupa di temi come le libertà civili ed i diritti umani, la ricerca scientifica, le scelte sul fine vita e così via, che ai miei genitori stavano particolarmente a cuore, e in parte alla comunità di San Casciano Val di Pesa”.

E dunque, le vecchie annate di Gaja, Bartolo Mascarello, Solaia, Tignanello, Vietti, Sandrone, Biondi Santi, Casale Falchini, Castello di Ama, Castello dei Rampolla, Montevertine, Ornellaia, Castell’In Villa, Querciabella, Col d’Orcia, Argiolas, Santadi e non solo, messe insieme nella sua lunga carriera da Tachis, saranno la chiusura della prima giornata di asta, il 16 novembre, che si aprirà alle ore 10 con “vini italiani ed esteri da cantine prestigiose (lotti 1-404) e, a seguire, la collezione monumentale di un esperto del settore “parte prima” con bottiglie dalle principali regioni italiane (405/545) tra cui, dal Piemonte, sette magnum di Barolo Monfortino Riserva 2008, Giacomo Conterno (lotto 464, base 3.500 euro”), e si chiuderà con l’asta della cantina del grande enologo (compresa una straordinaria verticale di Sassicaia Tenuta San Guido, composta da 18 bottiglie dal 1968 al 2003 , base 4.200 euro), che sarà seguita dalla degustazione su invito “San Leonardo in tre decenni”, che vedrà la partecipazione del Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, la seconda sessione serale dalle ore 19:45 avrà come protagonisti proprio i vini di San Leonardo provenienti sia dalla selezione di Giacomo Tachis (lotti 609/624), sia dalla cantina privata della Tenuta San Leonardo stessa (lotti 625/628).

Venerdì 17, sarà ci scena la terza e ultima sessione con inizio alle ore 10. Sotto il martelletto la collezione monumentale di un esperto del settore “parte seconda” con vini dalla Toscana, la Francia e il resto del mondo (lotti 629/1264). Tra i Bordeaux spiccano due bottiglie di Cheval Blanc 1947 (lotti 742 e 743, base 1.500 euro ciascuno) e due di Petrus 1945 (lotti 782 e 783, base 3.500 euro ciascuno). Questa sessione include il top lot dell’intera vendita, cinque bottiglie di Musigny Grand Cru 2002, Domaine Leroy (lotto 956, base 12.500 euro), cui si aggiunge un’eccezionale selezione dei prestigiosi Domaine di Borgogna Leroy e d’Auvenay e, tra gli champagne, una bottiglia di Cristal 2002 Louis Roederer nel prestigioso formato da sei litri in cassa originale in legno (lotto 1198, base 3.000uro).

Chiuderà l’asta il capitolo dei distillati di pregio (lotti 1265-1368) con un’importante selezione di Macallan tra cui “The Macallan 1940 Bottled in 1981” (lotto 1346, base 2.700 euro); tra i rum si segnala una bottiglia di Saint James 1885 in confezione originale (lotto 1283, base 5.000 euro) mentre, tra i cognac, una bottiglia da 0,70 litri di “A.E. Dor Tres Vieille Cognac Reserve n.5 1840, Louis Philippe” in cassa originale in legno (lotto 1273, base 3.700 euro).

“Dopo Luigi Veronelli, che nel 2015 ha sancito il debutto di questo fortunato dipartimento della nostra casa d’aste - commenta Filippo Bolaffi, ad Aste Bolaffi - ci pregiamo di poter proporre nuovamente la selezione personale di un altro maestro dell’enologia italiana, Giacomo Tachis. Acquistare grandi vini è una bella esperienza; poter acquistare grandi vini appartenuti a un maestro è invece un’esperienza irripetibile. Aste Bolaffi, ancora una volta, offre questa possibilità, e ne vado molto fiero”.

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