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Scoprire la varietà e la ricchezza del patrimonio enoico e gastronomico del Piemonte, dal cuore storico delle Langhe: apre ufficialmente nel Castello di Barolo “Agrilab”, lo spazio interattivo ed educativo by Collisioni Vino

Italia
Dal cuore storico delle Langhe apre nel Castello di Barolo “Agrilab”, spazio interattivo e educativo by Collisioni Vino

Trovarsi nel cuore storico delle Langhe, il Cortile del Castello di Barolo, per scoprire tutto il ricchissimo patrimonio vinicolo piemontese, dalle stesse Langhe, al Monferrato e al Roero, che insieme vedono i loro paesaggi vitati patrimonio Unesco, ma anche al Gavi, all’Alto Piemonte e così via, con i suoi tanti diversi territori e vitigni autoctoni, guardando anche alle tante eccellenze gastronomiche regionali: apre ufficialmente oggi il nuovo spazio museale “Agrilab” curato da Collisioni e dal Wine Educational Board by Ian D’Agata, con la collaborazione con Piemonte Land of Perfection.
In un mix tra la storia della location, e la modernità dell’allestimento: uno spazio multilingua, interattivo e didattico che, attraverso materiale informativo ma anche con esperienze olfattive, tattili e visive, oltre che con le degustazioni, sarà fruibile dai numerosi turisti internazionali che ogni giorno scelgono Barolo come meta del loro eno-tour e che ora, grazie al nuovo spazio, avranno l’opportunità di conoscere, a partire da Barolo, il ricco panorama delle denominazioni e delle regioni vinicole di tutto il Piemonte. Il compito di mettere in atto questo ambizioso progetto è stato affidato al Festival Culturale Collisioni, ideato da Filippo Taricco, che, in questi anni, investendo molto nel Progetto Vino, coordinato da Ian d’Agata, ha dimostrato di saper parlare in modo trasversale a pubblici diversi.
“Abbiamo inteso Agrilab come spazio museale interattivo per l’enogastronomia, fa parte di uno dei rami del Progetto Vino & Food di Collisioni, che, nei prossimi tre anni, vuole crescere su più fronti, ed uno è quella della divulgazione enogastronomica. Nello spazio Agrilab - spiega, a WineNews, Ian d’Agata - ci saranno i colori del vino con ampolle che contengono liquidi colorati, come il giallo-verde dell’Erbaluce, il rosso scarico del Grignolino, il rosso granato del Barolo, e così via. Poi c’è lo spazio dedicato all’olfatto, con queste sfere che emettono i bouquet di fiori e altri cibi e odori dei vitigni, come la rosa del nebbiolo, la ciliegia matura della Barbera, la menta della Nascetta e altro ancora. E non manca ovviamente il senso del gusto, ci sono delle Enomatic con 50 vini diversi diversi in assaggio, non scelti a caso ma sempre per un percorso didattico, e quindi ci saranno le Barbera che nascono su suoli diversi, il Barolo dei vari Comuni della denominazione e così via. Non mancano le installazioni con i suoli, e poi ovviamente lo spazio per i cibi del Piemonte, dalla pasticceria ai salumi”.
Un progetto, quello del Castello di Barolo, che ha legato in maniera virtuosa pubblico e privato, come testimonia la presenza, oggi, all’Agrilab “Tempio dell’Enoturista di Barolo”, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero, del Sindaco di Barolo Renata Bianco, del presidente di Piemonte Land of Perfection Filippo Mobrici, del Presidente della Fondazione Crc Giandomenico Genta, oltre a quelle del direttore creativo del Progetto Vino di Collisioni Ian D’Agata e di Lucio Diana, lo scenografo torinese che ha curato lo spazio museale.

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