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Come splende la “Wine Star” di Fontanafredda: la storica realtà piemontese, capofila del gruppo del fondatore di Eataly Oscar Farinetti, è stata nominata “European Winery of the Year” dal magazine Us “Wine Enthusiast” per i suoi “Wine Star Awards”

C’è un solo nome italiano nella lista di sedici tra personalità, regioni e cantine di tutto il mondo che il prestigioso magazine “Wine Enthusiast”, la cui Italian Editor è Kerin O’ Keefe, ha deciso di insignire del “Wine Star Award” 2017 (https://goo.gl/g5yfe1), ed è Fontanafredda: la capofila e storica realtà del Piemonte dell’omonimo gruppo vinicolo dell’inventore di Eataly, Oscar Farinetti, è stata infatti incoronata dalla rivista come “European Winery of the Year”.

La prestigiosa griffe piemontese - che, scrive “Wine Enthusiast”, “ha avuto un impatto incomparabile a quello di ogni altra cantina della denominazione del Barolo” - aggiunge così un titolo senz’altro prestigioso alla sua storia recente, coronamento di un percorso che, nel 2016, l’ha vista acquistare una serie di partecipazioni in aziende vitivinicole italiane per oltre 11 milioni di euro (Le Vigne di Zamò, in Friuli; le Cantine del Castello di Santa Vittoria, nel Roero, in Piemonte; San Romano, nel territorio di Dogliani, in Piemonte; le due aziende Serafini & Vidotto, in Veneto, e le due aziende biologiche Brandini a La Morra, nel territorio del Barolo, in Piemonte). Un onore condiviso, a livello mondiale, con la statunitense Kendall-Jackson per l’oltreatlantico e l’australiana Vasse Felix per il “Nuovo Mondo” enoico. Jim Clerkin, presidente e ad di Moet Hennessy North America, ha invece ricevuto il titolo di “Person of the Year”; a Bob e Roger Trinchero di Trinchero Family Estates è andato il “Lifetime Achievement Award”; Nicolaus Hahn, figura di spicco della regione californiana di Monterey, ha ricevuto il titolo di “American Wine Pioneer”; Christophe Baron dell’australiana Cayuse Vineyards è “Winemaker of the Year”; Roger Nabedian di E. & J. Gallo è il “Wine Executive of the Year”; Bruce Hunter di Shaw-Ross International Importers è l’“Innovator of the Year”; la “Wine Region of the Year” è invece il sud-ovest della Francia, VINTUS è l’“Importer of the Year”, la catena statunitense della gdo Safeway Inc. è “Retailer of the Year”, Chris Tanghe è il “Sommelier of the Year”, il Mezcal Del Maguey Single Village è lo “Spirit Brand of the Year” e, infine, Sother Teague ha ricevuto il titolo di “Mixologist of the Year”.


Focus - Fontanafredda è la “Cantina Europea dell’anno” per Wine Enthusiast

Fontanafredda, storica cantina di Serralunga d’Alba , è stata ufficialmente insignita del titolo di “Cantina Europea dell’Anno” nell’ambito degli Wine Star Awards, una sorta di “oscar mondiali del vino” promossi dall’autorevole rivista americana Wine Enthusiast e assegnati alle eccellenze internazionali di questo settore, per rendere onore alle aziende e ai personaggi del mondo del vino che hanno avuto un impatto fondamentale nel settore, distinguendosi per la visione innovativa e i traguardi significativi conseguiti.

Già a settembre la nomination di Fontanafredda era stata commentata con parole incoraggianti da Kerin O’Keef, Italian Editor della rivista, che aveva sottolineato l’ottima qualità dei vini, oggi “più alta che mai”, e la “bellezza straordinaria” della tenuta che ha recentemente ampliato l’offerta ospitativa, attualmente composta da “un parco meraviglioso per i visitatori” (il Villaggio Narrante), “quattro ristoranti favolosi” (il Ristorante Guido nella Villa Reale, con lo chef stellato Ugo Alciati, con la nuovissima Taverna del Re, Disguido Osteria del Vino Libero ed il Garden del Lago), due hotel (la Foresteria nelle Vigne e l’Hotel Vigna Magica, due struttura a 4 stelle, dotate di 25 camere in tutto, finemente arredate), ed una Fondazione culturale. Ma è di poco fa l’annuncio ufficiale della vincita, che sarà presentata nel numero speciale di Wine Enthusiast in uscita il 31 dicembre. Fontanafredda, unica italiana del panel, ha sbaragliato una concorrenza agguerrita, costituita da aziende di altissimo valore, quali la tedesca Dr. Loosen, l’alsaziana Domaine Shlumberger, la spagnola Gonzalez Byass e la portoghese DFJ Vignos.

