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Dalla cappella del Barolo di Sol Lewitt e David Tremlett a Marina Abromovic (stasera, ad Alba), grazie al mecenatismo culturale dei Ceretto, i più grandi nomi dell’arte contemporanea hanno scelto le Langhe per installazioni e performance nei vigneti

Italia
al capolavoro della cappella del Barolo di Sol Lewitt e David Tremlett all’arrivo dell’artista mondiale Marina Abramovic, il mecenatismo culturale della famiglia Ceretto

Dal capolavoro della cappella del Barolo di Sol Lewitt e David Tremlett all’arrivo dell’artista mondiale Marina Abramovic, la “sacerdotessa” della performing art, da stasera ad Alba, grazie al mecenatismo culturale della famiglia Ceretto, tra le griffe più famose del vino italiano, i più grandi nomi dell’arte contemporanea hanno scelto le Langhe come fonte di ispirazione per le proprie opere, per installazioni site-specific e performance tra i vigneti di Barolo e Barbaresco, divenute immagine stessa delle colline Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Inaugurato nel 1999 proprio con la cappella circondata dal vigneto Brunate a La Morra, passando per Il Cubo, la cantina d’autore Bricco Rocche (2000) a Castiglione Falletto, L’Acino (2009) e La casa dell’artista di Anselm Kiefer (2010) nella Tenuta Monsordo Bernardina ad Alba, L’Affresco di Francesco Clemente al Piazza Duomo di Alba (2007), il ristorante tristellato Michelin della griffe con lo chef Enrico Crippa - che a Marina Abramovic dedica un menu omaggio - e Ovunque Proteggimi, il cancello artistico di Valerio Berruti che accoglie a Bricco Rocche (2012), le opere My Happy Dream e La Speranza di Kiki Smith a La Piola (2014), il locale di cucina tradizionale della cantina ad Alba che ha coinvolto gli artisti anche nella creazione di opere trasformate poi negli esclusivi piatti che ne decorano i tavoli, fino alle etichette d’autore che vestono i vini, il progetto di Ceretto per l’arte si arricchisce di una nuova opera: stasera Marina Abramovic sarà ad Alba per presentare la sua video-installazione “Holding the milk” da “The Kitchen, Homage to Saint Therese” nella Chiesa di San Domenico (visitabile fino al 12 novembre), e domani racconterà la sua personale visione dell’arte al Teatro Sociale.
Con la nuova performance di Marina Abramovic, promossa aspettando la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 87, il più grande contenitore di appuntamenti dell’autunno piemontese (7 ottobre-26 novembre), “a parte l’attività core che è la produzione di vino, vogliamo raccontare un progetto che abbiamo molto a cuore e che prosegue il nostro impegno nell’arte contemporanea - ha detto Roberta Ceretto - il legame tra arte e vino è la passione, ma devo dire che da quando abbiamo iniziato questo percorso ci è cambiata la prospettiva e a livello di comunicazione è servito a raccontare la cantina in modo diverso”.
“The Kitchen, Homage to Saint Therese” è un progetto artistico elaborato da Marina Abramovic nel 2009, costituito da nove fotoritratti e tre opere video, di cui ad Alba si vedrà “Holding the milk”. I video sono girati nella cucina dell’ex convento La Laboral a Gijón, un monastero certosino ormai abbandonato dove un tempo le monache accudivano bambini orfani; l’opera rimanda alla vita della mistica Santa Teresa di Avila, intrecciandosi coi ricordi dell’infanzia dell’artista, attorno alla cucina della nonna e i suoi racconti.
Info: www.ceretto.com

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