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L’arte di fare un blend diventa una masterclass, con in cattedra un “mostro sacro” come Michel Rolland (e non solo): nasce “The Art of Blending Wine”, il primo seminario internazionale alla World Bulk Wine Exhibition di Amsterdam (20-21 novembre)

Italia
Il grande enologo francese Michel Rolland tra i protagonisti della master class sul blending del vino alla World Bulk Wine Exhibition di Amsterdam

L’arte di fare un blend diventa una masterclass, perché se la vigna fornisce l’uva, di certo non dà il vino. Alta preparazione e tecnica precisa sono gli ingredienti base per essere in grado di creare una bottiglia di qualità, complessa e bilanciata, capace di esprimere al massimo il potenziale ogni varietà usata, nel caso, appunto di un blend. E saranno professionisti del calibro di Michel Rolland e Hervé Romat (Francia), Anita Oberholster (Stati Uniti), Franke Smulders (Olanda) e Brian Peters (Gran Bretagna) ad insegnarlo al primo seminario internazionale di questo genere, “The Art of Blending Wine”, che si terrà il 20 e 21 novembre ad Amsterdam, nell’edizione n. 9 della World Bulk Wine Exhibition. Una prima edizione che vedrà coinvolte anche prestigiose istituzioni come l’Institut des Sciences de la Vigne et du Vin - Unité de Recherche Inra di Bordeaux (Francia), l’University of California di Davis (Usa), the Universitat Rovira i Virgili (Spagna) e la tedesca Sektkellerei Am Turm Deidesheim-Speyer GmbH.
La miscelazione, il taglio, il blend, il coupage, il mélange, sono tutte pratiche attuate nel quasi 100% dei vini commercializzati, compresi i vini varietali o quelli derivati da una sola vigna. Una volta consegnata alla cantina, l’uva può essere sottoposta a innumerevoli tecniche di vinificazione che portano a risultati diversi: criomacerazione pre-fermentativa, programmi di pressatura, processi fermentativi, lieviti, macerazioni, micro-ossigenazioni, prodotti enologici e fermentazione malolattica. Tutti questi passaggi si ottengono diversi profili di vino, già a partire da una singola varietà o vigna: se vi aggiungiamo varietà diverse, tipologie di legno e tostature differenti e periodi di maturazioni più o meno lunghi, si ottengono una serie di vini base il cui blend necessita di una profonda conoscenza teorica ed un certo livello di esperienza.
Conoscere l’impatto delle diverse tecniche e dei differenti prodotti enologici sulla vinificazione; sapere come questi prodotti e queste tecniche lavorano sui diversi vini finiti e scegliere quelli più appropriati in base al risultato ricercato; preparare vini adatti all’invecchiamento in legno; elaborare le basi spumante; imbottigliare etichette private destinate alla grande distribuzione; imbottigliare vini destinati a determinate aree commerciali. E ancora: aggiustare e correggere certe sfumature; dare risalto ad aromi di qualità ed eliminare quelli difettosi; bilanciare i vini tenendo conto di ph, grado alcolico, dolcezza, corpo e grassezza. Questi sono solamente alcuni degli obiettivi che si pone la due giorni di “The Art of Blending Wine”, dedicata a tutti i professionisti che vogliono completare la loro preparazione e condividere conoscenze, tecniche e metodi con alcuni dei relatori più rinomati al mondo.
Info: www.worldbulkwine.com

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