Oscar Farinetti, in qualità di Presidente di Fontanafredda, e Piero Bagnasco, l’Amministratore Delegato, insieme a tutti i collaboratori, esprimono immensa gioia e soddisfazione per questo riconoscimento. “Per noi è il coronamento di 10 anni di lavoro- dice Farinetti – durante i quali, siamo passati all’agricoltura biologica e abbiamo profuso tutti i nostri sforzi a cercare di interpretare con rispetto, leggerezza e profondità i frutti meravigliosi che le colline di Fontanafredda ci regalano”.

L’evoluzione di Fontanafredda è cominciata innanzitutto con il cambiamento nell’approccio ai temi della sostenibilità ambientale e del benessere del consumatore e della comunità, diventati il focus principale di tutti i progetti di ricerca e sperimentazione sia in vigna che in cantina; il primo passo è stato l’implementazione della certificazione Vino Libero, per la riduzione di concimi chimici, erbicidi e solfiti; ma, a partire dal 2016, grazie ad un importante investimento di 2 milioni di Euro, il percorso intrapreso ha assunto basi ancora più concrete ed è stato possibile avviare il processo di conversione ad agricoltura biologica di tutti i 120 ettari di proprietà, rendendo così Fontanafredda la più grande azienda certificata biologica del Piemonte a partire dalla vendemmia 2019: una scelta sicuramente coraggiosa, che risulta tanto più ambiziosa se si pensa che il progetto di conformazione delle pratiche di campagna ai dettami del biologico è stato esteso a tutto il network delle 450 famiglie di viticoltori conferenti della zona, con riferimento agli appezzamenti di loro proprietà. Questo atteggiamento avanguardistico è ancora una volta testimonianza concreta del ruolo sociale ed educativo che Fontanafredda da sempre ha per il territorio le Langhe, la cui unicità dei suoli e dei paesaggi va attentamente preservata, nell’interesse soprattutto delle generazioni future.

A fianco di una produzione in continua crescita non solo quantitativa ma anche e soprattutto qualitativa, Fontanafredda ha potenziato ulteriormente l’offerta nell’ambito dell’ospitalità, da sempre fondamentale e diventata nel 2017 il secondo core business. Con un investimento complessivo di 10 milioni di Euro, verrà portato a termine entro il 2019 il primo Hotel Diffuso d’Italia, chiamato “Le Case dei Conti Mirafiore tra le vigne”, che raggrupperà 4 lussuose strutture, di cui una SPA, distribuite sui terreni di proprietà della cantina e collegate tra loro da auto elettriche e percorsi a basso impatto ambientale. L’obiettivo è quello di portare a Fontanafredda 100.000 visitatori l’anno, raddoppiando sostanzialmente l’afflusso attuale. Per questa ragione, oltre alle visite guidate e alle degustazioni, ai quattro ristoranti di cui uno stellato Michelin, alla Fondazione Mirafiore, che organizza eventi culturali gratuiti con personaggi di spicco della letteratura, della musica e della politica, è stato ultimato quest’anno anche il progetto del “Villaggio Narrante” che permette al pubblico di passeggiare liberamente nel parco della tenuta dove cartelli didattici, armonicamente integrati tra gli alberi secolari, gli edifici storici ed i vigneti, forniscono spunti di riflessione sull'agricoltura, sul paesaggio, sulla cultura e sulla storia del posto, citando passi famosi di scrittori e poeti, mettendo così a disposizione di tutti la cultura locale, in ultima analisi, patrimonio dell’intera umanità.

Numeri che fanno girare la testa, quelli di Fontanafredda. Dice Piero Bagnasco, l’Amministratore Delegato: “Se le previsioni confermano il trend attuale, dopo un 2016 da record, durante il quale abbiamo registrato un fatturato di 52 milioni di Euro, con un EBITDA del 18%, ci aspetta un 2017 ancora più entusiasmante: con ogni probabilità usciranno dai nostri magazzini ben 11 milioni di bottiglie, di cui 9 milioni prodotte qui nella tenuta di Serralunga, e 2 milioni commercializzate, con l’obiettivo di toccare i 12 milioni per il prossimo anno. Dal 2007 ad oggi abbiamo dunque raddoppiato non solo i quantitativi prodotti ed il fatturato, passato dai 31,6 milioni di Euro agli attuali 60 con cui si prevede di chiudere questo bilancio, ma anche il personale impiegato, che oggi conta 150 dipendenti. Nel corso del 2016 Fontanafredda ha acquistato una serie di partecipazioni in aziende vitivinicole italiane per oltre 11 milioni di Euro, e non nego che stiamo guardando con interesse anche ad altre regioni d’Italia, prime fra tutte la Toscana e la Sicilia. Insieme alla nostra squadra tecnica stiamo visitando diverse realtà e vedremo quali sorprese ci riserverà il futuro…”

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