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Il vino ti fa ricco, l’automobile non più: fra i pezzi da collezione, il vino spodesta l’auto, crescendo del 25% nell’ultimo anno. Parte del motivo, secondo il Knight Frank Luxury Investment Index, è imputabile ai collezionisti cinesi

Italia
Vino investimento più redditizio negli ultimi 12 mesi secondo Knight Frank

Il vino ti fa ricco, l’automobile non più. Secondo il Knight Frank Luxury Investment Index, che traccia la crescita dei prezzi delle maggiori categorie dei pezzi da collezione, il vino ha, infatti, spodestato le macchine dalla cima della graduatoria: nell’ultimo anno i prezzi delle bottiglie da collezione è cresciuto del 25% (del 61% negli ultimi 5 anni, del 231% negli ultimi 10), mentre i prezzi delle top cars, che da anni dominavano la classifica, sono crollate al 2%, fermandosi alla posizione n.6. Meglio delle macchine, pure i pezzi d’arte, i gioielli, gli orologi e la numismatica (www.knightfrank.com).
L’aumento della desiderabilità del vino pare sia dovuta sia alla forza dei nomi legati a Bordeaux, alla Borgogna e al nord Italia, ma anche al mercato cinese e ai suoi magnati: non solo hanno sviluppato una passione per le vigne (che li ha portati a comprare più di 100 châteaux francesi), ma hanno anche affinato i loro gusti, diventando esperti. “Dopo la crisi finanziaria, gli acquirenti cinesi compravano vini di valore non perché gli piacessero - spiega Andrew Shirley, che ha compilato il report per Knight Frank - ma perché avevano la percezione che quei vini fossero “da possedere”. Quella bolla poi è scoppiata. Oggi gli acquirenti cinesi sono dei conoscitori”.
Il prezzo delle bottiglie pregiate è però salito anche grazie ad altre economie forti, come gli Stati Uniti, l’Europa e altre economia asiatiche. L’anno scorso è stato Sotheby’s a guidare il mercato globale delle aste di vino, con un aumento delle vendite pari al 22% sul 2015: la vendita dei vini dalla cantina di William Koch ha reso 22 milioni di dollari, mentre un lotto di 10 bottiglie del 1945 di Château Mouton Rothschild è uscito a 343.000 dollari (di molto oltre il suo valore stimato di 120.000 dollari).
Allo stesso tempo, invece, mentre calano i prezzi delle auto di lusso, la gioielleria, gli orologi e la numismatica crescono a pari livello al 4%. I gioielli in particolare restano un investimento guidato dalla passione, continuando a catturare l’immaginario dei ricchi collezionisti e crescendo del 49% negli ultimi 5 anni. Anche l’arte non scherza in quanto a bene da collezione: con una crescita del 7%, si attesta al secondo posto dopo il vino, ma potrebbe ancora scalzarlo entro la fine dell’anno. La recente forza del mercato e alcuni pezzi importanti che si attendono in vendita per l’autunno, potrebbero, infatti, rimescolare le carte in cima alla classifica.

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