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Giovani, bellezza e biodiversità entrano per la prima volta nel bando di ampliamento della Doc Prosecco: nella richiesta del Consorzio almeno il 5% dei nuovi 1.200 ettari dovranno essere dedicati a siepi ed alberi, per valorizzare paesaggio e vigneti

Italia
Le siepi e gli alberi per valorizzare la biodiversità: la novità del bando di ampliamento degli ettari del Prosecco Doc

I giovani, la bellezza e la biodiversità entrano per la prima volta nel bando di ampliamento della Doc Prosecco. L’annuale richiesta del Consorzio di estendere la richiesta di rivendicazione per 1.200 ettari (già deliberato dall’assemblea dei produttori, ratificato dalle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e ora in fase di pubblicazione nei rispettivi Bollettini Ufficiali regionali) avverrà per una gara inedita in cui il massimo punteggio, quest’anno, andrà ai giovani che praticano la coltivazione biologica, soprattutto se provvedono alla creazione o conservazione di siepi ed alberi nella misura di almeno il 5 % della superficie oggetto di ampliamento.

“D’ora in poi chi vuole fare Prosecco deve contribuire alla bellezza del paesaggio oltre che alla salubrità dell’ambiente. Più siepi, più alberi, maggior biodiversità - dichiara il presidente Stefano Zanette, con ferma convinzione - perché la bellezza del territorio di produzione è un ingrediente fondamentale del Prosecco, come del resto di ogni prodotto della terra. In questi giorni verranno resi pubblici i bandi con le regole di assegnazione degli ampliamenti che presentano elementi di novità assoluta. Se ci avessero capito, evitando di osteggiarci, le novità a favore dell’ecosistema e della bellezza del paesaggio sarebbero state ancora più rilevanti”.

“Abbiamo accolto la domanda del Consorzio - chiarisce l’assessore all’agricoltura della Regione del Veneto Giuseppe Pan - sposandone la politica di aumento controllato, con l’attenzione a favorire in particolare le micro imprese e la permanenza dei giovani in agricoltura. I criteri di punteggio nel bando per l’assegnazione delle superfici incrementali avvantaggeranno chi non ha grandi superfici sulle quali espandere i vigneti Glera e cerca di farli certificare come Doc. In questo modo consentiremo ai giovani viticoltori e alle imprese che stanno ancora crescendo di rafforzarsi sul mercato, senza mettere a rischio i delicati equilibri di mercato che regolano l’economia della produzione Doc del vino più conosciuto e venduto al mondo”.
A questi 1.200 ettari accederanno le aziende per un massimo di 3 ettari ciascuna, e la gara avverrà a colpi di punteggio. Nei prossimi giorni gli uffici del Consorzio invieranno agli operatori tutti i dettagli contenuti nel bando grazie al quale la superficie vitata atta a produrre Prosecco Doc aumenta precisamente di 978 ettari nel Veneto e di 222 ettari nel Friuli Venezia Giulia. Ciò avviene non necessariamente attraverso la piantumazione di nuove vigne, anzi: la maggior parte verrà ad essere costituita da vigneti già in produzione. Ciò porterà la superficie totale, entro l’anno prossimo, dagli attuali 23.250 ettari a 24.450 ettari.

“Gli ulteriori aumenti di pari misura ipotizzati nei due anni a venire - aggiunge Zanette - saranno autorizzato solo nel caso ne venisse confermata la necessità. Altrimenti ci si ferma qui. Queste misure, infatti, sono frutto di scelte ponderate effettuate sulla base di analisi elaborate da Nomisma, Cirve, Oiv, che stimano una crescita del settore spumanti a livello mondiale pari ad almeno il 7% annuo nel prossimo triennio. Noi abbiamo optato per un aumento prudenziale del 5% annuo subordinando l’incremento a verifica puntuale. Aumentiamo solo se il mercato lo richiede al fine di evitare tensioni deleterie sui prezzi. Esattamente quelle cui stiamo assistendo in questi giorni post vendemmia. In tal senso richiamo gli operatori che hanno a cuore il Prosecco ad un senso di responsabilità individuale. Siete ancora nei tempi per salvare il futuro della nostra Denominazione”.

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